Capitolo 36

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Il suono delle sirene rimbomba nell'aria e tutti in casa trattengono il respiro. Harry si stringe forte a Louis e prega che non gli portino via la felicità. Non può immaginare Louis seduto in una cella. È così bello e distrutto per entrarci.

La polizia entra in casa e trova presto il gruppo. Analizzano la situazione spostando gli occhi da una piangente Anne, un sanguinante Robin e uno spaventato Harry. La stanza è piena di sangue e oggetti rotti. La pipa per il crack è sul pavimento. Harry sa che è la fine e non è ancora preparato.

"Cosa sta succedendo?" chiede il poliziotto. Harry chiude gli occhi e nasconde il viso nel collo caldo di Louis. Il ragazzo gli accarezza la schiena e gli sussurra parole rassicuranti.

"Quel ragazzo ha attaccato mio marito. È venuto in casa nostra senza permesso e poi-"

"No, non è vero! L'ho invitato io e se ne stava andando prima che Robin lo prendesse" blatera Harry. Louis lo stringe di nuovo tra le sue braccia, zittendolo.

"È vero, signora Twist?" domanda l'uomo e lei scuote il capo.

"Per niente vero. Stava in questa stanza a farsi di-"

"Crack. Stavo fumando crack, agente. Anne e Robin sono tornati a casa e mi hanno detto di andarmene. Me ne stavo andando – Harry stava venendo con me – e Robin mi ha sbattuto sul pavimento. È stata legittima difesa. Non volevo che mi uccidesse" Louis interrompe Anne. Un poliziotto prende nota e l'altro ascolta attentamente.

"Perché volevi portare Harry con te? Questa è casa sua, vero?" domanda gentilmente l'agente. Louis annuisce e poi guarda Harry.

"Harry non è al sicuro qui e non potevo lasciarlo con Robin così arrabbiato" dice sinceramente. Anne trattiene il respiro e Robin scatta di nuovo in piedi.

"È un'accusa seria" dice il poliziotto e Harry si stringe a Louis.

"Lo è infatti. Come ti permetti di venire in casa mia e accusarmi?" sputa Robin.

"Come ti permetti di toccare anche solo con un dito tuo figlio?" ribatte Louis. Harry sobbalza, ma resta in silenzio. L'intera stanza è tesa e Harry spera di poter sparire.

"Va bene. Quindi Louis è venuto qui per fumare del crack. È stato scoperto e Robin l'ha sbattuto sul pavimento iniziando la rissa?" dice il secondo poliziotto. Louis e Harry annuiscono, Anne ha un ripensamento, ma annuisce.

"Ci sono severe accuse qui. Primo, possesso di droga, poi assalto e forse abuso su minore, giusto?" continua l'uomo. Harry e Louis annuiscono ancora.

"È tutto da vedere in tribunale. Louis e Harry, il possesso di droga vi causerà un po' di tempo in prigione-"

"Harry no" interviene subito Louis. "Solo io. Io avevo la droga, non lui. è stata colpa mia"

Anne, Robin e Harry lo guardano con gli occhi sbarrati. Il cuore di Harry non rallenta: Louis lo lascerà e continua a proteggerlo.

"Va bene. Porto Louis e Robin in questura per la custodia. Può unirsi a noi, signora Twist" le dice il primo poliziotto. Louis lascia tranquillamente che gli mettano le manette, mentre Robin si oppone. Harry guarda gli uomini andare via nella volante della polizia e scoppia a piangere.

"Ti odio. Spero che tu muoia" grida Harry contro sua madre. "Me l'hai portato via. Hai rubato tutto e ti odio"

Fa per andarsene, ma Anne gli prende il polso. Il suo viso sembra stanco e arrabbiato. Sembra invecchiata.

"Odiami quanto vuoi, ma sono tua madre e tu non mi parli così. Domani ti porterò in riabilitazione quindi dì addio a quel ragazzo" gli dice. Lo lascia andare e gira i tacchi. Harry si asciuga gli occhi e aspetta che la donna torni con le chiavi della macchina.

