Capitolo 9

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È un caldo sabato di ottobre e il vento batte sulle guance e sul naso di Harry. Non sa cosa l'abbia portato lì, ma ne sentiva il bisogno. Trascina i piedi tra l'erba e analizza ogni lapide. Sa esattamente dove sia la sua e tiene stretti in mano i fiori.

Quando finalmente arriva, abbassa lo sguardo sulla lapide. Il suo nome è ordinatamente scolpito insieme alle sue date. Harry fa un respiro profondo e mette giù i fiori, per poi sedersi. Mette la borsa accanto a sé e porta le ginocchia al petto, poggiando il mento su di esse.

È strano per lui stare seduto lì. Si ricorda di quando lui e Gemma girovagavano per il cimitero, giocando a chi trovava la persona più vecchia. Non avrebbero mai pensato che un giorno i loro corpi sarebbero stati seppelliti nel terreno. Non avrebbero mai considerato che un giorno sarebbero stati i più vecchi nel cimitero.

I suoi occhi sono assenti dalle lacrime oggi, il che è strano. Sente il tedioso dolore al petto e la sua mente piena di ricordi, ma i suoi occhi restano asciutti. Continua a guardare la sua lapide.

Riesce quasi ad immaginarsela lì con lui, seduta sulla sua lapide con i piedi penzolanti. Riesce ad immaginarsela con il gomito poggiato sul ginocchio e il mento sulla mano, con il suo sorriso scaltro sul viso. Riesce ad immaginarsi tutto questo ed è come se lei sia lì – come se fosse seduta lì – aspettando che lui parli.

"Ehi, Gems" inizia con un groppo in gola, anche se non sta piangendo.

"Non so perché sono qui. Penso che sia perché mi manchi. Non so se mi stai ascoltando, o se puoi sentirmi, ma volevo solo parlare con te. Ho sempre parlato con te e non voglio interrompere quest'abitudine" continua, con la voce normale ora. Non si sente neanche pazzo perché sta parlando da solo. È come se lei potesse ascoltarlo.

"Sai quel ragazzo, Louis Tomlinson? Ho iniziato a parlare con lui. in realtà, l'ho baciato ed è stato bellissimo. Sembra un cliché, ma è quello che provo. Non so cosa ci sia tra noi, ma è magico. Ora so che mi grideresti contro se potessi. Hai sempre detto che è pericoloso, ma io non lo vedo così" dice Harry alzando le spalle. Sposta lo sguardo sulle sue dita e poi le stringe attorno alle gambe.

"Ho iniziato a fumare. È così strano, però mi piace. Ti sento davvero urlarmi contro perché soffro d'asma" ridacchia Harry.

"Mamma e papà l'hanno presa davvero male. Penso che ora mamma mi odi. E non è una sorpresa, perché tu sei sempre stata la sua preferita"

Harry si ferma e alza di nuovo lo sguardo. I suoi occhi sono ancora privi di lacrime e non sa perché. Non sente emozioni nel suo cuore che batte.

"Penso che inizierò di nuovo a fotografare. Mi sono fermato per un po', però mi manca. Mi manca anche Niall. non siamo più amici..."

La voce di Harry si affievolisce e si guarda attorno. Non c'è nessuno, ma nota che alcune lapidi hanno dei fiori freschi – proprio come quelli di Gemma.

"Sai, quando l'anno scorso pensavo di venirti a trovare, pensavo di farlo in un dormitorio del college dove saresti stata insieme alle tue amiche, non sei metri sotto terra" dice e, finalmente, lascia che i suoi occhi si riempiano di lacrime.

"Saresti dovuta essere all'università e partecipare alle feste più selvagge. Avresti dovuto sposarti e avere dei bambini, e invece non ci sei più. Te ne sei andata, eppure sei qui. Sei ovunque e non riesco a togliermi il tuo ricordo dalla testa. Non importa quanto io beva o fumi, sei sempre qui e mi sta facendo impazzire, Gemma. Diventerò pazzo e io- io non posso"

Harry scoppia a piangere e seppellisce il viso tra le ginocchia, lasciando le lacrime gli bagnino i jeans. Il suo interno corpo sta tremando a causa dei singhiozzi, e sente sua sorella sempre più vicina. La sua presenza è così forte che lo soffoca e inizia a tossire. La sua mente è vuota perché è concentrato a cercare di respirare, ma i suoi polmoni non glielo permettono. Finalmente riesce a prendere il telefono e a comporre il primo numero. Porta il telefono all'orecchio e aspetta.

"Ehi, Harry" risponde Liam. Harry piagnucola in risposta perché ha perso la voce.

"Harry? dove sei?" chiede preoccupato Liam ed è come se Harry riuscisse a sentire la risata leggera di Gemma. Immagina che lo soffochi, pregandolo di unirsi a lei nella nullità.

"Gemma. Gemma" Harry piange e sente un fruscio dall'altra parte della cornetta.

"Sto arrivando. Cerca di calmarti e respira. Dov'è il tuo inalatore?" dice Liam con la voce calma. Harry nasconde di nuovo il viso e piange. Sente delle voci riecheggiargli nelle orecchie e non riesce a fermare le lacrime. Inizia anche ad urlare, quando il volto di sua sorella gli compare nella mente. Sente un improvviso buco al cuore. La odia per averlo lasciato. La odia davvero.

Non sa quando Liam arriva, ma sente delle braccia attorno al suo corpo e il suo inalatore tra le mani.

"Respira, Harry" lo istruisce con calma Liam. Harry porta l'inalatore alle labbra e aspira l'aria. Sente i polmoni aperti e lo fa di nuovo, per essere sicuro. Riesce finalmente a respirare e collassa nella braccia confortanti di Liam.

"La odio. La odio. La odio" ripete Harry e Liam lo abbraccia più forte, scuotendo il capo.

"No, non la odi. Non dirlo"

"La odio, mi ha lasciato. È tutta colpa sua e non so più che fare. Se n'è andata perché era stupida e la odio per avermi lasciato" piagnucola Harry. Liam lo stringe e lascia che gli rovini la maglietta.

"Mi dispiace" Singhiozza ancora più forte e Liam scuote ancora la testa.

"Non dispiacerti" gli sussurra gentilmente.

"Continuo a piangere" balbetta Harry e Liam inizia ad accarezzargli la schiena.

"Va bene piangere, Harry. Va bene sentirsi feriti" lo rassicura.

"Fa tanto male"

"Cosa ti farebbe stare meglio?" gli chiede speranzoso Liam e Harry alza la testa – con le lacrime e il muco sul viso.

"Dormire. Non sento il dolore quando dormo" dice, ma è una bugia. Ha gli incubi.

"Vuoi dormire? Posso portarti a casa o possiamo andare a casa mia" suggerisce Liam. Harry sente già il buio prendere il sopravvento, con il corpo e la mente esausti.

"A casa tua. O a casa di Louis" bisbiglia e poi si stende, poggiando la testa sulla spalla di Liam, prima di addormentarsi. 


Smoke|| Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora