Capitolo 28

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Harry finalmente torna a casa venerdì ed è sorpreso di trovarvi solo Robin. Lo guarda e cerca di scappare nella sua stanza, ma colpisce accidentalmente il muro e attira la sua attenzione.

"Dove sei stato?" chiede l'uomo. La sua voce sembra stanca, non severa. Harry sospira e si gira, sperando che Robin non riesca a vedere i suoi occhi lucidi.

"Con il mio ragazzo" ammette e all'uomo sembra non importare.

"Ti avevamo detto di smettere di vederlo" sospira Robin e Harry fa spallucce, togliendosi le scarpe.

"Lo amo" si difende e Robin geme, passandosi una mano sul viso. Sembra più vecchio.

"Sei giovane" inizia e Harry alza gli occhi al cielo, ma non dice niente.

"Sai dov'è tua madre?" cambia argomento e Harry tira su col naso.

"Probabilmente a scopare con qualcuno. È un puttana bugiarda" dice Harry e Robin si alza velocemente, prendendolo dalla maglietta.

"Non parlare così di lei. Soprattutto quando tu non sei da meno" afferma, spingendolo. Harry incespica goffamente e le lacrime iniziano a riempirgli gli occhi.

"Fottiti. Non sarei neanche dovuto tornare. Andate a fanculo" replica amaramente il ragazzo, ma Robin ritorna ad ignorarlo. Harry odia essere ignorato.

"L'avreste fatta stare male se fosse ancora viva. Sei entrambi patetici" commenta Harry per attirare la sua attenzione. Robin ride e lo guarda freddamente.

"E tu sei migliore? Scoparti un ragazzo per avere la droga ti rende migliore?"

"Lui mi ama"

"Stronzata. Le persone come lui non sentono l'amore"

Harry sente la rabbia crescere dentro il suo corpo, vorrebbe dargli un pugno, ma scuote il capo e inizia ad andare via.

"Essere arrabbiato con me non la riporterà in vita. Essere arrabbiato con me non fermerà Anne dallo scoparsi altra gente" dice prima di sbattere la porta della sua stanza. Si avvicina piano al suo letto e apre il suo zaino. Ci sono quattro grammi di erba, sei grammi di crack e una bottiglia di tequila all'interno. Apre quest'ultima e prende un grande sorso. Non inizia a fumare finchè la porta d'ingresso viene sbattuta circa un'ora dopo e quindi capisce di essere solo. Fuma per rallegrare il suo cuore, poi il suo cellulare squilla. Allunga un braccio per prenderlo, sperando che sia Louis.

"Pronto?" mormora con la voce pesante e confusa.

"Harry?" la voce di Liam parla dall'altra parte della cornetta e Harry vorrebbe davvero riagganciare. Liam non può sentirlo così.

"Ciao" mormora a bassa voce, ma gli effetti della droga nella sua voce sono ancora evidenti.

"Dove sei stato tutta la settimana? Non sei neanche venuto a scuola" grida e Harry si fa piccolo. Odia rendere Liam arrabbiato.

"Sono stato con Lou" risponde sinceramente e c'è una piccola pausa prima che Liam ribatta.

"Ovviamente. Ovviamente eri con lui, cazzo. Smettila di vederlo, Harry. Ti sta rovinando la vita" dice Liam.

"Non è vero! Parli di lui come se lo conoscessi. Io lo conosco, Liam, non tu" Harry difende Louis.

"E io conosco te. Questo non sei tu" risponde velocemente Liam.

"Questo sono io ora" dice fermamente.

"Non mi piaci così. Rivoglio il vecchio Harry". Harry riesce a sentire il dolore nel suo cuore.

Smoke|| Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora