Harry è diventato molto furtivo perché Liam e sua madre sanno che esce per vedere Louis, per bere, per fumare e per divertirsi. Lo sanno perché Liam li ha beccati durante un appuntamento ed erano fatti. Quando Harry l'aveva visto, era scoppiato a ridere, e Liam l'aveva trascinato via. Louis aveva provato ad opporsi, ma quando il ragazzo aveva menzionato la polizia, Harry aveva iniziato a piangere e l'aveva convinto a lasciarlo andare con un veloce bacio.
Erano passati tre giorni da quando l'aveva visto l'ultima volta perché sua madre lo controlla di notte e Louis è occupato con il lavoro e la scuola. Harry vuole lanciarsi giù da un edificio, ma vuole anche raggomitolarsi tra le braccia di Louis nel suo letto, perché ormai quella casa è casa sua.
Quando sente dei colpetti delicati ma irrequieti sulla sua finestra, salta giù dal letto e prende la tazza di caffè, prima di guardare fuori dalla finestra e vedere Louis. Il ragazzo guarda prima lui e poi la tazza e sorride, prima di alzare le sopracciglia. Harry apre la finestra e mette fuori la testa.
"Che cazzo, Lou?" sussurra e Louis fa spallucce, facendo un gesto delle mani per dirgli di spostarsi. Entra senza sforzo dalla finestra e bacia il ragazzo una volta che i suoi piedi toccano il pavimento.
"Mi volevi colpire con la tazza, tesoro?" chiede in modo provocatorio e Harry sbuffa, rimettendo l'oggetto sulla scrivania. Louis si stravacca sul letto come se fosse in quella stanza per la milionesima volta, ma in realtà è la prima.
"La tua stanza è carina. Mi piacciono le foto sul muro" bisbiglia Louis. Harry si gira e guarda le cose che aveva ricominciato ad appendere al muro. Ci sono delle vecchie foto di lui, Liam e Niall. Nuove foto di Louis, alcune di Zayn. Non ne ha una della sua famiglia, perché non se lo meritano più.
"Grazie. Cosa ti porta qui?" replica. Non è sicuro che qualcuno sia in casa perché sua madre è uscita ore fa e Robin è sparito da qualche parte.
"Mi mancava il mio ragazzo" dice con naturalezza e Harry lo sorride, spingendolo perché l'ha fatto arrossire.
"Ho anche portato un po' d'erba, quindi metti la testa fuori dalla finestra e divertiti" ammicca in modo trionfante e Harry scende dal letto, correndo verso la finestra e facendo ridere il ragazzo più grande.
"Sei molto avido"Louis ridacchia leggermente. Entrambi si sporgono dalla finestra con i loro sederi in vista per chiunque entri. A Louis non sembra importare quando accende la canna e fa un tiro.
"Se riesci a stare in silenzio, te lo succhio quando finiamo" gli promette Louis e Harry annuisce impazientemente, prendendo la canna dalle sue dita.
"Solo se posso ricambiare il favore" ammicca e Louis rabbrividisce, guardandolo con gli occhi bramosi, ma anche inteneriti.
"Sei troppo perfetto. Me lo puoi succhiare tutte le volte che vuoi" gli dice e Harry sente l'urgenza di inginocchiarsi e fargli un pompino mentre fumano.
Louis si morde la mano per restare in silenzio mentre Harry pompa forte con la mano sul suo membro. Harry ama dare piacere a Louis, ma a volte si chiede se andranno fino in fondo. Si domanda quando Louis lo amerà completamente e intimamente, ma sa ora non è il momento.
Louis trattiene la canna in bocca, come Harry sta trattenendo il suo membro nella sua, e fa fuoriuscire il fumo con respiri tremolanti. Non ci mette molto a farlo venire, considerando che il tempo che è passato dall'ultima volta che gli ha fatto qualcosa – e Louis, chiaramente, non è andato con nessun altro. Si rialza e Louis gli passa la canna, che inala.
Louis gli bacia la guancia mentre respira l'aria invernale e mette le braccia attorno al bacino del suo ragazzo. Harry rimette in bocca la canna e inala ancora.
"Ti amo" gli dice Louis e Harry sa che non si stancherà mai di sentirlo. Il modo in cui quelle parole fuoriescono dalla sua bocca gli fa venire voglia di dare una festa e, sinceramente, dal modo in cui il suo corpo si sente, sembra che ne stia già dando una.
