Capitolo 38

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Tornare a casa è la parte peggiore. Deve affrontare tutti e questa volta con la mente libera e il cuore colpevole. Harry non è preparato a vedere i suoi genitori o Liam. Tutti aspettano a casa sua e lui si vuole nascondere.

Un'infermiera della struttura lo sta accompagnando a casa. Gliel'ha chiesto lui perché ha paura di ritornare alla vita quotidiana. Venti settimane sono tante. La donna resta in silenzio per non disturbarlo dai suoi pensieri. Lui gioca inconsciamente con la collana che pende dal suo collo.

Sa che i suoi parenti non hanno permesso a Louis di essere lì. Non gli permetteranno di vederlo finchè non lo dirà il dottor Dunn. Ma Harry ha bisogno di vederlo. Ha bisogno di vedere se ha mantenuto la sua promessa e se è migliorato. Ha bisogno di vederlo perché gli manca e lo amerà ancora di più da sobrio.

Quando arrivano a casa sua, notano che tutte le macchine sono nel vialetto. Vede quella di Liam e quella di Niall, ma non quella di Louis. Deglutisce e sorride all'infermiera, ringraziandola e dicendole addio. Prende la valigia dal sedile posteriore e si avvia verso la porta d'ingresso. La sua porta d'ingresso. Trema un po' quando bussa e, quando la porta si apre, viene trascinato tra le braccia di qualcuno.

"Harry!" grida una voce e Harry lascia la valigia per ricambiare l'abbraccio. Liam è più muscoloso ora. Ha lo stesso profumo e, quando si allontana, Harry nota che ha gli stessi occhi dolci. "Mi sei mancato tanto. Stai benissimo". Harry tira su col naso e abbraccia di nuovo l'amico. Liam accetta contento e lo stringe forte.

"Mi sei mancato anche tu. Quando sei diventato così grande?" domanda Harry con un sorriso. Liam ride e poi entra nella stanza il biondo con gli occhi celesti.

"Riccio!" grida Niall e poi lo abbraccia.

Tutti entrano nella stanza. "Mi sei mancato, cazzo. Stai benissimo e guarda i tuoi capelli!"

Harry arrossisce alla menzione dei suoi capelli. Sono così lunghi che gli cadono sulle spalle. Niall prende una ciocca di ricci facendolo ridere. Sophia e Tara lo guardano con un dolce sorriso sulle labbra e Nick gli fa il dito medio quando i loro occhi si incrociano. Tutti i suoi amici sono qui, ma dove sono i suoi genitori?

"Robin e Anne sono...?" domanda dolcemente Harry e Liam torna al suo fianco.

"Dentro. Sono davvero contenti di vederti" dice Liam. Nick si avvicina e gli prende il borsone. I suoi genitori sono seduti sul divano e quando Anne lo vede, si alza piangendo. Sembra che stia meglio, il suo viso sembra più giovane e meno stanco.

"Harry..." dice la donna. Harry s'irrigidisce quando lo abbraccia e ricambia goffamente l'abbraccio. Quando lei si allontana, il dolore è evidente sul suo viso.

"Ciao" risponde con imbarazzo. Lei sorride e lo lascia andare, ritornando a sedersi accanto a Robin, che ha lo sguardo basso sui suoi piedi.

"Quindi...Louis è qui o verrà? È vivo?" Harry rompe il silenzio. Nella stanza cade il silenzio e nessuno osa parlare. Harry sente il cuore più pesante e la mente offuscata. Dov'è Louis? Le lacrime minacciano di scendere dai suoi occhi e si gira per correre nella sua stanza, quando si scontra con qualcuno.

"Oops"

"Ciao, amore"

Harry alza la testa e singhiozza vedendo Louis davanti a sé. Il suo viso è perfetto e la pelle abbronzata. I suoi capelli sono gonfi e i suoi occhi dolci sono blu. Un blu che brilla di amore e Harry si sente improvvisamente debole. Cade tra le sue braccia e nasconde il viso sul suo petto. Profuma ancora di fumo e cannella. Harry non si stancherà mai di quel profumo.

"Lou" piagnucola e Louis gli bacia la testa stringendolo. Gli sussurra parole dolci nell'orecchio, dicendogli che lo ama. A Harry manca il respiro.

