3. L'auto-noleggio

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Siamo a Londra. Precisamente, stiamo vagando al centro di Londra (o almeno me lo auguro) con le valigie al seguito. Sono trolley. Ora, capirete bene il disagio che si prova quando qualsiasi persona del posto si volta a guardarci mentre sfiliamo sotto i loro occhi con quelle assordanti rotelle di palstica che si accingono a fare baccano.
Ma non ci perdiamo in chiacchiere, Brith ha un piano. Ripeto: Brith! Lei non potrà mai avere un'idea normale. Io sto già in ansia da quando ha messo su quel ghigno allucinante sul viso. È lei che ci guida: io e Alis siamo dietro che la seguiamo, mentre lei è tutta intenta a seguire il percorso sul display del cellulare.
-È da qui!-
Pronuncia di tanto in tanto. E per dare enfasi al suo discorso punta la direzione stendendo completamente il braccio. Fortuna vuole che fin'ora non abbia ancora colpito nessuno.
Ma io non le dirò di smettere, no. Non devo rovinare la vacanza. Questo sì che è divertimento!

-Insomma come ha detto che si chiama il ragazzo che ti ha aiutata in aeroporto?-
Esordisce Alis con un sorriso sornione.
No, sul serio le piace il mio cavaliere?

Alzo le spalle.
-Mba.. Non mi ricordo!-
Scuoto il capo.
-Credo fosse L.. L.. Qualcosa!-

-Andiamo, Mel! Ti conosco, sai perfettamente il suo nome e non vuoi dirmelo!-
Piagnucola.

-Ragazze, ci siamo quasi!-
Interrompe infastidita Brith ma noi non le diamo retta e continuiamo a seguirla.

Cerco di cambiare discorso ma mi rendo conto di non essere molto credibile.
-In fondo non li rivedremo mai piu, a chi importa di uno stupido nome?-
Sdrammatizzo.

Mi becco uno spintone da Alis. Lei sembra molto delicata in apparenza, ma non fatela arrabbiare. L'ho già detto che ha fermato i colpi della bulla Brith?
-Dimmi quel nome e basta!-
Ordina seria e poi fa gli occhi dolci.
-Che ti costa?-

-Ti conosco Alis, non smetterai di ripetere il suo nome per almeno dieci giorni.-
Mi gratto il capo.
-Senza contare che così facendo mi ricordarai ogni volta la scena imbarazzante che mi è capitata!-
Lamento e lei ride.

Scontro la schiena di Brith che si è fermata di colpo.
-Ma che fai?-
Strillo.

-Smettetela di frignare, ragazze!-
Ordina e poi guarda Alis.
-Non saranno gli unici bei ragazzi che troveremo in questo posto, Alis! Stai tranquilla e guardati intorno!-
Sorride e punta un dito davanti a sè, esattamente alla mia sinistra.
-Ecco quello che stavamo cercando!-
Punta l'indice della mano impegnata con il cellulare, verso la vetrata di un auto-noleggio di camper.
Ora mi sono più chiare una serie di cose. Altro che vacanza all'aria aperta!

-Brith?-
Richiama Alis.
-Sai quanto costa noleggiare quei cosi?-
Chiede scettica Alis.

Brith scuote il capo.
-Andiamo, se dividiamo le spese ce la faremo.-

Tipico di Brith: si è illusa che potessimo farcela ed ecco il risultato. Non è minimamente nel nostro badget un camper. Ma per accontentarla abbiamo appena deciso di entrare. Parlerà lei perchè io mai oserei metterci la faccia nell'ennesima figuraccia.
L'uomo le elenca i vari costi e (rullo di tamburi), avevamo ragione io ed Alis: il costo più basso di un camper datato per due settimane, prosciugherebbe completamente i nostri conti e non avremmo più la possibilità di fare altro.
Assodato l'ennesimo colpo ci dirigiamo in centro. Cercheremo un fast-food per placare la fame e poi Dio solo sa cosa ci aspetta.

******
Niente fast-food: abbiamo trovato un piccolo bistrot con ampie vetrate e prezzi ragionevoli. Parcheggiate le nostre valigie sotto il tavolo, attendiamo l'arrivo del cameriere con le nostre pietanze.
-Che vi dicevo?-
Inizio.
-Niente di plateale, soliti visi umani. Non siamo mica su un red carpet hollywoodiano!-
Sollevo un sopracciglio.

~ ICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora