La porta si apre lasciando libera visuale di una stanza completamente diversa da come me l'immaginavo. I piedi quasi camminano da soli per lo stupore. Mi guardo intorno con il fiato mozzato: ho sempre sognato una stanza così.
C'è il parquet sul pavimento e non la moquette che io tanto detesto. Le pareti sono di una tonalità di blu abbastanza scura da non essere invadente e piuttosto chiara da permettere agli spazi di non restringersi, il tutto in tinta con il copripiumone, le tende, le lampade.. Persino la copertina di un libro sullo scaffale mi sembra della stessa tonalità. Anche qui ci sono un paio di colonne bianche, ma non sono invadenti. La stanza è tondeggiante e ricoperta da una serie di finestre piazzate sul muro di fronte al letto. Le adoro. E adoro le tende che ci cascano davanti. E il letto poi.. Dio, è così lontano dall'ingresso! È preceduto da un'area rialzata dove vi sono un divano sulla sinistra ed una scrivania sulla destra.Entrando, Harry strappa via un mazzo di fiori piazzato nel vaso sulla scrivania e li lancia sul pavimento.
-Quante volte dovrò dirle di non entrare qua dentro?-
Ringhia tra i denti serrati.
La sua attenzione poi mi fulmina dritto negli occhi.
-Che hai?-
Con una mano si tormenta i ricci.
-Non ti piace?-
Il suo tono di voce non è preoccupato. Leggo disprezzo e incredulità ma non so cosa pensare.
Alzo le spalle in segno di resa, ma lui mi blocca e punta il suo ghiaccio affilato nelle mie pupille incerti.
-Parlami!--S..s..Sì!-
Farfuglio ed annuisco in cerca di concentrazione ma quegli occhi.. Merda, quanto mi distraggono!
-È.. È.. Accettabile!-
Accettabile? Accettabile? Ma cosa mi viene in mente? È stupenda.. La adoro.. Ne vorrei una anch'io e subito.. S'è possibile!-Sicura?-
Mi scruta avvicinandomi ancora di più a sè. Sento il freddo dei suoi occhi attraversarmi la pelle ed un brivido correre giù lungo la spina dorsale. Il calore delle sue labbra è così vicino alle mie ed il mio cuore ha cambiato dimora: batte in gola e rimbomba nelle orecchie. Sto male! Mi gira la testa. La pancia si sta stritolando e non smetto di desiderare le sue labbra sulle mie. Se solo avessi il coraggio di lasciarmi alle spalle Bryan.
Bryan!
Il suo nome nei miei pensieri arriva come un ceffone in pieno viso durante un sogno meraviglioso. Mi allontano da Harry inciampando nei miei stessi piedi e continuando a tenere lo sguardo basso in cerca della borsa.
-Dove l'ho messa?-
Il suono della mia voce mi fa avvampare. Mi vergogno così tanto di esser stata sul punto di cedere e mostrarmi tanto debole. C'è Bryan a casa che mi aspetta e non ha fatto niente per meritarsi che io gli manchi così tanto di rispetto.-Cosa cerchi?-
La voce tirata. È imbarazzato? Ma che vado a pensare? Lui imbarazzato? Ma no. Forse semplicemente non si aspettava di vedermi qui.-La borsa!-
Rispondo guardandolo negli occhi. Colpa dell'istinto. Cazzo! Sono tanto belli. Sono troppo belli e luminosi. Mi mordo il labbro per non far sentire che sto respirando a fatica.-È qui!-
Biascica qualche istante più in là. Gli manca il respiro? Starà pensando che si soffoca in due in questa stanza. Sembrava così ampia ma si sta riducendo ad un buco.Solleva per aria la borsa e mi avvicino per recuperarla. Mi sorprendo a risucchiare l'aria nei polmoni troppo bruscamente, quando la pelle sulla mia spalla entra in contatto con la sua mano. Corro verso l'unica porta che vedo e fortunatamente sono in bagno. Anche qui è tutto estremamente elegante ma non mi guardo intorno più di tanto. Ho la mente offuscata dal disagio. Quanto può mettermi a soggezione quel ragazzo?
Con le spalle attaccate alla porta, scivolo lentamente verso il basso maledicendomi per essermi lasciata trascinare ancora una volta in una situazione imbarazzante.Apro l'acqua nella vasca. Al diavolo la doccia, devo rilassarmi. Verso del bagnoschiuma e accendo qualche candela sparsa per il bagno. Per ultimo spengo le luci e privo il mio corpo da ogni indumento, mentre lentamente calo nell'acqua. È calda e avvolgente e mi rilassa stare lì, sdraiata, ad aspettare che ogni particella del mio corpo si liberi dall'idea di essere nel posto sbagliato e che nessuno ce la vuole qui.
Sento che ci sono quasi, non ho più cattivi pensieri e poi qualcosa comincia a suonare da qualche parte. È una melodia. Mi tiro su di scatto e l'acqua si riversa un po sul pavimento. Sicuramente qualcuno verrà a pulire tutto più tardi!
Ma questa canzone? Se solo fosse ad un volume più alto. Devo smetterla di pensarci troppo. Torno a sdraiarmi.
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~ ICE
FanfictionCi sono quasi. Un'altra valigia ha appena bloccato l'ingresso alla porta metallica di tutte le valigie sul nastro trasportatore. Poggio entrambi i piedi sulla cornice del nastro e afferro il manico della valigia con entrambe le mani. Spingo con i p...