*PUNTO DI VISTA DI SAM*
Mi grattai il collo nervosamente prima di salire i 3 scalini e raggiungere Alex alla porta già aperta
Alex:Prego
Con un gesto della mano mi fece capire di entrare in casa per prima
Sam: permesso
Alex: avanti
Mi soffermai subito all'immagine che avevo davanti
Sulla destra, accostata al muro c'era una scala che portava al piano superiore. avanti a me c'era un piccolo corridoio che lasciava vedere l'entrata di quella che sembrava la cucina, sui muri c'era affisse un po' ci ritratti di famiglia, mai quanto sulla scala che raffigurava un'intera cronologia della famiglia, sulla sinistra, quasi attaccata alla porta c'era l'entrata del salotto, era davvero carino, ti dava un senso di accoglienza che ti sentivi a pelle, il divano dava su un bellissimo caminetto color avorio contornato da uno spessore in marmo, il tavolino tra loro era una struttura in legno con sopra un rettangolo di vetro molto ben tenuto, alla finestra sottostava una bellissima cassapanca chiara con un coperta e dei cuscini, doveva essere bello passare le serate a guardare alla finestra, nella stessa sala c'era un bel tavolo massiccio in legno, molto probabilmente era li che si consumavano i pasti subito dopo c'era un'altra entrata che dava sulla cucina
Alex: ti piace?
Non mi ero accorta che Alex rimase tutto il tempo al mio fianco in silenzio
Sam: si, è davvero carina
Beth: Oh siete arrivati, ciao cara
La madre arrivò subito ad abbracciarmi prendendomi alla sprovvista e Alex se ne accorse
Alex: dai mamma lasciala in pace
Beth: hey l'ho solo abbracciata, non bisogna essere sempre dei tronchi come te
Non potei fare a meno di ridere e sua madre con me
Alex: ooh tante grazie cerco di aiutarti e tu ti schieri dalla sua parte?
Beth: non te la prendere dai, in fondo cosa ti aspetti? siamo donne
Feci un altro sorriso visto che, non avevo la più pallida idea di come rispondere e in fondo non volevo intromettermi in questo battibecco tanto simpatico tra madre e figlio.
Beth: bene, basta chiacchere andiamo di là che ho quasi finito di preparare le crepès
Alex: spero tu abbia fame
CAZZO! non solo NON avevo per niente fame, ma mi si era letteralmente chiuso lo stomaco
Sam; certo
che bugiarda del cazzo........
Andammo in cucina
Era anche quella, come il resto, bello e accogliente, c'era uno spesso bancone al centro della sala, tutta la cucina posta sulle pareti e una porta che dava sicuramente sul retro
La madre era alle prese con l'impasto delle crèpes,girava la poltiglia ne tirava su un mestolo e poi lo versava nella padella bollente, non mi aiutava ad aprirmi l'appetito ma non avrei smesso di guardarla per niente al mondo, non so nemmeno io perchè...
Sam: emmm, posso dare una mano?
Alex: no ma va stai tranquilla
Beth: o te ne sarei grata
Alex l'avrebbe incenerita con lo sguardo e lei fece finta di niente, come me d'altronde
presi dalla mano di Beth la spatola e mi misi io ai fornelli mentre lei sistemava la pastella
sentivo lo sguardo di Alex addosso, ma non ci diedi molto conto
impugnai bene la padella e feci saltare la crèpes in modo che potesse girarsi, e per fortuna ci ero riuscita senza fare danni
Alex rimase sorprendentemente impressionato
Beth: bravissima, io di solito la giro con la spatola perchè sono un disatro tu ci sei riuscita davvero bene come hai fatto?
Io e Alex ci fissavamo, aveva uno strano sorriso sulle labbra e mi fece sentire di uno strano pazzesco distolsi lo sguardo per parlare con Beth mentre sentivo ancora il suo sguardo addosso
Sam: questione di polso
Lasciai finire a Beth per mettermi ad apparecchiare con Alex, mettemmo le tovagliette, i piatti le forchetta e coltello, il bicchiere e mentre Alex andava a recuperare qualcosa tipo crema al cioccolato, marmellata e sciroppo d'acero mi accorsi che avevamo apparecchiato per 2, era stupido pensare che ci sarebbe stata anche Beth ma un po' ci speravo, ad un tratto ero intimorita di rimanere sola con lui, Beth fino ad allora aveva parlato molto di più di noi due messi insieme
Alex tornò con i condimenti seguito da beth con piatto di portata
Beth: ecco a voi, spero vi piacciano, ora scappo che sono in ritardo
Sam: grazie di tutto e scusa il disturbo
Beth: oh, ma quale disturbo? è stato un vero piacere, salutami tua mamma nel caso non ci vediamo più
Sam: lo farò, grazie ancora
Beth:niente, ciao ragazzi, Alex comportati bene e non farle mancare niente
Alex: grazie tante mamma ora vai....
Beth: hahaha okok, ciaoo
Sam: salve
Dopo aver chiuso la porta, il silenzio calò tra noi
Alex: allora, sediamoci
ci sedemmo e a quel punto era ora di darsi una svegliata
Sam: allora... perchè mi hai chiesto di venire, oltre al fatto che ti devo prendere a calci?
Alex: ahahahah beh, per messaggio non è bello parlare se si ha la possibiltà di vedersi
Sam: ah, beh allora...quali sono questi pensieri che non ti hanno lasciato dormire molto
Alex: beh, devo essere sincero...non voglio rovinare l'umore a nessuno ma...non smettevo di rivedermi nella mente quel che ha detto Quinn
Mi si gelò il sangue...doveva per forza tirare fuori quel argomento?
Sam; beh? Quinn può dire quel che vuole...
Alex: come fai a sopportarlo? è stata una vera stronza!
Sam: non lo sopporto.. ma cosa devo fare ? tagliarle la lingua? e poi non ha detto niente di falso... la detto con tutta l'intelligenza che possiede ma per il resto non posso impedirle di dire la verità...
Alex: io....davvero, mi dispiace
Sam:per cosa?
Alex: per quel che ti è successo
Sam: no sentimi bene, non ho bisogno della tua cazzo di compassione, per me puoi ficcartela su per il culo, non sono una poverina a cui puoi dire quel che vuoi pensando di consolarla o farla sentire meglio, perchè non è così, io non me le bevo le tue stronzate da bravo ragazzo chiaro? TU NON SAI UN CAZZO DI ME QUINDI SE DEVI SPARARE CAZZATE FICCATI UNA CRE'PES IN BOCCA E TACI
merda...avevo perso il controllo, è uscito il mostro che è dentro di me quando ha pronunciato ''mi dispiace'' odio quando lo fanno......non ho bisogno della compassione di nessuno, ma la cosa sorprendente è che non si era scomposto più di tanto
Alex: vieni con me
Sam: cosa?
Si alzò dal tavolo di scatto e fece alzare me
Alex: seguimi
Si incamminò su per le scale... attraversò un corridoio e aprì l'ultima porta al fondo sulla destra
CAZZO
CAMERA SUA.