Smoke|| Italian Translation

Capitolo 32

La suoneria del suo telefono lo sveglia dal pisolino. Geme e lo prende, facendo cadere una busta di crack e alcune lattine. Strizza gli occhi quando vede lo schermo e sospira, muovendo il dito sopra per rispondere.

"Ciao" mormora. Si mette seduto e guarda l'orologio. È mezzogiorno.

"Dove sei stato? Non vieni a scuola da un mese e ora non sei neanche da Louis" esclama Niall. Harry allontana il telefono dall'orecchio perché gli pulsa la testa a causa della sbronza appena passata.

"Ci siamo presi una pausa. Sta bene? Come sta?" domanda immediatamente. Louis non risponde alle sue chiamate e neanche ai suoi messaggi. È come se quella parte della sua vita fosse scomparsa.

"Non lo so. Non esce dalla sua stanza e se lo fa, sta di merda. Nessuno ne parla. Che cosa è successo?" chiede curioso Niall e Harry tira pateticamente su con il naso, sentendo i polmoni pesanti a causa del fumo.

"Mi ha spezzato il cuore" sussurra tristemente Harry. La rottura è ancora difficile da affrontare, nonostante sia passata un'altra settimana. È come se, più stessero separati, più Harry diventa debole.

"Perché? Cosa ha fatto?" domanda con tono accusatorio il biondo. Harry deglutisce il groppo in gola e abbassa lo sguardo sulle sue gambe pallide.

"Ha baciato Matt. Stavamo giocando al gioco della bottiglia e sono capitati loro. Io mi sono ingelosito, mi conosci. Ho deciso di baciare Daniel per vendicarmi e lui mi ha accusato di non amarlo". Il suo respiro diventa sempre più pesante mentre parla e gli occhi sempre più lucidi.

"Hai baciato Daniel? Non era un gioco?" chiede lentamente Niall e Harry pronuncia un piccolo 'si'.

"Chiaramente è arrabbiato! Questo si chiama tradimento, Harry!" grida Niall e Harry sobbalza.

"Lui ha baciato Matt!" si difende debolmente.

"In un gioco! Oh mio Dio, a volte sei un idiota!" continua esasperato Niall. Harry inizia ad arrabbiarsi e stringe il telefono.

"Fottiti! Fottetevi tutti! Come può essere colpa mia? Perchè è sempre colpa mia? Non ho bisogno di questo!" urla Harry prima di lanciare il telefono contro il muro. Il dispositivo si distrugge e lui impazzisce, saltando giù dal letto. Lo schermo è completamente a pezzi, ma il telefono continua sorprendentemente a funzionare. Niall non è più in linea ed Harry ne è grato.

Guarda il suo riflesso nello schermo distrutto e si sente ancora più distrutto. Tira un pugno al muro, lasciandovi una piccola crepa, e si sente sollevato dalla rabbia. Si avvicina alla sua scrivania e fa cadere tutto sul pavimento.

"Vaffanculo! Non ho bisogno di te!" grida mentre lancia il ciondolo contro il muro, rompendolo. Strappa le foto dal muro lanciandole. Incolpa Gemma e Liam per averlo lasciato. Incolpa Niall per non averlo compreso. Incolpa Louis per essersi fatto amare così tanto.

"Che cazzo stai facendo?" urla Anne dal corridoio. Harry si gira verso di lei, con gli occhi pieni di lacrime.

" Mamma..." piange e lei si guarda attorno.

"Hai bevuto? Cose tutto questo? Quelle sono droghe?" grida e Harry annuisce, piangendo ancora di più.

"Sono triste, mamma. Ho bisogno di un abbraccio" la prega. Se lei lo abbracciasse, potrebbe far finta che nulla sia successo tra di loro. Potrebbe far finta che Robin non l'abbia picchiato la notte scorsa e potrebbe fingere che lei non se ne sia mai andata. Potrebbe lasciare tutto scorrere per un abbraccio.

"Devo andare, Harry. Pulisci tutto questo e cresci. Io e Robin parleremo su cosa fare con te più tardi" la donna freme dalla rabbia e sbatte la porta, lasciandolo solo.

Harry fissa la stanza vuota e sa di essere completamente solo ora. Sua madre non lo abbraccia neanche. Resta in piedi a fissare la porta per quelle che sembrano ore. Sente il telefono squillare da qualche parte e si muove solo dopo che squilla per cinque volte di seguito. Non riesce a leggere il nome sullo schermo rotto, quindi accetta la chiamata e cerca di calmarsi.

"Pronto?"

"Harry? Penso che sia arrivato il momento di parlare" risponde la voce triste di Louis.