Capitolo 25

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Vi è mai capitato di credere di conoscere una persona talmente bene da poter prevedere ogni sua azione o parola?

Credo sia la parte e il traguardo migliore da raggiungere in un' amicizia: anticipare o completare le frasi dell'altro, capirsi solo tramite un rapido e silenzioso sguardo.

Dico però credere perche' inevitabilmente tale soggetto può sorprenderti e cambiare, e farti crollate ogni sicurezza come una palla in ferro schiantata contro un vetro molto sottile.

Mille schegge, milioni di briciole brillanti che vibrano in cielo, facendoti solo domandare perché tu abbia speso tutto questo tempo lanciando palline di carta contro il vetro senza pensare di doverlo rendere più resistente, ignorando l'esistenza di oggetti in ferro.

E ti senti inevitabilmente un'ingenua, una stupida ragazzina imprudente, superficiale.

Ho sbagliato io ad inquadrare quella persona in una data cornice? Ho dato troppe cose per scontato?

È questo l'unico pensiero che ora riesco ad articolare completamente nella mia testa, gli occhi sgranati puntati verso la radura dei licantropi.

Scorgo la surreale scena che mi appare davanti a rallentatore, quasi una sequenza splatter di uno di quei famosi film di Quentin Tarantino: la mano di Liam, le venature bluastre che pulsano per il sangue che le attraversa ben in rilievo ed in contrasto con la sua pelle candida.

Le dita ben aggrappate, o forse dovrei dire incastrate nella carne del viso sofferente di Louis, ripetutamente fatto schiacciare contro al duro e polveroso suolo.

Se solo mi concentrassi potrei percepire il rumore delle sue ossa avorio che si frantumano contro la nera terra.

Raccapricciante.

È quando poi noto il sangue purpureo del vampiro zampillare e gocciolare copiosamente dal suo naso all'insu' che sento nascere in me l'impellente voglia di intervenire a separarli.

"Harry" esalo supplicante, le mani a pugno lungo i fianchi e i denti stretti fra loro così duramente da far male.

Il riccio allunga una mano verso la mia spalla, stringendola leggermente come a cercare di trasmettermi un conforto ora per me impensabile.

"Non siamo i soli spettatori dello scontro" mi fa notare duramente.

Alzo le sopracciglia dalla sorpresa, facendo saettare lo sguardo attorno a me; proprio dall'altro lato della radura un paio di occhi brillanti e inquietanti nel buio.

Deglutisco a fatica, maledicendomi mentalmente per la mia impulsività.

Come ho fatto a non notarli prima?

"Chi credi che sia..?" domando senza distogliere l'attenzione da Louis, che si è fortunamante liberato dalla presa del licantropo.

"Zayn.. O uno dei suoi leccapiedi idiota"

Sbuffo per cercare di calmare i miei nervi, passandomi poi una mano fra i capelli.

"Come fai" la voce mi si spezza in gola quasi sia solida "come fai ad essere così calmo e freddo? È comunque Louis.. E Liam non è più in sé"

Lo sento sospirare pesantemente accanto a me, la sua mano che lentamente abbandona la spalla per dedicarsi al mio braccio.

"Per quanto ne so Zayn potrebbe aver pianificato tutto proprio per catturarci nuovamente.. E poi Louis qualche pugno in faccia se lo merita sempre"

Scuoto il capo rapidamente: non è proprio il momento adatto per scherzare.

".. Sei già stanco Lou? Perché non ti rialzi e mi distruggi come hai fatto con la mia vita?"

Amaranthus [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora