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Entrai in aula che la campanella era già suonata, ma per fortuna la maggior parte dei miei compagni doveva ancora arrivare, e perfino il professore mancava all'appello. Cercai con lo sguardo Scarlett e la vidi seduta in un banco in fondo all'aula. Era così agitata che avrebbe potuto cadere dalla sedia da un momento all'altro. Sorrisi divertita e mi diressi verso di lei.

Non feci neanche in tempo a sedermi che lei mi gridò: «Fammi subito vedere!»

Allungai il mio polso nella sua direzione.

«Oddio, che meraviglia!» urlò. Tutta la classe si girò e ci guardò. Per fortuna in quel momento entrò il professore.

«Buongiorno ragazzi» salutò cordiale la classe. Appoggiò la sua borsa sopra la cattedra. «Chiedo scusa per il ritardo. Allora, come va quest'anno? Avete passato delle belle vacanze?»

È stata più bella questa mattinata che tutto il resto delle vacanze, pensai. Scarlett ridacchiò sotto i baffi.

«Bene, vedo che la signorina Nightingale ha passato una buona estate» osservò, riferendosi a Scarlett che ancora stava ridendo.

«Sì, professore, grazie per l'interesse. Pensi che sono andata alle Fiji» disse lei sarcastica. In realtà era venuta in vacanza con me in California. Ma Kaufman non le era mai stato simpatico, credo per la materia che insegnava: Storia dei Supereroi. Neanche a me piaceva molto, in effetti.

Ehi Ska, non esagerare però, pensai in modo che sentisse solo lei. Il prof ha capito che lo vuoi prendere in giro. Lei, per tutta risposta, roteò gli occhi all'indietro.

«Lo so ma chissene, dai voglio sapere tutto su cosa è successo prima!»

Io feci la finta innocente. «Prima quando?» dissi, cercando di non ridere.

«Prima quando?» ripeté lei con una faccia da ebete, imitandomi. «Lo sai benissimo. E sai anche che non riesco a leggere i tuoi pensieri se non li pensi. Quindi devi per forza raccontarmelo. Mi dispiace, non hai scampo». Fece un sorriso vittorioso.

Le raccontai per filo e per segno quello che era successo, specificando anche le espressioni e i gesti di Warren, dettagli di estrema importanza. Arrivata alla conclusione, dissi: «Ti rendi conto che praticamente mi ha ringraziata perché da quando ci siamo conosciuti lui è più felice?!»

Lei pareva euforica quanto me. «Sì cacchio! È un evento memorabile! E finalmente lui si è dichiarato!» Mi fece l'occhiolino.

Cercai di controbattere. «Ma non s...-»

Mi interruppe. «Ha praticamente detto che con te sta bene, e se questa non è una dichiarazione non so cosa sia!» Sembrava risoluta nella sua deduzione.

«Le signorine gradiscono anche un tè e dei biscotti?» ci interruppe il prof, visto che a quanto pare io e Ska non stavamo usando un tono di voce proprio basso... Scarlett però, troppo presa dal mio racconto non si era resa conto di chi aveva parlato. Ed era molto strano, lei che di solito aveva il pieno controllo della situazione!

«Beh, magari...! Sarebbero perfetti!» esclamò, in risposta al prof.

«NIGHTINGALE! FROZEHART! FUORI!!!» urlò il professor Kaufman, infuriato dalla sfacciataggine della mia amica.

Tutti ci stavano guardando. Non è possibile, pensai, non il primo giorno di scuola!. Scarlett mi sussurrò: «Dai, andiamo, tanto qua non avremmo fatto niente lo stesso».

Raccogliemmo le nostre cose e uscimmo dall'aula sotto gli sguardi di tutti.

Frozen in Flames | COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora