Capitolo 11

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*PUNTO DI VISTA DI NESSUNO*

La serata non durò molto più a lungo, Alex e Sam chiaccherarono ancora un po', vennero interrotti dalla madre di lui perchè si era fatto tardi ed era ora di andarsene, i due ragazzi si scambiarono il numero di telefono, e dopo un semplice saluto, per via degli occhi curiosi dei rispettivi genitori, entrambe le famiglie tornarono al propio nucleo famigliare, Sam si rinchiuse nella sua camera per evitare le domande della madre, lo stesso valeva per Alex, che per sfuggire alla curiosità della donna che lo ha messo al mondo si rifugiò sotto le coperte.

Entrambi, in fin dei conti avevano passato una bella serata, avevano parlato, ed era un passo importante, ma entrambi, dopo tutto, non sapevano come identificarsi: amici? chissà... 

Nella mente di Sam viaggiano i ricordi del loro primo incontro e il suo sorriso, quel sorriso, faceva sorridere anche lei...

Nella mente di Alex è impresso lo sguardo di lei e i ricordi, ricordi che gli facevano scuotere la testa, pensando che, un'incontro del genere non se lo aspettava

Era mezzanotte meno dieci ma da entrambe le parti non si dormiva... 

Nei loro animi c'era un groviglio di emozioni e la testa pieni di pensieri che non sapevano come decifrare... 

* PUNTO DI VISTA DI SAM*

E' lunedì mattina, e dopo essermi svegliata piena di energie, decisi di andare a correre...

Appena uscita di casa,con le cuffie alle orecchie partii...

Non pensavo, mi lasciai trasportare dalla musica e dal leggero frescolino e correvo, correvo, senza prestare attenzione alla stanchezza, mi fermai solo dopo essere arrivata al parco giochi, dopo aver bevuto dalla fontana, mi soffermai a guardare il celo, da venerdì sera non facevo altro che pensare ad Alex, odio questa senzazione di disagio, non mi appartiene, l'altra sera si è dimostrato una persona diversa da quella che pensavo fosse,mi ero sbagliata su di lui, e forse avrei dovuto chiedergli scusa...

'' da quando chiedi scusa? sei bastarda  di natura, tu non chiedi scusa ''

Sono sempre stata orgogliosa questo sì, ma stronza è stato il risultato dopo la morte di Anne...

o forse lo sono veramente, e uso il lutto come scusa, non so...

Mi scoppiava la testa a forza di pensare...

Ripresi a correre... 

Arrivata a casa, mi infilai subito sotto la doccia, dopo essermi vestita scesi in cucina, erano a mala pena le 9:30 e non avevo fatto colazione,i miei erano ancora a tavola a chiaccherare 

Sam: buon giorno 

Papà: giorno 

Mamma: buon giorno tesoro, hai dormito bene?

Sam: si

presi a fare colazione, mentre mio padre leggeva il giornale e mia madre che mi fissava 

Sam: ho qualcosa in faccia che mi fissi?

Mamma: oh no no, e solo che ... era da un po' che non andavi a correre

Sam: iperattività.. cosa comune negli adolescenti 

Mio padre sorrise= ti ha chiuso oppure = ottima risposta, che genio di figlia che ho 

'' ma smettila ...''

Mamma: beh in questo fine settimana sei stata molto pensierosa e mi chiedevo se c'era qualcosa che non andava o qualcosa di cui hai bisogno di parlare..

Dopo aver tirato un occhiataccia a mio padre, roteai gli occhi e dopo aver fatto una sonora sbuffata 

Sam: essendo un intelletto superiore nella media e mia consuetudine P-E-N-S-A-R-E verbo che molti babbani non sfruttano, in ogni modo ho codesto organo 

indicandomi il cervello

Sam: e intendo usarlo, questo è tutto ciò di cui dovevo parlarti... e visto ceh ci penso, è vero: ho bisogno di parlare, quindi vado da Andrei...

Mi alzai e mentre mi dirigevo verso il cancello mio padre mi fermò

Papà: non trattarla così, ci è rimasta male

Sam: cosa vuoi che faccia, vuole sempre sapere TUTTO anche se non 'è NIENTE 

Papà: cosa pretendi? è tua madre?

ma va ? non lo sapevo capitan ovvio

Sam: senti non volevo essere dura, ma adesso devo propio andare 

e così feci, dovevo affrontare questo discorso al più presto...

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Andrei: e quindi mi stai dicendo che avete chiaccherato come se nulla fosse 

annuii

Andrei: e che vi siete scambiati il numero

annuii di nuovo

Andrei: e che adesso non sai se essere sua amica e fare finta di niente 

Sam: esatto

Andrei: vuoi che ti dica cosa ne penso?

Sam: no, sono venuta a scroccare i biscotti di tua madre

mentre addentavo un vero sbiccotto 

Sam: ovvio che devi dirmi cosa ne pensi

Andrei: okay, non ti scaldare, a parere mio dovresti dargli una possibilità, in fondo non ci perdi niente, se ti sta simpatico hai un amico in più, se poi in realtà è una merda ti divertirai a farlo soffrire

Pensandoci sù

Sam: sai,questa è la cosa più intelligente che tu abbia detto... 

mentre finivamo i biscotti mi vibrò il telefono:

Messaggio: Mamma 

oggi pomeriggio si va in gelateria con Beth,Vinny , faccio venire anche Alex così vieni anche te o preferisci di no?

Risposta: Sam

Se vuole venire che venga, verrò anche io

Sam: devo andare, oggi gelato con Alex

Andrei: sei stata più veloce di quanto pensassi

Sam: non farti strane idee, ci saranno anche i suoi genitori

Andrei: se lo dici tu 

Alzò le mani in segno di resa, nel mentre mi alzavo gli lanciai un cuscino

Sam: ringrazia tua madre per i biscotti, ci vediamo e grazie per il consiglio

Andrei: dovere

La metà mancante di una mela...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora