~ ICE

25. La fuga

Liam non è con noi. Ma agli altri questo non importa.

Harry mi tira ancora dietro sè. Finalmente svoltiamo un angolo che si affaccia su un vicolo cieco. Vicolo cieco. Sul serio?
Il cuore entra in fibrillazione e i piedi rallentano. Niall e Alis ci superano. Corrono verso la rete in ferro che sbarra il nostro percorso e cominciano l'arrampicata. Alis sale per prima e Niall si assicura che non cada.

Io non so farlo!
Harry continua a correre e tirare.
-Mel, hai smesso di correre!- Mi avvisa. -Non siamo ancora al sicuro!-

Mi volto. Dietro questo angolo ha svoltato una delle due more: credo sia quella che slinguazzava.
-Harry..?!- Richiama da lontano. -Aiutami!-

Harry per un attimo la guarda e poi sposta gli occhi su di me. Scuote la testa e mi prende in braccio. Già, mi ero completamente bloccata.
-Sono due le alternative: arrampicarsi ed avere paura per un minuto oppure lasciarsi arrestare ed avere un problema per il resto della vita!-

Arrestare? No! I miei genitori mi ucciderebbero. Cazzo!
Quando siamo di fronte alla rete, gli altri sono tutti quanti dall'altra parte. Harry mi posa a terra e comincia ad arrampicarsi.
-Segui me!-, sprona. -Non avere paura!-

Annuisco. Posso farcela! È solo una rete: come salire le scale. Infilo piedi e mani uno dopo l'altro, concentrandomi esclusivamente su dove ficcare cosa seguendo Harry. Non guardo in basso e neppure verso l'alto. Quando siamo in cima ed Harry mi sta spiegando come spostare il piede dall'altro lato, due berretti blu ci vedono.
-Fermi o sparo!-
Urla uno dei due.

Harry mi guarda.
-Mel, non possono sparare! Noi non siamo armati!- ok, ha ragione. -Ripeti quello che abbiamo fatto fin'ora ma al contrario e molto più in fretta!- scuote la testa. -Se ci vedono siamo fregati!-

-Ehi, noi andiamo!- urla Zayn. -Amico, sai che non possiamo più essere presi!-
Conclude prima di scappare via.

Harry scende. È veloce. Molto veloce. TROPPO veloce. Non riesco a stargli dietro. Mi prenderanno. E i miei pagheranno la cauzione in modo che possano uccidermi con le proprie mani. Sfilo ed infilo piedi mentre intreccio le dita intorno ai fili di ferro. Harry è a terra ed io ancora nel mezzo.
-Lasciati andare!-, propone. -Ti prendo io!-

Che? No, non se ne parla. Questo è troppo.

-Fidati di me!-
Incoraggia.

Guardo davanti a me. I berretti blu sono arrivati. Se mi vedono potrebbero risalire a me? Guardo in basso: Harry ha allargato le braccia. Torno a guardare i berretti blu: uno dei due ha spinto a terra la mora nell'abitino rosso e la sta ammanettando. Non posso finire come lei!

Chiudo gli occhi e mi lascio andare. Sento l'aria accarezzarmi la pelle ed i muscoli non aver più alcun controllo sui miei movimenti. Ho paura.
Due braccia mi afferrano ed insieme cadiamo. Mi spingono forte per rialzarmi. Mi sollevo: non è questo il momento di fermarsi. Afferro Harry e lo tiro sù.
-Ehi!- imploro. -Andiamo!-

Harry torna in sè, afferra la mia mano e corriamo via. Siamo in una casa che credo sia abbandonata. Harry sa come muoversi. Corriamo lungo un prato d'erba selvatica e svoltiamo parecchie volte. Ci accostiamo ad un palazzo ma senza fermarci. D'un tratto Harry blocca i piedi.
-Dobbiamo entrare!- Sussurra. Ma io non vedo nulla in cui infilarci. -E velocemente o ci prenderanno.- Mi tira giù, nell'erba alta. -Seguimi!- ordina prima di lasciarmi la mano.

Sposta l'erba e s'avvicina al palazzo. Sento un cigolìo e poi Harry si volta a guardarmi. -Infila le gambe e lasciati cadere.-