"Ti amo anch'io" risponde velocemente, rigettando fuori il fumo per dirlo. Louis mormora qualcosa e gli lascia finire la canna mentre traccia dei disegni con le dita sulla sua pelle nascosta dalla maglietta. È una bella sensazione, aggiunta a quella della droga.
"Hai fumato qualcos'altro ultimamente?" chiede Harry, quando si siedono sul pavimento, fissando fuori dalla finestra.
"Si, oggi. Ma non ce l'ho qui" gli promette. Harry chiude gli occhi e annuisce perché non sa se gli va bene che Louis fumi il crack. Non ne è sicuro.
"Vai sul letto. È il mio turno" sussurra Louis nel suo orecchio e Harry rabbrividisce quando il ragazzo prende il lobo tra i denti e gli palpeggia l'inguine. Harry si sposta obbedientemente sul letto e Louis lo segue velocemente.
Quando i vestiti sono tolti, le mani e la bocca di Louis sono in ogni angolo della pelle di Harry. Quando finalmente lo prende in bocca, il più piccolo sembra voler piangere per il piacere. Louis succhia, lecca e lo prende profondamente, facendolo venire con un sussulto. Ingoia il suo seme, allontana il braccio che Harry si stava mordendo per restare in silenzio e gli bacia le labbra.
"Amo i pompini da sballati. E tu, amore?" domanda con un sorriso e Harry annuisce baciandolo ancora e ancora.
"Mi piacciono anche le coccole da sballati, quindi vieni ad amarmi" si lamenta Harry. Louis ride e lo stringe da dietro, coprendo i loro corpi con la coperta e stringendogli la mano, poi preme le labbra sulla sua nuca.
"Io ti amo sempre" replica Louis e Harry sospira soddisfatto.
"Lo so"
Durante la notte, continuano a sussurrarsi cose dolci, non ancora pronti per dormire. Harry sorride quando Louis gli dice che gli scimpanzé sono i suoi animali preferiti e che un giorno ne vuole abbracciare uno. È bello sentirlo parlare di un futuro positivo in cui menziona anche il suo nome.
I loro sussurri sono interrotti da una porta che sbatte e dalla risata civettuola di sua madre. Harry aggrotta le sopracciglia e si mette seduto leggermente quando sente un'altra voce.
"Sei sicuro che sia addormentato? Non vorrei svegliarlo" dice una voce maschile che non è quella di Robin.
"Sta dormendo. Tranquillo, nessuno sentirà" sua madre ridacchia ancora e Harry si sente nauseato mentre Louis è irrigidito dietro di lui. C'è una pausa e poi Harry capisce cosa stia facendo sua madre, e non ha bisogno di sentirlo.
Si gira verso il petto di Louis e si copre le orecchie, stringendo gli occhi. Non sta succedendo davvero. Questo distruggerà tutto.
"Non è mio padre. Non è mio padre" ripete Harry e piange sentendo un uomo gemere. Louis lo stringe al petto e gli accarezza la schiena.
"Ignoralo. Concentrati su di me. Andrà tutto bene. Non è colpa tua" gli dice e Harry sente che il suo mondo si sta sgretolando attorno a lui e l'unica sicurezza è Louis.
"Come fai a sapere che non è colpa mia?" piagnucola e Louis gli bacia dolcemente il capo.
"Perché non è mai stata neanche mia. Le cose succedono, ma non è colpa tua" gli ricorda Louis e Harry lo stringe. Louis canta finchè la casa cade nel silenzio e la porta d'ingresso si chiude. Harry si agita pensando che sua madre possa entrare, ma poi si calma dopo dieci minuti.
"Va meglio?" chiede Louis e Harry annuisce, ma lo stringe forte.
"Non te ne andare" lo prega e Louis scuote il capo, appoggiando il mento sulla sua testa ricciuta.
"Mai. Sono qui"
STAI LEGGENDO
Smoke|| Italian Translation
FanfictionTanti potrebbero dire che è iniziato con un drink, ma in realtà è iniziato tutto la prima volta che ha fumato. Questa storia è una traduzione di @fedxoxo è sul mio account solo per non far perdere la storia, perchè la traduttrice ha deciso di chiud...