Grazie alla mia migliore amica, Elena.
Grazie alla Monique e alla Miki.
Grazie a tutti voi.
Il Natale era finalmente arrivato e già di prima mattina aveva iniziato a nevicare su Kiruna, Devonne e Amber si erano appena svegliati, sentendo delle voci provenire dall'esterno.
Amber saltellò sul letto, cadendo sopra Devonne e beccandosi letteralmente un cuscino in testa.
"Amber quando la smetterai con questi risvegli poco gentili?!" si lamentò il biondino.
"Oh Dev, alzati alzati alzaaati! Ha iniziato a nevicare, sono tutti già fuori, andiamo anche noi! Facciamo tante palle di neve e un pupazzo, dai dai daaai!" iniziò a parlare ad una velocità assurda, urlando verso Devonne e continuando a fissare dalla finestra i ragazzi che si divertivano tra di loro.
"Okay, okay... Ho capito, mi alzo." concluse Devonne, stiracchiandosi.
"Vado in bagno, Dev. Fatti trovare pronto!" disse Amber, chiudendosi la porta alle spalle.
Devonne ne approfittò per vestirsi e per dare un'occhiata nel suo armadio, controllando che il regalino che aveva preparato per Amber fosse ancora tutto intero. Ieri notte, dopo quella che si poteva definire una piccola conversazione con Jensen, era entrato in camera e solo in quel momento si era reso conto che il piccolo regalo era di poco nascosto da una sua felpa, così aveva pensato di metterlo in un posto al sicuro dallo sguardo di Amber. Richiuse l'armadio - sorridendo - iniziando poi a vestirsi per farsi trovare pronto dal moretto.
Era già pronto mentre aspettava che Amber uscisse dal bagno, quel ragazzino era parecchio lento nel prepararsi ma lo adorava e se non fosse stato per la sua presenza, sicuramente non avrebbe mai aperto la porta della sua stanza, avrebbe continuato ad evitare tutto e tutti. Diede un leggero sguardo alla finestra notando i ragazzi ancora lì a scherzare tra di loro, poco lontano Jensen stava fumando una sigaretta mentre Channing gli parlava di qualcosa.
Devonne aveva erroneamente sottovalutato il più grande, prima di ieri sera aveva catalogato Jensen come uno stupido metallaro, fissato unicamente con la musica e il canto, invece quel loro piccolo scambio di battute gli aveva aperto gli occhi, portandolo ad apprezzare quella parte così comprensiva del ragazzo che, senza alcuna pressione, lo aveva spinto ad aprirsi come mai prima di quella sera. Poteva quasi considerarlo un primo passo per sentirsi realmente parte di qualcosa.
"Sono pronto! Let's go, go go go Dev!" urlò Amber, appoggiandosi alla porta.
Devonne gli sorrise, prese il cappellino che indossava Amber la sera prima e glielo mise sul capo, adorava vederlo con quegli strani cappellini, in particolar modo con quello che rappresentava un pinguino.
"Dev, ma non devo per forza metterlo, mi prenderanno in giro!" si lamentò Amber.
"Invece lo terrai e basta, non contraddirmi, poi ricorda che ieri sera è piaciuto tanto a Channing." sorrise Devonne, facendogli l'occhiolino.
"Uff, e va bene, hai vinto!" si arrese Amber.
Presero i loro cappotti dall'attaccapanni e uscirono, si sorrisero guardando i fiocchi che lentamente cadevano dal cielo, planando delicatamente sul terreno o sfiorando i loro volti.
Nayal e Kay si avvicinarono a loro, sorridendo:
"Ehi, buongiorno! Dormito bene?!" chiese Nayal, scattandoli improvvisamente una foto.
"Benissimo, grazie. Perché scatti foto alle persone, così all'improvviso?!" domandò Devonne, ancora stravolto dal leggero flash della macchina fotografica.
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And then I met you... ➼ Tematica Gay.
RomanceDevonne, un ragazzo che non ama parlare di sé, se non in maniera velata, non si fida di nessuno, ha smesso di farlo da tempo, conta solo su se stesso, cercando di andare avanti come meglio può, ripetendo a se stesso: "sono forte." Ma a volte per ess...