Capitolo 4

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-Pomeriggio del giorno seguente. Sabato.

Avevo appena finito di pranzare, quando sento suonare il telefono e corro in camera a prenderlo: era Philip, uno del gruppo con cui usco, beh non di recente in verità.

Sam:Hey!

Philip : Wei Sam! Tutto bene?

Sam: cosa vuoi?

Philip: gentile come sempre eh! Ti ho chiamata perché oggi andiamo tutti in piscina e questa sera si va al rifugio, ti va?

Il '' rifugio'' era un pub dove il gruppo si riuniva, i proprietari oramai ci conoscevano, quindi gli abbiamo dato questo soprannome.

Sam: Ci vediamo davanti alla piscina.

Chiusi la chiamata e mi andai a infilare sotto la doccia.
Mi legai i capelli in una treccia, mi misi un costume sportivo (pantaloncini e reggiseno), dopo aver preparato la borsa con l'occorrente, scesi per avvisare mia madre e uscii di casa.

Molto probabilmente i ragazzi saranno occupati a guardare le ragazze presenti  o a provarci. Io di solito passo il tempo a giocare a basket nel campo vicino, o prendo il sole.
Se c'è una cosa che odio però, sono i ragazzi che vengono a infastidirmi pensando che io sia una delle solite oche di turno. Una volta mentre giocavo a carte con i ragazzi, un imbecille non la smetteva di provarci con me in modo quasi deprimente. Era senza speranze: il classico pallone gonfiato, pompato al massimo; l'unica cosa a cui teneva, secondo me, era il suo autoabbronzante. Stanca delle sue chiacchiere inutili mi alzai per andarmene e lui logicamente continuava a seguirmi non avendo capito il mio fastidio così, stufa di lui ,mi girai di scatto e gli ficcai un calcio li dove non batte mai il sole. Non si avvicinò mai più a me ne alla piscina visto che si era fatto una gran figuraccia piangendo sdraiato a terra. Alle volte essere manesca e aggressiva aveva i suoi pregi, almeno per me.

Pensando a questo episodio ero arrivata all'entrata della piscina e dopo aver salutato il gruppo entrammo.

Il gruppo era formato da:

Philip: biondo, occhi azzurri e un enorme sorriso coperto da un altrettanto enorme apparecchio. Le ragazze non lo considerano figo per i loro standard, ma secondo me basterà qualche anno in più e togliere l'apparecchio per renderlo un gran bel ragazzo. Lo spero per lui, così vedrà come torneranno tutte coloro che l'hanno rifiutato, oramai l'apparenza è l'unica cosa che conta in questo mondo sbagliato.

Simon: il ragazzo più stupido mai conosciuto in vita mia, fa veramente cose senza senso : una volta eravamo a casa mia e ha voluto mettersi il pepe nel naso, tanto per provare, non voglio ripensare alle conseguenze: si è messo a saltare per tutta la cucina urlando con voce acuta: '' O cazzo! O cazzo mi va a fuoco il naso, aiuto le mie caccole sono diventate meteoriti chiamate la protezione civile o voyager !!!'' E' bello essere in sua compagnia perchè si ride molto. Io lo chiamo Zack perchè assomiglia a Zack Afron, punto a suo vantaggio visto che tutte le ragazze gli sbavano dietro, ha un bel carattere ma utilizza le ragazze come fossero ''usa-getta'', con la scusa di essere giovane e non voler storie a lungo termine, preferisce averne una diversa a settimana.

Andrei: Alto, silenzioso, ottimo giocatore di poker ed eccellente skater, il suo compito nel gruppo è intervenire nei litigi, se non fosse per lui avrei già ammazzato varia gente ed è per questo che siamo legati, con uno sguardo mi capisce, il più delle volte non devo parlare che lui agisce. Lui e Philip sono gli unici a sapere dei problemi che ho avuto dopo la morte di Anne e questo ci ha uniti ancora di più. Anche se ho tagliato fuori tutti comunque.

Harry: Il ragazzo più vanitoso del mondo, il suo sport preferito è pettinarsi, è sempre ben vestito ed è veramente un bel ragazzo, cucina da dio e cosa migliore è un festaiolo, da lui ho partecipato alle feste più belle. Se hai un problema puoi presentarti a casa sua alle 3 di notte e vedrai che ti aprirà la porta pronto per cucinarti qualcosa di dolce.

La metà mancante di una mela...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora