1. La partenza

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Il suono del campanello trilla in tutta la casa, mentre mamma e papà fanno le ultime raccomandazioni.
-Mel, ricordati di non fare idiozie!-
Pronuncia serio papà.

-E tieni ben a mente i nostri insegnamenti!-
Continua mamma.

Entrambi hanno l'esasperazione stampata in volto, mentre afferro il manico alzato del mio trolley.
-Tranquilli!-
Sorrido.
-So chi sono e lo sarò ovunque mi trovo!-
Ed è il meglio che posso fare per non seguire l'istinto di mollare tutto e rinchiudermi in casa. Sì, non sono proprio contenta del futuro a cui sto andando incontro, ma è una promessa e, da persona per bene quale sono, mantengo sempre le promesse.
Tiro verso il basso l'orlo della maglietta e apro la porta d'ingresso mostrando Bryan. È preoccupato. Più preoccupato di quanto non fosse ieri sera. Mi salta al collo.
-Ti supplico, non andare!-
Sussurra al mio orecchio, dimenticandosi che i miei ci stanno guardando.
Divento rossa e mi chiudo nei miei pensieri finché il bollore va via dalle mie guance.

Si stacca da me e si ricompone.
-Buongiorno Miriam!-
Fa verso mamma.
-Buongiorno Tom!-
Conclude verso mio padre, prima di tornare a guardare me.
-Sei pronta?-
Chiede educatamente.

Io annuisco e lui recupera le valigie dall'ingresso. Se le trascina dietro, giù per le scale e fuori sul marciapiede, fino al bagagliaio della sua auto. Non mi guarda molto, ma quando ne ha l'occasione mi sorride e mi apre la portiera. Mi infilo in macchina e aspetto che lui faccia il giro. Quando è dentro tira l'ennesimo sospiro d'esasperazione ed avvia il motore. Infila la cintura e fa partire la macchina. Io non ho messo la cintura, mi soffoca e non mi fa stare tranquilla: mettere la cintura, per me, significa come saper già di andare incontro ad un destino certo.

Bryan guida senza mai staccare il volto dalla strada.
-Allora, le tue amiche ti aspetteranno in aeroporto? Non ho intenzione di passare a prenderle per farmi insultare ancora e..-

Lo interrompo.
-Sì, Bryan. Sono già lì!-
Sono impaziente.
-E se non ti sbrighi perderò il volo!-
Chiarisco.

Ridacchia.
-Meglio, no?-

Lo guardo. È serio.
-No!-
Sbraito.
-Pagherei il volo successivo spendendo un capitale!-

Scuote la testa.
-Devi per forza partire all'avventura con le tue amiche?-

Sorrido mentre guardo fuori dal finestrino le luci dei lampioni sfocare al nostro passaggio.
-Sì! Ma tu non puoi capire. Avevamo promesso una cosa stupida con l'innocenza che si ha quando si è bambini. E veder un'assurdità diventare realtà è una cosa che..-
Mi interrompo mentre i peli della mia pelle si rizzano per l'emozione.

Scuote la testa.
-No, non lo capirò mai!-
Batte una mano sul volante.
-Potevate almeno prenotare un albergo!-

Decido che è inutile rispondere alle stesse domande che mi ha ripetuto per l'ultimo mese. Insomma, è facile: seguiremo passo passo il nostro sogno di bambine. Non avevamo tenuto conto del cibo o del posto in cui dormire ed era tutto comunque bellissimo. Ci immaginavamo a far baldoria qui e lì senza nessun freno. Per far ciò abbiamo tutte quante rifornito le nostre carte di credito e le spendermo come meglio possiamo, anche se non possiamo pagarci da mangiare o da dormire. È un'avventura che, mi rendo conto, da una parte mi spaventa ma dall'altra mi eccita da morire. Stiamo per andare esattamente "verso l'infinito e oltre". Rido a questo pensiero mentre la macchina si accosta all'ingresso dell'aeroporto. Bryan batte rumorosamente la portiera, a sottolineare la rabbia di fronte alle mie amiche che adesso, cinguettando, mi vengono incontro. Esco dalla macchina e mi unisco ad un abbraccio di gruppo. Brith, non sta più nella pelle e Alis cerca di trattenerle l'entusiasmo, almeno finché Bryan è qui con noi.

Lui molla il trolley e la borsa in mezzo a noi, costringendo a dividerci. Mi dà un ultimo abbraccio.
-Mi raccomando!-
Sussurra infine al mio orecchio, staccandosi. Poggia le labbra sulle mie in un rapido e mal conciso bacio e torna in macchina.
Quando si allontana e sparisce completamente dalla nostra visuale, Brith mi trascina dietro sè e Alis ci segue.
-Insomma, quello ti fa venire la pelle d'oca ogni volta che ti guarda?-
Domanda sollevando un sopracciglio.
-Quello ti fa battere il cuore quando ti bacia?-
Scuote la testa.

~ ICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora