Epilogue

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"Piccolina, vieni da papà!" una graziosa bambina di appena 7 anni, dai capelli scuri e due enormi occhioni verdi, corse a braccia aperte dal suo papà che la prese in braccio facendola volare un po'.
"Papino, ho paura!" urlò la bimba aggrappandosi poi al collo del padre che le accarezzò la testolina e "Scusami amore" le sussurrò all'orecchio, per poi farla scendere e darle la manina.

"Allora, com'è andata a scuola?" le chiese il padre, cominciando a camminare verso la macchina.
"Emh... devi firmare una cosa..." gli rispose la bambina, abbassando la testa, facendo finire tutti i capelli scuri davanti il viso. "Cosa? Che devo firmare?" le chiese a quel punto il papà, ricevendo un "Una nota" borbottato e quasi inudibile.
Il padre si fermò di botto, si abbassò fino al viso del bimba e le prese il mento con due dita, facendole alzare lo sguardo.
"Cos'hai combinato?" le chiese con un tono di rimprovero che non gli si addiceva completamente. Gli occhioni della bambina si riempirono di lacrime e "U-un bambino m-mi ha d-detto che sono s-strana p-perché ho due p-papini..." gli rispose la bimba tra le lacrime, per poi "E qu-quindi gli ho dato un calcio l-lì" aggiungere puntando il pacco del padre che subito scoppiò a ridere.
"Hai fatto benissimo!" le disse abbracciandola. La bimba rimase un po' confusa e si asciugò le lacrime con la manica della felpina che indossava. "Davvero?" chiese con gli occhi illuminati.
"Sì, amore... Ma papà Harry non la penserà in questo modo..." gli rispose papà Louis.

"Fatima Tomlinson! Da quando si portano le note a casa? Non è così che ti abbiamo educata!" Harry, alla vista della nota, si arrabbiò e neanche poco.
"M-ma papino-" provò a dire la bambina che, però, fu interrotta da Harry che "Non chiamarmi papino! Sono arrabbiato con te, fila in cameretta!" le disse puntandole le scale. La bambina urlò frustata e "Ti odio!" gli gridò prima di sbattere lievemente la porta di camera sua.

Harry si lasciò cadere sul divano e si mise le mani in faccia, passandosi poi una di quelle tra i capelli.
Quando quel giorno, quella ragazza fin troppo piccola per diventare madre, diede loro la bambina, non immaginava sarebbe diventata così. Insomma, avevano passato 6 anni nella più serena tranquillità, e adesso la sua bambina gli stava dando fin troppi problemi, ed aveva appena 7 anni!

Louis si sedette accanto a lui e prese ad accarezzargi i capelli, cosa che lo fece rilassare completamente.
In quei minuti di silenzio Harry ripensò a tutto, come erano andate veloci le cose, solo dieci anni prima Harry era diventato Harry Tomlinson, e Liam era diventato Liam Malik, già, avevano fatto un matrimonio doppio, erano stati invitati solo i più cari delle quattro famiglie, Niall fu un testimone abbastanza discusso, perché, insomma, lo volevano tutti; alla fine fu lui a decidere e fece da testimone a Louis. Indovinate un po' chi fece da testimone ad Harry? Ed! Già, il dottor Sheeran, i due ragazzi si erano avvicinati molto e diventarono persino migliori amici.
Beh, per quanto riguarda la band... tutti e quattro decisero che forse sciogliersi, anche se la parola era abbastanza brutta, sarebbe stata la cosa migliore. Infatti, dopo qualche anno, le acque sembrarono calmarsi, non c'erano più paparazzi ovunque e la famiglia Tomlinson finalmente aveva un po' di privacy. E poi era arrivata lei, Fatima Tomlinson, una luce bianca nelle loro vite, era davvero strano come, nonostante non fosse loro figlia naturale, era dannatamente simile ai due papà.  E lì Harry sorrise perché amava la sua bambina, gli aveva fatto passare 7 anni stupendi, e gliene avrebbe fatti passare molti altri.

Per questo, quando Louis gli raccontò il motivo della nota, Harry si alzò immediatamente e salì gli scalini a due a due, fino ad arrivare alla porta della cameretta di Fatima. Bussò due volte, delicatamente e una voce acuta rispose "Puoi entrare solo se sei papà Louis!",  Harry sorrise e aprì la porta trovando la sua bimba tra le coperte che, appena sentì la porta aprirsi, alzò lo sguardo e "Tu non sei papà Lou" borbottò rimettendosi la coperta fin sopra la testa. Harry si avvicinò al lettino e si sedette sul letto. "Possiamo parlare?" chiese il papà dolcemente ricevendo un "No" ovattato a causa della coperta, da sua figlia.
"Dai, amore... Non sapevo per quale motivo l'avessi fatto... Mi dispiace tanto tanto" le disse avvicinando una mano alle ciocche di capelli che fuoriuscivano dalla coperta e attorcigliandone uno col dito. La bambina si scoprì e "Ma io te lo stavo dicendo! Tu non mi hai lasciato parlare!" gli disse con un broncio adorabile sul viso.
"Lo so, scusami pulcino, ma non immaginavo fosse per questo... Mi perdoni?" le chiese con un tono a dir poco dolcissimo che farebbe sciogliere il ghiaccio. La bambina sembrò pensarci su un attimo ma poi annuì sorridendo. Harry le saltò adosso e le diede tanti bacini in tutto il viso "P-papà! Mi fai il solletic-HAHAHAHAHAH" Harry aveva cominciato a solleticarle anche i piccoli fianchi e Louis, a quelle urla, salì in camera e "VI FATE IL SOLLETICO SENZA DI ME? ADESSO ME LA PAGHERETE!" urlò prima di buttarsi nella mischia e fare il solletico alla sua bambina e al suo bambino. Harry stava quasi per piangere e "Ok, ok! Basta, MI ARRENDO!" urlò esausto e gli altri due si fermarono, continuando a sorridere.

Louis prese in braccio la bambina e "Ti amo tanto" le disse schioccandole una bacio sulle piccole labbra. "Hey!" lo richiamò Harry, ricevendo un "Amo anche te, piccolo" da Louis, che gli diede un bacio a fior di labbra.
"Papini?" Fatima attirò l'attenzione dei due papà che si voltarono verso di lei "Saremo sempre così?" Harry annuì con la testa ma Louis le rispose con un "No" secco che lasciò Harry e la bambina confusi.
"Probabilmente saremo più di tre" continuò facendo sorridere la bambina che "VOGLIO UN FRATELLINO!" urlò per poi buttarsi addosso al liscio. "Lo avrai... vero, Harry?" "Vero."

SPAZIO AUTRICE

Ok, è definitivamente finita.
Adesso modificherò la storia in "Completata " e wow...
Datemi la forza perché io non riesco...
Vorrei dirvi per quale motivo la bambina si chiama Fatima... Ecco, Fatima è la mia migliore amica, è probabilmente la persona che più mi capisce, che mi ha sempre supportata in tutto, che ha seguito questa storia dall'inizio degli inizi, che mi ha aiutata quando ero in difficoltà, che mi commentava/sclerava in chat per la storia... e nulla, ho voluto più o meno dedicarle questo capitolo, farla diventare parte della storia perché mi sentivo in dovere di fare qualcosa per lei dopo tutto quello che ha fatto lei per me. Quindi nulla, questo è una sottospecie di regalo di Natale da parte mia per lei.
Ti voglio davvero troppo bene.

E niente, vi ringrazio ancora una volta per essere arrivati fin qui. Vi voglio bene.

E per l'ultima volta in questa storia:
-E xxxxx

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