Guidano fino alla questura. Harry stringe i jeans perché è nervoso. Anne guarda la strada e non emette nemmeno un suono. Harry vorrebbe buttarla giù dalla macchina e investirla. Gli sta rovinando la vita, l'ha sempre fatto.

Quando arrivano, Harry salta giù dalla macchina ed entra nell'edificio. Vede i due poliziotti che erano a casa sua e loro lo scortano alla cella di Louis. Harry lo vede seduto in un angolo e vorrebbe entrare per abbracciarlo.

"Lou" lo chiama dolcemente. Louis alza il viso e sorride. Si avvicina per toccarlo attraverso le sbarre e gli stringe la mano. Harry appoggia la fronte sulle sbarre fredde.

"Non andrò in prigione, amore. Vogliono mandarmi in un centro di recupero per criminali. Starò meglio" gli promette.

"Anne mi manderà in riabilitazione domani. Io non ne ho bisogno, Lou. Non siamo malati" Harry piange e Louis gli asciuga le lacrime.

"Amore, siamo molto malati. Siamo fottutamente malati" gli dice. Gli lascia la mano e stringe la collana dorata appesa al suo collo."Non perderla. Ti ricorderà che io sono sempre con te. Ti amo tanto e staremo meglio"

Harry scuote il capo. "Non c'è niente che non vada in noi" dice Harry e Louis sospira, chiudendo gli occhi.

"Starò qui quando uscirai, H. Passerò le stesse cose che passerai tu" gli promette. Poi si allontana e torna nel suo angolino. Harry scoppia a piangere e ritorna nella stanza principale. Gli chiedono se vuole sporgere denuncia contro Robin, e lui risponde no.

Anne paga la cauzione per Robin e i tre ritornano a casa. Quando arrivano, Harry corre nella sua camera e tira fuori la valigia. Inizia a tirar fuori le sue cose e nasconde le foto di Louis sotto le magliette. Ha bisogno di tenerle e di ricordarsi quei momenti.

Si addormenta mentre prepara la valigia e si risveglia quando sente Anne bussare alla porta. Trascina i piedi e i suoi occhi sembrano morti. Trascina la valigia fuori e quasi piange quando vede i suoi amici.

Nick è il primo ad abbracciarlo. Harry si scioglie tra le braccia del suo vecchio amico e inizia a piangere. Dopo tocca a Tara e Niall. Niall lo guarda con pietà e gli infila qualcosa nella tasca posteriore.

"È da parte di Louis. Sono andato a trovarlo oggi" sussurra. Harry annuisce e poi guarda Liam e Sophia. La ragazza è la prima a muoversi e ad abbracciarlo.

"Ti farà bene. Ti vogliamo bene e vogliamo che tu stia meglio" gli dice. Harry annuisce, non sapendo cosa dire e guarda Liam.

"Harry" dice dolcemente il ragazzo. Harry corre ad abbracciare il suo migliore amico, singhiozzando incontrollabilmente.

"Va tutto bene, Harry. Andrà tutto bene" gli promette Liam. Harry lo stringe ancora di più.

"Mi dispiace" sussurra e Liam lo stringe.

"Lo so. Va tutto bene, starai meglio" gli dice. Harry tira su col naso e annuisce. Si allontana e vede Anne nella macchina. Prende la valigia e la posiziona nel bagagliaio, sedendosi poi sul sedile posteriore. Saluta gli amici con la mano e poi resta seduto in silenzio.

Il viaggio è lungo e Harry si stende sul sedile. Anne non gli parla e a lui sta bene. Prende il pezzo di carta dalla sua tasca posteriore e lo apre in silenzio.

Harry,

oggi è un nuovo giorno per entrambi. Quando ci rivedremo, staremo meglio. Forse non mi amerai più, ma io ti amerò per sempre. Mi sto ripulendo per te, perché meriti qualcuno che possa amarti completamente e voglio essere una persona così. Non avere paura. A volte i cambiamenti fanno bene. Saremo felici e non vedo l'ora di rivederti. Ti amo.

Louis.


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