Capitolo 6

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Niente d'importante accadde a casa di Louis. Lui e Harry e i suoi due coinquilini – Zayn e Matthew – si ubriacarono completamente e stupidamente. Perrie arrivò più tardi e, quando lei e Zayn iniziarono a fare sesso, Harry se ne andò. Riuscì a ritrovare la via per tornare a casa sua e, quando rientrò, a sua madre non importò. Non si era accorto che fosse uscito e non aveva notato che fosse ubriaco. Harry si mise a letto e pianse.

Saltò la scuola martedì perché aveva la nausea e continuava a vomitare, ma il mercoledì torna a scuola. L'edificio sembra vuoto, anche se i corridoi sono pieni di gente. Harry non è pronto a rivedere Niall e non è pronto ad affrontare i compiti. Preferirebbe stare a letto, guardare dei film e piangere. Forse, preferirebbe andare da Louis e bere per dimenticare. Entrambe le opzioni sono meglio di stare in quel posto terribile.

Liam è al suo fianco nel momento in cui arriva al suo armadietto. Il suo sorriso caloroso lo fa sentire meglio. Sa che non importa cosa accada, Liam ci sarà sempre per lui. Niall non si fa vedere e Harry ne è grato.

La lezione di matematica passa in una successione di equazioni che Harry non si preoccupa di capire e, subito dopo, c'è fisica. È strano entrare nella stanza perché lui e Niall sono seduti vicini. Sono sempre stati compagni di laboratorio e Harry si maledice per essersi seduto insieme con lui dall'inizio.

La lezione è piena di tesa e la cosa che gli fa più male è che Niall non cerca di scusarsi. Guarda altrove e cerca di allontanarsi ogni volta che può. Harry corre fuori dall'aula quando la campanella suona e si dirige verso la prossima lezione.

A pranzo va meglio, specialmente perché Nick si offre di portarlo fuori. Escono e prendono una pizza, camminando sotto un cielo nuvolo. Nick mastica contento, soddisfatto del silenzio.

"Allora, come sta Dan?" dice Harry. Dan è il fidanzato di Nick che si è diplomato lo scorso anno, ma i due stanno ancora insieme.

"Sta bene. Usciamo nel finesettimana" risponde Nick. Il suo sorriso cresce parlando del suo ragazzo e Harry ricambia il sorriso.

"Siete così carini" commenta e Nick sorride ancora di più.

"Dovresti uscire con noi qualche volte. Chiede sempre di te"

Harry si morde il labbro perché non è il tipo con cui uscire. Non è neanche preoccupato di essere il terzo incomodo perché Nick e Dan non sono una coppia appiccicosa. È più preoccupare di scoppiare a piangere all'improvviso.

"Ci proverò" dice sinceramente.

Ritornano a scuola e Harry sente di nuovo lo stomaco in subbuglio. Casa e scuola sono i posti che meno preferisce, ed erano i suoi preferiti. La giornata vola e Harry è di nuovo nella sua macchina. Non vuole tornare a casa, quindi si ferma al supermercato e compra qualcosa da mangiare. È nel corridoio delle patatine quando vede qualcuno di familiare.

"Ehi, Louis" Harry sorride quando lo vede. Louis si gira e il suo viso s'illumina alla vista del ragazzo.

"Harry. Cosa ti porta qui?" chiede con un sorriso. Harry alza la mano per mostrargli le patatine e i pop corn.

"Sto comprando qualcosa da mangiare" gli risponde. Si avvicina e vede che Louis ha un cestino che diversi tipi di generi alimentari.

"Hai degli invitati a casa?" domanda Louis e Harry scuote la testa.

"Solo io"

"Potrei unirmi? Possiamo stare anche da me. I ragazzi dormono fuori" chiede gentilmente Louis. Harry si morde il labbro per nascondere il sorriso e annuisce. Louis è sobrio per la prima volta da quando lo conosce e lo segue mentre finisce di fare spese. Chiacchierano e Harry si accorge che Louis è davvero molto socievole.

Entrano entrambi in auto separate, dopo aver pagato, e Harry segue Louis fino a casa sua. Si rincontrano di nuovo camminano verso il vialetto dell'abitazione e poi entrano. Harry si toglie le scarpe e si avvina nel salotto. Louis va in cucina e ritorna poco dopo.

"Cosa vuoi fare? Non abbiamo birra, quindi posso solo offrirti acqua o succo di frutta" dice Louis.

"Ho i miei pop corn, grazie. Non so cosa voglio fare. Voglio vedere un film" ribatte Harry. Louis annuisce e si siede sul bracciolo del divano mentre Harry si mette comodo sul divano.

"Kill Bill?" chiede Louis e Harry annuisce semplicemente perché non gli importa. Louis inserisce il film e Harry ridacchia a bassa voce ogni volta che cita delle frasi del film. È davvero sanguinoso e Harry si copre gli occhi per la maggior parte del tempo mentre Louis ride di lui.

"Perché stai ridendo?" si lamenta Harry con gli occhi coperti. Lancia un'occhiata a Louis e lo vede ammiccare nella sua direzione.

"Perché ti stai nascondendo. Non è così male" ride ancora Louis.

"È violento! Odio gli splatter" gli dice Harry con il broncio. Louis ride ancora di più e scuote la testa.

"Perché hai accettato di vedere questo film allora?" chiede e Harry fa spallucce, dando un'occhiata alla televisione.

"Non m'importava"

Louis scuote il capo e prende il telecomando. Il film si ferma e Harry toglie lentamente le mani dal viso. C'è un istante di silenzio e poi Louis lo guarda di nuovo.

"Vuoi andare a fare una passeggiata?" chiede. Harry annuisce e si alza, stiracchiandosi velocemente. Louis lo guarda e poi cammina accanto a lui verso la porta. Indossano le scarpe ed escono nella notte fredda. Louis tiene le mani nelle tasche mentre cammina nel vialetto e poi sul marciapiede.

"Allora, che fai questo finesettimana" gli chiede Louis. Harry lo guarda e vede che sta guardando dritto davanti a sé. Il suo profilo è quasi bello quanto il suo intero volto.

"Niente. Dovrei fare i compiti, ma non ho motivazioni" risponde Harry alzando le spalle. Louis ridacchia e lo guarda con la testa inclinata.

"Vuoi venire a un'altra festa? È a casa di un mio amico dell'università" gli propone Louis. Harry sente il battito cardiaco accelerato perché sembra che Louis gli stia chiedendo un appuntamento, ma è troppo timido perché chiedergli se lo sia.

"Potrei venire. Vedrò come mi sento" risponde Harry. Odia fare promesse perché potrebbe avere una brutta giornata e rompere la promessa. E lui odia rompere le promesse.

"Capisco. Spero che tu venga" confessa Louis sinceramente. E Harry sa che ora ci andrà perché non vuole deluderlo.

E in quel momento realizza che non ha pensato a Gemma per una volta e non ha pianto. Quando è con Louis si sente a posto – non bene, ma a posto – ed è completamente sobrio.

È una bella sensazione. 



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