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Le due ore seguenti le avevo insieme a Scarlett e Ashley. Alla fine raccontai anche a lei di Warren, perché mi sembrava giusto così, e perché preferivo infinitamente che lo venisse a sapere da me che non da voci di corridoio (cosa che purtroppo succedeva troppo spesso e che odiavo). Entrambe non vedevano l'ora di sapere il trascorso della terza ora con Warren così raccontai loro tutto per filo e per segno.

«Doooo davvero di ha deddo gosì?» fece Ash. Era incredula ed anche emozionata (ma sempre raffreddata).

«Sì sì! Mi fa "dai salta su" e io "guarda che peso eh" e lui sembrava quasi offeso! E allora mi dice che non è mica un pappamolla e allora io gli dico che è fin troppo muscoloso e per questo credo abbia capito che mi piace! Sono terrorizzata». Davvero, lo ero. Ma l'idea che lui sapesse tutto mi andava anche bene. Credo.

«Indagherò, non ti preoccupare» mi rassicurò Scarlett, con fare alla Sherlock. «Piuttosto, lui come ha reagito dopo questa tua affermazione?».

«Beh, non ci crederete, ma mi fa "eh certo!" tutto gasato ma dopo il coach ci ha richiamati perché dovevamo metterci le tute, e poi sono stata zitta perché Warren aveva detto che sennò dovevo arrangiarmi.»

«Wow». Ska era sorpresa. «Beata te, oggi è solo il primo giorno di scuola e ti sono già successe tutte 'ste cose. Io invece... Joe si comporta come al solito, migliori amici forever e stop». Scarlett non era egocentrica come me. Cioè, lo era sì, ma lo dicevamo per scherzo. Non mi parlava quasi mai di Joe, sebbene fosse innamorata di lui dall'estate scorsa. Lasciava semplicemente che io le parlassi della mia cotta ormai ufficiale, anzi quando cercavo di chiederle qualcosa di Joe lei sviava subito il discorso. Come appunto fece adesso. «Ma poi com'è andata la prova?» chiese.

Io e Ashley ci scambiammo un'occhiata, ma decidemmo che non era il caso di chiederle di più.

«Ahem» mi schiarii la voce «mi ha chiesto cosa avevo oggi, che gli sembravo assente, perché gli avevo detto... no, lasciamo perdere». Ska mi rivolse un'occhiataccia. «Beh, alla fine mi ha portata in spalla fin su in cima alla costruzione e lì c'era un percorso da fare, ma non è stato difficile. Boomer si è anche congratulato con noi». Sorrisi.

«Guarda che tanto so quello che pensi di Warren. Ricordati che leggo nel pensiero muahaha... anche se filtri i tuoi pensieri perversi io li colgo lo stesso!» Rise, perfida.

Le lanciai un'occhiataccia.

Lei indietreggiò. «Ehi Rose, però alcuni poteri da tuo padre li hai ereditati: riesci benissimo a fulminare le persone con lo sguardo, fai quasi paura!» mi disse scherzosamente. Tutte e tre ridacchiammo.

Continuammo a parlare sottovoce per altri cinque minuti, finché il professore ci guardò male e allora cercammo di seguire la lezione, senza successo. Io non facevo altro che pensare a Warren (l'avrei rivisto di lì a poco in mensa, urrà!), Scarlett ascoltava i miei pensieri (lo capivo dal suo sguardo assorto), e Ashley era l'unica che cercava di prendere appunti (senza molto successo, dato che sul suo quaderno c'erano più scarabocchi che parole ordinate). Per fortuna le due ore passarono molto velocemente.


Capii che era arrivata l'ora di pranzo quando udii il mio stomaco brontolare. Mi diressi verso la mensa e comprai una fetta di pizza, delle patatine fritte, un tè al limone e una fettina di torta. Forse era un po' troppo ma cercai di giustificarmi a me stessa dicendomi che avevo praticamente saltato la colazione. No dai, non mi sentivo in colpa. Avevo anche fatto Educazione Fisica. Eh. Cercai il nostro tavolo - quello "riservato", in cui ci sedevamo io e tutti i miei amici - e mi sedetti. Gli altri non erano ancora arrivati: decisi che li avrei aspettati. Sentii una presenza vicino a me e mi voltai.

Frozen in Flames | COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora