Grazie alla mia migliore amica, Elena.
Grazie alla Monique e alla Miki.
Grazie a voi tutti.
Jensen guidava tranquillo, mentre i tre ragazzi dormivano serenamente ai propri posti. Ogni tanto lanciava un'occhiata furtiva al biondino seduto al suo fianco.
Sorrise, pensando che aveva involontariamente mostrato una piccolissima parte di sé, era stato bello il solo semplice ascoltare musica, condividere qualcosa che era importante per entrambi, anche se per motivi diversi.
Era schietto, diretto, provocatore, ma non mostrava mai la parte migliore di sé, non ci riusciva, invece in quei sei minuti e quarantuno secondi, si era scoperto un po'; lui e Devonne non avevano solo condiviso il testo di una canzone, Jensen gli aveva permesso di vedere tutto quello che naufragava dentro al suo animo, facendolo avvicinare un po' di più, fino a raggiungere quel sottilissimo e pericolosissimo confine.
Era da tempo che non si sentiva così, anzi se proprio doveva essere sincero con se stesso, quel "da tempo" non era mai esistito, non c'era mai stato un momento in cui avesse realmente deciso di interessarsi a qualcosa se non alla sua musica o a quello che ora era diventato il suo migliore amico. Probabilmente neanche Stan era riuscito a farlo sentire pienamente sazio e completo, gli mancava sempre quel qualcosa.
"Gnu, vuoi fare cambio?" sentì all'improvviso Jensen.
"Oh, scimmia, ti sei svegliato! No, tranquillo." rispose il cantante, continuando a tenere lo sguardo rivolto verso la strada.
"Okay. Siamo da molto in viaggio?" chiese Channing, sbadigliando.
"Abbastanza." rispose semplicemente il metallaro.
Channing non rispose, guardando verso il moretto appoggiato alla sua spalla.
Stava pensando a ieri notte? La risposta era sì, ci pensava eccome.
Ci pensava perché non sapeva spiegarsi un bel niente.
Ci pensava perché quel ragazzino era un bel imprevisto.
Ci pensava perché non sapeva ancora dove l'avrebbe portato tutto questo.
'Fanculo i suoi fottuti neuroni, 'fanculo alle sue sinapsi bruciate, 'fanculo al suo cuore che in quel momento batteva leggermente più forte. Emozione? Probabile.
"A cosa stai pensando, mh?" chiese il metallaro.
Channing rimase per un secondo in silenzio, poi, chiudendo gli occhi, rispose: "Pensa a guidare."
"Stupido gnu." rise Jensen, fermandosi nella stessa aerea di servizio di qualche giorno fa.
"Perché cazzo ti fermi?!" sbuffò Channing, capendo le intenzioni del suo amico.
Il metallaro ghignò, chiudendo la portiera dell'auto, si stiracchiò un pochino e si accese una sigaretta.
Channing lo seguì, affiancandolo e regalandogli una forte pacca sulla spalla.
"'Fanculo gnu. Mi stavi facendo strozzare col fumo!"
"Dovresti smetterla di fumare." asserì serio.
"Che fai, prendi il posto di Stan?!" scherzò il più grande.
"Quel ragazzino mi fa tenerezza." disse improvvisamente Chann.
"A me ricorda vagamente qualcuno."
"Che stronzo che sei! Comunque, non mi aspettavo di reagire così quando l'ho visto scappare via." Confessò il suo migliore amico.
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And then I met you... ➼ Tematica Gay.
RomansaDevonne, un ragazzo che non ama parlare di sé, se non in maniera velata, non si fida di nessuno, ha smesso di farlo da tempo, conta solo su se stesso, cercando di andare avanti come meglio può, ripetendo a se stesso: "sono forte." Ma a volte per ess...