8 - Nuovi arrivi

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«Ehilà, Rosalie!» mi salutò Scarlett con un ghigno.

«Sssh!» le feci con un'espressione di rimprovero. Non volevo che dicesse niente del mio incontro con Warren agli altri. Non lo avevo ancora assimilato emotivamente, non ero pronta per renderlo pubblico. Doveva rimanere un segreto, almeno per il momento. Soprattutto a Joe, che aveva il potere di controllare le emozioni. «Dove sono tutti?» chiesi.

«Eccoli che arrivano.»

Infatti subito arrivò Joe, il nostro migliore amico (sia mio che di Scarlett). Era da un sacco che non lo vedevo! Con lui arrivarono anche Gwen e Penny.

Come saluto esclamò soddisfatto: «Aaah eccole qua le mie California Gurls!!!» e ci venne incontro a braccia aperte. «Venite qua a darmi un bacetto! Mi siete mancate!»

Mi fiondai fra le sue braccia. «Joeeee! Mi sei mancato un sacco, brutto scemo!» esclamai con le lacrime agli occhi per le risate. Anche lui stava ridendo, felice di rivedermi.

Fu il turno di Scarlett per l'abbraccio. Notai che stranamente, anche se entrambi contenti di rincontrarsi dopo un'estate intera, Joe con lei fu un po' più distaccato, meno euforico. Io sapevo perché: Scarlett era innamorata di lui da un pezzo anche se non gliel'aveva mai detto, ma lui (che controllava le emozioni altrui) sicuramente lo sapeva già. Ma allora perché...? Forse lui aspettava che fosse lei a dichiararsi? O forse lui non era innamorato di lei?? (A quest'ultima alternativa non volevo neanche pensarci. Forse Joe stava ancora elaborando i propri sentimenti, dopotutto.)

Quando si staccarono, lui commentò: «Cavolo, mi è dispiaciuto tantissimo non poter venire alla festa, ieri sera! Scommetto che Rosalie si è ubriacata e si è messa a ballare in reggiseno sopra il tavolo, giusto?». Ridemmo tutti e tre, perché sapevamo benissimo che io non bevevo, quindi la scena da lui descritta era altamente improbabile in tutti i sensi.

«Ah ah, ti piacerebbe! Sempre il solito tu, eh?» scherzai.

«Non si è proprio messa in reggiseno ma ci sei andato vicino!» gli disse Ska, e lei e Joe risero. «Abbiamo ballato la pole dance sopra il tavolo con una scopa, non so se hai presente!» e ridemmo tutti.

Approvai. «Già! Un ridere che non ti dico, e 'sta qua era proprio ubriaca ahah!» Diedi una gomitata amichevole a Scarlett che stava ancora ridendo. «Sì ma cavoli, tu tornare un giorno prima dalle ferie no eh?»

Joe sospirò. «Sai come sono i miei, "gli affari sono affari"!» Il giorno prima era tornato da due settimane di vacanza a Milano, approfittandone che i suoi dovevano andare in Italia per lavoro. Loro erano formalmente i proprietari di una famosa catena di alberghi, ma in realtà (e lo sapevamo solo noi super, sapete, per la cosa dell'identità segreta) possedevano la più importante produzione di tecnologia per super degli Stati Uniti: la Bradford Inc. In poche parole, lui era ricco sfondato. Pensate che la sua villazza si era perfino vista a Teen Cribs! Lui era il ragazzo più popolare alla Sky High ed era anche lui rappresentante degli studenti, diciamo secondo in comanda dopo Gwen, che era la presidentessa. Lui rappresentava l'ITIS, mentre Gwen l'indirizzo Scientifico.

Joe continuò a raccontare delle sue meravigliose vacanze e di tutti gli acquisti che aveva fatto. «Beh, la cosa positiva è che ho comprato un sacco di capi della nuova collezione di Abercrombie, uno più figo dell'altro! Anche questa maglietta!». Ci fece l'occhiolino. Per lui lo stile era molto importante.

«Che bella!» esclamò Scarlett, quando notò la sua nuova t-shirt «l'avevo vista in un catalogo. Ti sta benissimo!»

Non volevo essere da meno. «Guarda? Anch'io ho una maglia nuova! È la mia preferita!» convenni.

«Sempre alternativa tu, eh Rose?» mi stuzzicò Joe, riferendosi al mio abbigliamento.

«Taci va'» gli risposi io. «Mi è già stato fatto notare questa mattina. Comunque a me non sembra di esserlo più di tanto...».

Frozen in Flames | COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora