*Michael*
Arriviamo davanti a casa Jackson, ed unl strana atmosfera imbarazzante scende fra di noi.
"Eccoci qui" dico spezzando il silenzio. Le sorrido e la incoraggio a parlare.
"Grazie mille Michael, non so come, ma riesci sempre a trovarmi nei momenti di bisogno, ti voglio bene" dice la bionda abbracciandomi timidamente.È difficile descrivere cosa si provi al sentir pronunciare queste parole dalla persona che ami. Ti voglio bene?
Non mi basta. È cosí difficile da capire?
Non posso sentire una cosa del genere uscire dalle labbra di Amelia, perché so che non controllerei la mia ira, ma nel comtempo, essendo lei, non riesco a sfogarla.Mi limito a sorridere ed a ricambiare l'abbraccio.
"Quindi? Ora vai a casa?" mi domanda insistente.
"È una domanda trabocchetto?" butto lí ridendo, sperando che la risposta sia positiva.
"In realtà mi chiedevo se potevi restare qui a dormire, solo per stanotte, non c'è nessuno a casa, e sai quanto io odi i tuoni" dice guardandomi supplicante.
Sa che non posso resistere a quell'espressione, mi scalda il cuore ed Amy se ne approfitta. Sa che non posso non risponderle di si.In realtà la storia dei tuoni non era un pretesto per ricevere il privilegio di dormire con un figo come zio Mikey, è una cosa che mi ricordo da quando sono piccolo.
Una volta capitò che eravamo in campeggio e c'era una forte pioggia intercalata da fulmini, eravamo dei bambini, ed entrambi eravamo spaventati, ma Amelia lo era più di me. Mi piaceva da morire sin da quando eravamo piccoli e per questo cercavo di fare la parte dell'uomo senza dar a vedere che anche io avevo timore. L'abbracciavo e le tenevo le mani, ad ogni tuono sobbalzava, ed io dovevo sempre calmarla dolcemente. Mi piaceva farlo, ero l'unico in grado di tranquillizzarla, nemmeno i suoi familiari ci riuscivano, dicevano che avevo questo "potere" su di lei. Un po' mi piace pensare di avercelo ancora, nonostante quell'idiota di Luke.
Non mi piace proprio quel ragazzo, nonostante io non riconosca il Lucas Mc Mullen che ho conosciuto anni fa, quel tipo non mi va proprio a genio. Forse perché lui è il motivo per il quale non posso avere Amy tutta per me, ma me ne devo fare una ragione. Purtroppo.Vengo riportato alla realtà dalla mia amica, che si schiarisce la voce rumorosamente.
"Ovvio che rimango Amy, come ai vecchi tempi" dico oltrepassando l'uscio di casa. Lei accoglie la mia decisione con un bellissimo sorriso e un seguente "Grazie mille, Michael".*Luke*
"Suppongo che non sia andata bene come speravi, amico" pronuncia Ashton con leggero sarcasmo nella voce vedendomi entrare a testa bassa.
"Mi ci manchi solo tu Ashton" dico rabbioso.
"Oh, vacci piano succhiasangue, non voglio avere problemi" pronuncia alzando le mani in segno di resa.
"Sí, scusa, neanche io ne voglio" dico buttandomi indelicatamente sul divano, facendo trasalire il mio amico.
"Hey, ero seduto anche io qui, sai? Il tuo culone può lasciarmi un po' di spazio?" sbotta il castano.
"Oh scusa, pensavo di essere a casa mia. Aspetta un attimo, ma noi siamo a casa mia, quindi le regole le faccio io, okay? Okay" sputo nervoso.
"Come sei acido Lucas, vuoi dirmi che è successo, e soprattutto perché sei cosí bagnato?" chiede cercando di asciugare le gocce che scendono dal mio giubbotto di pelle, rigorosamente nero.
