In alto nei media ho inserito la canzone (che nella storia ha scritto Jensen) vi prego di ascoltarla quando durante il capitolo leggerete la frase: "ascoltare la canzone, per favore", vi assicuro che riuscirete a toccare e a capire l'amore che prova Jensen.
Jensen era intento a prepararsi le risposte alle domande che avrebbe potuto ricevere in quella trasmissione radio, accennò ad un sorriso soddisfatto e sognante pensando alla sua canzone, non si sarebbe mai aspettato che da poco meno di cinque giorni dall'uscita, le radio locali lo iniziassero a contattate e a trasmetterla nelle stazioni sempre più frequentemente; per questo alla lettura di una domanda specifica strinse i pugni, trasformando quel sorriso fiero, in uno più amaro.
Stava ormai trascorrendo il mese e Devonne non aveva mai risposto alle chiamate, ai messaggi; il metallaro aveva compreso e accettato fin da subito che Devonne fino a che non risolvesse i suoi problemi, avrebbe continuato a prendere le distanze; però ciò che non si sarebbe mai aspettato era sapere che consapevolmente aveva deciso di ignorare l'ascolto di quella canzone.
Una canzone che era nata grazie a quello che Jensen provava, a quell'amore che lui aveva sempre cercato e aspettato di incontrare.Si alzò da dietro la sua scrivania, quando udì Amber parlare al cellulare, capendo che si trattasse proprio del biondino.
"Dev, pensa bene a quello che stai per fare, non mandare tutto all'aria. Calmati e ragiona."Jensen uscì dalla stanza, incuriosito da quel discorso e soprattutto perché caparbio com'era, avrebbe tentato nuovamente di aver un qualche tipo di contatto con il minore, anche se fosse stato tramite Amber, gli sarebbe bastato.
"Puoi farcela, sei arrivato fino a lì, non tirarti indietro proprio ora." continuò Amber, notando la figura di Jensen davanti a sé.
"Ho capito, però anche se non li affronti puoi comunque chiuderla quella cavolo di porta e raggiungerci, perché invece vuoi incasinarti e fare scelte assurde?" disse ancora Amber, venendo poi interrotto da Jensen che ad alta voce, iniziò a porre quelle domande che improvvisamente non era più riuscito a controllare:
"Come sta? Perché non ha sentito la canzone? Dove sta adesso? Che sta succedendo?""Hai sentito, no? Dimmi qualcosa, Dev... Noi... Lui ti sta ancora aspettando." sussurrò Amber, scuotendo il capo, quando notò che il biondino aveva chiuso la chiamata.
"Mi dispiace, ha riagganciato." disse semplicemente, notando lo sguardo basso e triste di Jensen, cercando di trovare le parole giuste, ma dubitava che in un momento come quello ci fossero: "Era dai suoi genitori, mi ha solo detto che non crede di raggiungerci...Non so altro." sobbalzando al rumore che sentì dalla cucina.
"Chann, che hai?" domandò, vedendo il maggiore massaggiarsi la mano chiusa a pugno.
Channing guardò il suo migliore amico, per poi sbattergli in faccia quella che sembrava essere la dura verità.
"Che ti avevo detto, eh?! Ti avevo avvisato che non avresti dovuto farti delle aspettative e tu invece eri così sicuro che ci avrebbe raggiunti, che avrebbe messo a posto ciò che non andava e finalmente sarebbe venuto qui e sareste stati insieme... E invece?" lasciò la domanda a mezz'aria, continuando per il metallaro: "E invece sta scappando di nuovo. Io non voglio vederti nuovamente prendere la tua cazzo di macchina e andarlo a salvare, perché non può essere salvato chi non vuole." terminò, sentendo la gola pizzicare e sentendo un vuoto all'altezza del petto, perché in fondo ci aveva creduto anche lui, persino lui aveva iniziato ad immaginare la loro vita quando sarebbe arrivato anche Devonne, aveva iniziato a progettare silenziosamente. Aveva creduto a Jensen, al suo donare sempre fiducia.
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And then I met you... ➼ Tematica Gay.
RomanceDevonne, un ragazzo che non ama parlare di sé, se non in maniera velata, non si fida di nessuno, ha smesso di farlo da tempo, conta solo su se stesso, cercando di andare avanti come meglio può, ripetendo a se stesso: "sono forte." Ma a volte per ess...