Ci sono dei momenti in cui, per qualche motivo, non senti più la terra sotto i piedi, e non sai se ciò che hai appena fatto sia propriamente una cosa positiva o negativa. Ad ogni modo, per qualche bizzarra ragione, ti senti soddisfatto: non te lo spieghi, è strano, ti sembra di aver fatto la cosa giusta e allo stesso momento quella sbagliata, eppure ti senti appagato.
Nel mio caso, non so se ciò sia dovuto al fatto che mi sono lasciato andare e ho accettato una stupida sfida di Michael o se invece è perché, in un certo senso, mi è piaciuto farlo ma, in questo preciso momento, sono contento.
E terrorizzato.
Voglio dire, ho appena baciato Ginger, l'imprevedibilità fatta a persona. Non ho la minima idea di come possa reagire adesso, spero solo di uscirne incolume.
Per il momento mi sta solo guardando. Corruga appena la fronte e inclina la testa leggermente alla mia destra. «Ashton?»
In questo preciso istante, la voglia di tornare ad essere il Bianconiglio per nascondermi nella mia tana e non farmi più vedere si fa viva. Sì, credo che mi convenga tornare a casa di Michael, prendere la mia roba, salire su un autobus e tornare a casa mia facendo finta di niente, sperando che anche Ginger faccia lo stesso. «F-forse è meglio che vada...» faccio un passo indietro.
«No, no aspetta» mi richiama, così mi fermo. «Non credi sia il caso di spiegare?»
Voglio essere seppellito. Ora. Sento il cuore battere talmente tanto forte per l'ansia che potrebbe lacerarmi il petto.
Sospiro e sorrido, cercando per lo meno di non sembrare a disagio. «Se lo facessi, probabilmente ci sgozzeresti.»
«Vi sgozzerei? C'entrano anche Michael e Calum?»
«Già... Soprattutto Michael» ridacchio, pensando a quanto grande sia la voglia di strozzare quel simpaticone. Probabilmente, Calum mi appoggerebbe.
«Cosa stavate combinando?» aggrotta di nuovo la fronte e fa una smorfia divertita.
A vedere il suo sorriso mi sento più tranquillo.
«Verità.»
«Hai mai immaginato tua sorella in situazioni particolari?»
«Michael!» esclama Calum alla domanda che gli è stata appena fatta. Sembra sconvolto, ma non ha tutti i torti.
«Che c'è?» Michael scrolla le spalle e lo guarda come se non fosse successo niente. Calum prende un cuscino dal divano e lo lancia addosso all'amico, che in risposta si mette a ridere.
«Cominciamo bene...» commento.
«Ha scelto lui verità!» Michael mi risponde, un sorriso ampio stampato in faccia.
Calum sbuffa pesantemente. «No.»
«"No" cosa?»
«No, non ho mai immaginato mia sorella in situazioni... particolari. Non prima d'ora, almeno, ti ringrazio.»
«Non ce n'è bisogno!» Michael fa l'occhiolino a Calum, mentre lui lo guarda ancora in cagnesco. Spero non facciano domande così anche a me, potrei sotterrarmi. «Dai, gira la bottiglia.»
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O.C.D. || Ashton Irwin #Wattys2016
Fanfiction"Abbottonati la camicia" "E perché dovrei?" Dove un ragazzo che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo non tollera il comportamento troppo fuori dagli schemi della sua compagna di banco. - Trama ideata da @mychemicalnirvana. Storia scritta in colla...