"Ti amo" sussurra Louis. Harry alza il viso e lo bacia. Gli era mancata quella sensazione, gli era mancato il modo in cui il suo cuore batteva.

"Perché io non ho avuto lo stesso saluto?" domanda Nick, fingendo una voce offesa. Harry ride e si allontana vedendo che tutti li stanno guardando. Louis stringe le braccia attorno a lui.

"Perché tu non mi sei mancato" dice Harry. Nick ridacchia e alza gli occhi al cielo, ma sorride.

"Louis non può restare a lungo. Deve tornare a casa" dice finalmente Robin. Harry si irrigidisce e si gira verso l'uomo. Sta guardando Louis con uno sguardo freddo e Louis sospira.

"Non può restare per la notte?" chiede speranzoso Harry. Nessuno dei suoi amici e neanche sua madre lo guarda.

"No, è venuto solo per salutarti, ma non può vederti più, Harry" cerca di spiegare.

"Perché no?" urla Harry. Anne sobbalza per il suo tono di voce e Harry sente la rabbia salire dentro di lui. Non glielo porteranno via.

"Harry, lui non ti aiuterà con la riabilitazione e tu non lo aiuterai. Sareste una minaccia l'uno per l'altro-"

"Ma io ho bisogno di lui. Lo amo e staremo meglio" piange Harry. Anne sembra sul punto di piangere mentre guarda suo figlio.

"Harry, amore, non è un buon momento. Forse un giorno, ma adesso avete bisogno di andare avanti" dice Anne.

"Perché l'avete fatto venire allora? Per torturarmi?" li accusa Harry e Anne si alza lentamente. Louis lo stringe ancora, ma Harry lo sente allontanarsi.

"Ascolta, tesoro-"

"Non chiamarmi tesoro! Non ne hai il diritto" grida. Anne guarda Louis, che sospira.

"Amore..." inizia e Harry si gira verso di lui con le guance rigate dalle lacrime.

"Vivo ad una casa di distanza ora, Harry. Sono ancora in terapia e anche tu. Ti prometto che quando finiremo, torneremo insieme, ok?" dice. Harry scuote il capo. È stato via per venti settimane e ha bramato le braccia di Louis per tutto il tempo.

"Non lasciarmi" dice Harry e Louis sembra che stia per scoppiare a piangere. Lo bacia di nuovo prima di allontanarsi.

"Non potrei mai lasciarti. Puoi chiamarmi quando vuoi, ma la mia presenza non ti fa bene in questo momento" cerca di spiegargli.

"Perché sei venuto?" chiede Harry.

"Sapevamo che saresti stato più felice vedendolo. Come vedi, adesso sta meglio e presto sarà pronto per ricominciare la sua vita" si intromette Liam. Si avvicina a Harry, sostituendo Louis.

"Devo andare a casa. Ho il coprifuoco. Ci vediamo presto. Ti amo" si congeda Louis. Harry si dimena tra le braccia di Liam che è, chiaramente, diventato più forte perché riesce a trattenerlo. Harry sente la porta chiudersi e dà un calcio a Liam, liberandosi e correndo verso il ragazzo di cui è follemente innamorato.

"Louis Tomlinson come puoi lasciarmi? Io ho bisogno di te, cazzo e sei tutto quello a cui ho pensato per venti settimane e ora te ne vai? Così? Perché? Che ne è di noi?" grida e Louis si ferma davanti ad un'auto. Guarda il ragazzo con gli occhi sbarrati e apre la portiera della macchina.

"Harry, è solo per poco tempo"

"Non posso sopportarlo. Non posso davvero" sussurra. Louis si allontana velocemente dalla macchina e corre dal suo ragazzo, stringendolo tra le sue braccia.

"Sono sempre con te. Sempre. E tu sei con me, proprio qui" dice indicando il suo cuore. "Sempre nel mio cuore, Harry Styles" gli promette.

"Puoi chiamarmi domani?" chiede debolmente Harry e Louis annuisce. Si allontana e gli dà un ultimo bacio, prima di ritornare alla macchina. Harry lo guarda andare via e si sente vuoto e triste. Vuole bere o fumare, ma non lo fa. Chiude gli occhi e respira profondamente. Quando la sua crisi passa, ritorna in casa.


Smoke|| Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora