21. La mensa

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La stanza è avvolta nell'oscurità sebbene l'orologio segni le 12.30 ed il posto sul letto accanto a me è vuoto. Dov'è finito Harry?
Mi tiro su ed infilo i piedi nelle ciabatte. Scosto le tende e lascio che la luce inondi questo posto. Apro anche le finestre per far cambiare aria.

In salotto non c'è nessuno, a parte la colazione consumata che giace sul tavolino. Chissà dove saranno tutti!
Una porta si apre: Alis è appena uscita da quella che dovrebbe essere la stanza di Niall.
-Buongiorno dormigliona!- sorride educatamente. Ha una tuta e i capelli raccolti da un elastico. -Io e Brith ci siamo concesse un'ora di fitness nella palestra di questo enorme albergo. Vieni anche tu?-

Sorrido.
-Cosa stavate facendo?-

-Aerobica, o qualcosa di simile!-

Alzo le spalle.
-Ok, vi raggiungo tra qualche minuto!-

Mi saluta e va via. Torno in stanza di Harry per una doccia al volo quando vedo il display del mio cellulare illuminarsi.

Sconosciuto
Ho salvato il tuo numero. Spero non ti dispiaccia, amica!

Mi affretto a rispondere. Sarà sicuramente Harry.
Dove sei finito stamane? Qualche altra bisognosa d'affetto?

La porta alle mie spalle si apre ed Harry entra ridendo.
-No!- Mi risponde e si lancia sul letto. -Ho preso una decisione!-

Sorrido.
-Ti fai asportare l'organo?-

-Non esagerare!- ride ed io lo accompagno. -Ho deciso che la tua funzione da amica sarà essenzialmente quella di riportarmi sulla buona strada. Non è questo che fanno gli amici?-

Ridacchio e scuoto la testa.
-No! Gli amici ti portano sulla cattiva strada. Sono i genitori a recuperarti!- Gli cala il buio in volto. Già, molto probabilmente sua madre non vorrà neanche rivolgergli la parola. -Ho detto qualcosa di sbagliato?-

Solleva il capo e mi guarda. Sorride delicatamente, come mai l'avevo ancora visto fare.
-Allora dovrai farmi anche da genitore, perchè i miei sono momentaneamente fuori uso!-
Il tono di voce chiaramente provato.

-Direi che è ancora troppo presto per la nostra neo-amicizia affrontare i drammi familiari!- sdrammatizzo in tono ironico. -Ma se vuoi parlarne io ci sono!- aggiungo a voce più serena e mettendo la mia mano sulla sua.

Scuote il capo e torna serio.
-Limitati a darmi consigli su come trattar meglio Kirsten!-
Ordina serio.

Ma che ca..?
-Ok?!-

******

Diversi tappetini sono disposti uno dietro l'altro a formare un ampio quadrato. A capeggiare il tutto c'è quello fucsia luminoso dell'allenatrice. È seduta in modo da tenere le gambe in direzioni diverse: sto già rabbrividendo. Cerco con lo sguardo le mie amiche mentre tengo sotto braccio il mio tappetino verde slavato. Dopo circa cento teste, intravedo quelle di Alis e Brith. Mi avvicino a loro e mi piazzo di fianco ad Alis che si tira leggermente indietro in modo da farmi spazio.

-Sei arrivata!-
Mi sorride.

-Com'è andata la notte? Abbiamo visto Liam uscire dalla stanza di Harry stamane. Avete passato la notte insieme?-
Sogghigna Brith.

Liam? Sono stata con Harry tutto il tempo. Ma come fa a mettere in scena sempre qualcuno e lavarsene le mani? Dovrei preoccuparmi seriamente.
-Liam?-

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