Grazie alla mia migliore amica, Elena.Grazie alla Monique e alla Miki.
Grazie a voi che leggerete, che ci siete.
"Dev! Dev! Sveeegliati! DEVONNE!" urlò Amber, saltando addosso all'amico che sembrava non volersi svegliare in alcun modo, mugugnando qualcosa di incomprensibile e coprendosi di nuovo fino alla testa.
Amber non aveva nessuna intenzione di arrendersi, gonfiò le guance in maniera buffa, rituffandosi ancora una volta su Devonne, ritrovandosi entrambi stesi sul pavimento.
"Ma cosa sarebbe questo... un buongiorno alternativo?!" borbottò Devonne, massaggiandosi la schiena e il capo.
"Oh, accontentati scemo di un Devonne, non ti alzavi!" disse il moretto, tirando fuori la lingua in una buffa espressione.
"Non dobbiamo andare a scuola, quindi che fretta c'è?" si lamentò ancora il biondino, guardando Amber che si fissava i calzini.
"Questi sono il motivo!" disse, indicandoli per poi imbronciarsi.Devonne rimase a fissarlo, non riuscendo a comprendere cosa c'entrassero i calzini in quel momento.
"Mi è sfuggito qualcosa?!" chiese perplesso.
"Non so se tu ricordi caro Devonne, ma ieri ci hanno preso in giro per i nostri pigiami e per i MIEI calzini. Calzini a POIS, capisci?! Quindi, devo tornare a casa, togliermi questi cosi e lavarmi e vestirmi diversamente, okay?" spiegò il moretto, lasciando Devonne con gli occhi sgranati e una mano davanti alla bocca per trattenere le risate.
"No, Amber, aspetta... Tutto questo casino perché devi toglierti i calzini?! Dai, non rompere e torna a dormire."
"NO! NO! NO! Andiamo, muoviti. Devo tornare a casa e vestirmi. Non posso tenere i vestiti di ieri. Già mi hanno preso in giro per i pois, ci manca solo che mi prendano in giro perché puzzo!"
"Ti ho completamente perso, Amber." disse l'amico, mettendogli una mano sulla spalla e annuendo come per darsi ragione da solo.
"Non posso fare queste figuracce con Channing! Inoltre devo informarmi sui... com'era che si chiamavano? Link Pik? Link Park? C'era un Park, giusto?"disse il più piccolo, gesticolando tutto agitato.
"Linkin Park, Amber. Se non ti piacciono non è che li devi ascoltare per forza, eh! Cioè tutto 'sto casino per quello lì?"
"No, Dev... Parliamone! Vuoi i miei occhiali per caso?! Lo hai visto bene, vero? No, perché è davvero...Wow! Poi il suo nome, Channing, mi piace un sacchissimo, anzi no, un quintale. Quindi devo essere meno Amber sfigato!" concluse, gettandosi sul letto e tirando un sospiro.
"Che scemo che sei! Prima dicevi: sarà brutto, nauseabondo e blablabla... poi Channing di qua, Channing di là. Non posso crederci!" esclamò Devonne, schiaffeggiandosi in maniera teatrale la fronte.
"Ooooh, Dev pensa a uomo inchiostroso tu!" borbottò Amber, incrociando le braccia al petto.
"Certo penserò a dare un nome ai suoi tatuaggi, ma per favore Amber! Ti sarà morto qualche neurone e non so se la colpa sia di Channing o di Ritorno a futuro, che tra l'altro ho dubbi che tu l'abbia visto davvero. Sarai stato molto impegnato durante la proiezione, eh?" domandò retoricamente Devonne, ridendo e lanciandosi addosso al moretto, iniziando a fargli il solletico.
"D-Dev... S-smettila... F-faccio la pipì, sappilo!" minacciò scherzosamente Amber, ridendo nel notare la reazione di Dev a quella sua affermazione.
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And then I met you... ➼ Tematica Gay.
RomansaDevonne, un ragazzo che non ama parlare di sé, se non in maniera velata, non si fida di nessuno, ha smesso di farlo da tempo, conta solo su se stesso, cercando di andare avanti come meglio può, ripetendo a se stesso: "sono forte." Ma a volte per ess...