~ ICE

23. Realtà

Il fiato rimane in gola e non viene più fuori. Una macchina si parcheggia davanti ai noi sul ciglio della strada. Harry fa scivolare la mano via dalla mia mentre i suoi occhi puntano qualcosa oltre i finestrini oscurati dell'auto.

Il vetro del vano posteriore vien tirato giù ed in macchina si riescono a distinguere alcune teste. Le conosco già tutte: Alis, Brith e la rossa. Com'era il suo nome? Sto seriamente pensando di segnarlo da qualche parte.
Quest'ultima squittisce qualcosa d'incomprensibile, mentre gli occhi sembrano voler venire fuori dalle palpebre dallo stupore.

-Cosa ci fate voi nell'auto di Zayn?-
Chiede Harry. Nella voce qualcosa sembra dire "sono tornato lo stronzo di sempre!", ma c'è ancora speranza.

Brith si sporge verso il finestrino.
-Stavamo andando ad un piscina-party. Vi unite a noi?-

-N..-
E avrei risposto con un bel "No, grazie! Noi passiamo.", ma sono stata anticipata sul tempo.

-Ok, io ci sto!-
Risponde Harry in tono distaccato e.. Rude? Non mi guarda. Fa il giro dell'auto e salta a bordo. Non esiste nessun "Noi"!

-Allora che fai? Vieni?-
Non mi ero neppure accorta che Zayn fosse alla guida. E neppure che avesse tirato giù il vetro anteriore.

Scuoto la testa e torno con i piedi per terra. Mi impedisco di sprofondare, fa già male cadere dalle stelle su un piano roccioso.
-Seppur volessi, non c'è più spazio nella tua auto!-
Faccio notare.

-Oh, no!-, interviene Alis. -C'è Niall dietro noi,- sollevo lo sguardo e adesso noto una seconda auto parcheggiata dietro quest'auto nera. -E il bikini l'ho portato io!-
Alis e la sua fissa del doppio vestiario per le emergenze! Questa volta avrei preferito non l'avesse portato.

-Non puoi restare sola nella periferia di Londra, senza neppur sapere dov'è il furgoncino! Vieni con noi.-
Ordina seria Brith.

Annuisco.
-Mi cambierò quando saremo lì!-
Concludo incamminandomi verso l'auto di Niall.

******

L'auto di Niall è un'utilitaria di color azzurro. Definirla "di Niall" è un eufemismo dal momento in cui ci sali a bordo. È completamente ricoperta di fiori in plastica. Per tutto il percorso Liam non ha fatto altro che parlare della fissa di Mrs Horan per i fiori finti. Louis, invece, è seduto accanto a me sui sedili posteriori e non ha ancora detto nessuna parola. Credo che d'ora in poi non mi darà più fastidio, ma mai dire mai. Ora che Harry è tornato nel lato oscuro della sua mente, tutto può succedere. Certe volte penso di aver a che fare con il dottor Jekyll e Mr Hyde, ed io non sono una brava interprete.

-Da quando quelle come te accettano di partecipare a queste feste?-
Esordisce Louis.

-Louis..!-
Rimprovera Liam.

-No, Liam! Fa tutta la santarellina del cazzo e poi non si tira indietro quando ci si aspetta che lo faccia!-
Stiamo solo andando ad un party, cosa vuoi che cambi dal Josephine?

-Loius, non cacciarti nei guai!-
Chiarisce Niall.

-C'è qualcosa che dovrei sapere?-
Chiedo.

Nessuna risposta. Guardo Liam ma ha la testa rivolta verso il finestrino e quando cerco di incrociare lo sguardo di Niall nello specchietto retrovisore, questo punta gli occhi sulla strada. Guardo Louis, che finora è l'unico a ricambiare.
-Che succede? È un party in piscina dove ci sarà musica, cocktail, droga, sesso e ragazzi ovunque, ci sto facendo l'abitudine!- cado sul sedile sfinita. -Contro la mia volontà! Me ne starei volentieri a casa con un libro sotto il naso, ma non possiamo avere tutto quello che vogliamo nella vita!-
Metto il broncio e guardo il cielo.