"Allora, in poche parole, fuori fa un tempo da lupi, senza offesa" dico guardando il mio amico, che sospira e fa cenno di continuare "Ho visto Amy, ma prima che potessi arrivare a lei ho incontrato Michael, e ho cambiato idea" dico scandendo il suo nome con disprezzo.
"Michael, è quel voglio-sembrare-punk-ma-ci-sto-riuscendo-male? Quel tizio con la puzzola verde in testa?" chiede imitando il ragazzo.
Mi limito a ridere e ad annuire.
"Proprio lui, mi ha fatto un discorso su quanto io stia distruggendo Amy, e su quanto lei stia distruggendo me con il fatto di essere una Jackson".
"Capito, ma non basta per allontanarti da lei? Giusto, Luke?" chiede curioso.
"Non credo, o meglio, sono sicuro che sia cosí" dico fermamente.
"Allora che fai ancora qui? Vai a riprendertela!" grida incitandomi.
"È con Michael ora" dico tristemente.
"E quindi? Senti Luke, ti conosco da molti anni, e non ti ho mai visto cosí in crisi per qualcuno. Quella ragazza ti fa felice, tu fai felice lei, e ora come ora è l'unica fonte di felicità che hai, dopo il sottoscritto ovviamente" segue una risata sarcastica.
"Si vede chiaramente che ci tieni molto a lei, cos'è che ti frena?" chiede incalzante.
"Non lo so, Ash, è complicato..." dico passandomi le mani fra i capelli.
"Il tuo stupido cervello è complicato! Senti fammi un favore, alza il tuo bellissimo culo da qui e vai a riprenderti la ragazza che ami!" grida insistente.
"Prima lo avevi chiamato culone" dico sfottendolo.
"È sempre un culone, ma è molto bello" ride.
"Muoviti!" dice indicandomi la porta.
"Grazie Ash, ti voglio bene" dico chiudendomi la porta alle spalle.Ha ragione, devo andare, correre se necessario, devo riprendermi Amy.
*Michael*
È veramente una notte da brividi, Amy comincia ad essere tesa. La pioggia batte sul tetto incessante, e per calmare i nervi ho messo un cd della band preferita di Amy. Sono canzoni lente ma sofisticate, un genere a sé, ma a lei piace molto.
"Come va?" dico raggiungendola sul letto a due piazze.
"Lo sai..." dice avvicinando le ginocchia al mento ed appoggiando la schiena alla sponda del letto.
Mi avvicino di piú, mi metto accanto a lei, i nostri corpi si toccano senza tensione; le passo il braccio dietro la testa per raggiungere la sua spalla e la stringo a me.
"Meglio?" dico malizioso.
"Un po' " risponde sorridente, non scomposta da mio tono.
"Vuoi provare a dormire? Si sta facendo tardi, io posso dormire nell'altra stanza, ma puoi chiamarmi quando vuoi" dico cercando di portarla a farmi restare in camera sua. Mi avvio verso la porta ma la sua voce mi blocca.
"M-michael resta qui, puoi dormire nel mio letto, nel senso... con me. Se vuoi" chiede balbettando.
"Se è questo che vuoi, sono a tua disposizione mia piccola Amelia" dico raggiante. È proprio la frase che avrei voluto sentirmi.
"Grazie Michael, mi sei mancato" dice lei con occhi pieni di lacrime.
"Hey, perché piangi?" dico abbracciandola forte, questa volta senza doppi fini. Solo preoccupazione.
"Non lo so, credo sia per Luke" dice a singhiozzi.
Oh mio Dio, quel Lucas distrugge tutto anche da lontano.
Dannazione a lui.
STAI LEGGENDO
Bad Blood
FanfictionLuke è il tipico stronzo della scuola. Acido, scontroso, il tipico ragazzo attaccabrighe, un tipo dalla quale bisogna stare alla larga. L'unico che riesce a sopportarlo è il suo migliore amico, Ashton, che Luke definisce come "la sua parte migliore"...