*Luke*
Cominciamo a lavorare al proggetto che ci aveva assegnato la professoressa e Amy mi guarda circospetta.
"Allora Luke.. Da dove vieni?"
"Nessuno ha detto che ti volevo parlare"
"Scusa.. ma dobbiamo convivere almeno pacificamente per un anno intero.."
"I miei sono di qui, ma io sono nato a Sydney"
"Wow, sei nato a Sydney, mi piacerebbe andarci!"
"Non siamo molto lontani, perché non ci vai?"
"Sai, la mia famiglia non è esattamente quel genere di famiglia che ha le possibilità di spostarsi"
"Ah.. Mi dispiace"
Non so perché ma mi sento così dispiaciuto per lei.. mi sento fortunato.
"Dimmi ti te Amy"
Non so neanche perché stavo facendo conversazione, io di solito sono molto taciturno e sto sempre sulle mie, che mi succede?
"Mah, non ho una vita molto eccitante, vivo con mia madre e mio fratello in una casetta alla fine di questa strada"
"Posso farti una domanda?"
"Certo dimmi" sembra sicura di sè, ma sotto gli strati della sua corazza sembra in tensione per la domanda.
"Tuo padre? Non lo hai nominato nell'elenco quindi credo non stia più con voi.."
"Mio padre è morto quando ero piccola"
I suoi occhi si fanno tristi, spenti, quasi si mette a piangere, ma riesce a trattenersi e fa un sospiro.
"Overdose"
"Cazzo" mi sfugge. Mi tappo la bocca nella speranza che nessuno mi abbia sentito. Mi guardo intorno e sono tutti intenti a lavorare, per fortuna nessuno ha notato nulla.
Mi sento preso in causa, sono un drogato abituale e sentire gente che muore a causa della droga mi fa pensare.. Ma questo non mi fa perdere la voglia per le canne. Scherziamo? Pft.
La guardo. Sembra veramente a pezzi.
"Mi dispiace" le tocco la mano accarezzandola.
"N-non preoccuparti.." dice lei allontanando la mano
"Non fa niente, ormai sono abituata" dice sorridendo e guardando fuori dalla finestra.
Sembra una ragazza veramente forte, lo si legge dagli occhi.
"O-ora devo andare, ciao Luke"
Si alza in fretta dalla sedia, raduna le sue cose e se ne va.
In quel momento la campanella suona ed io rimango semplicemente esterefatto da come io sia rimasto incantato da quella ragazza.
"Hey Luke, chiudi quella bocca o ci entreranno le mosche" dice Ashton ridendo
"Non fare il cazzone e andiamo in classe di filosofia"
"Owh, ora non ti scaldare! Ma che ti succede?"
"Nulla, quante volte te lo devo ripetere oggi?"
Scaravento i miei libri sul banco e corro all'inseguimento di Amy.
"Hey, ehm, mi dispiace" le dico in tono pacato appena la raggiungo
"Di cosa, Luke?"
"Di tutto, mi sono presentato come un amabile cazzone, che poi è quello che sono, ma voglio ricominciare con te.. Non voglio darti un impressione sbagliata sul mio conto.."
"Grazie dell'offerta, ma rifiuto, ciao Luke" mi dice guardando a terra ed entrando nel bagno delle ragazze chiudendomi in faccia la porta.
Questa ragazza mi prende sempre di più, chissà perché si sente così fragile ma cerca di non mostrarlo. Che cosa nasconde?
Raggiungo Ashton e mi riprendo i libri.
"Hey, scusa per prima, sono i miei soliti sbalzi di umore.."
"Ormai sono abituato, tranquillo"
"Mi dispiace"
"Lucas Robert Mc Mullen che dice che gli dispiace.. Oggi nevicherà!"
"Devo imparare ad essere sempre stronzo con te, quando cerco di essere gentile mi prendi per il culo.."
"Mh, può darsi.. Sono abituato ai tuoi sbalzi d'umore e quando fai il carino non riesco a prenderti sul serio"
"Okay ora piantala, andiamo"
Ci rechiamo in classe e trascorro la lezione a pensare ad Amy. Non riesco a toglierla dalla testa anche per le ore successive e finalmente arriva l'ora di pranzo. Mi siedo al tavolo con Ashton e mi metto a fissare un punto nel vuoto.
All'improvviso Ashton mi punta gli occhi addosso.
"Hey, ma che cavolo hai oggi? Sei..strano"
"Scusa amico, è che ho molti pensieri per la testa"
In quel momento la mia attenzione si sposta sulle amiche di Amy, che si stanno dirigendo verso di noi.
Mi sporgo per cercare di scorgere Amy, ma non c'è n'è traccia.
Ash alza lo sguardo dal tavolo e guarda verso di me, anzi dietro di me, con occhi spalancati.
Mi giro per vedere e Amy si presenta davanti a me.
"Hey tesoro, cosa posso fare per te?" Le chiede quello spaccone di Ashton. È un secchione ma conosce le donne ed è un vero don giovanni.
"Veramente.. cercavo Luke" dice lei sorridendo
"Oh certo, Luke" dice fissandomi con sguardo sfottente
"Non so perché ma lui ha sempre rimorchiato più di me.. saranno quegli occhioni color cielo estivo che si ritrova.. Pft, che merdata poetica.. Comunque se cambiassi idea, io sono sempre qui, tesoro"
"Piantala Ashton, lei è mia" gli dico freddo, lasciando sia lui che Amy stizziti.
La prendo per un fianco e lei subito arrossisce. Quando arriviamo fuori dalla mensa la guardo interrogativo.
"Io volevo, ehm, solamente chiederti scusa per il mio comportamento di prima, non volevo frignare davanti a te, tutto qui"
Le alzo il mento e la fisso. In quel momento mi accorgo che i suoi occhi, che io avevo sempre visto verdi, in realtà erano azzurri, di un intensità leggermente minore della mia.
"Non devi aver paura di mostrare te stessa alla gente" le dico secco
"Devi lasciarti andare, se senti di piangere, fallo, se senti di fuggire, fuggi, ma non fuggire da una cosa che non puoi controllare; cerca solo di gestirla"
"Wow" è l'unico commento che si lascia sfuggire.
"E perché tu non mostri mai questo lato di te? Ti presenti come il tipico bullo del liceo, ma sotto sotto sei un ragazzo d'oro e molte ragazze farebbero la fila per te se ti conoscessero meglio"
"Dici?" le chiedo inarcando il sopracciglio
"Oh si! Ci scommetto! Non devi aver paura di mostrare te stesso alla gente!" dice, lasciandomi un leggero bacio sulla guancia.
Mi tocco il viso, ricorderò per sempre questa ragazza come la più eccentrica e accattivante di sempre.
"Ci vediamo giovedì, Luke" dice salutandomi da lontano per poi sparire nel giardino sul retro.
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Bad Blood
FanfictionLuke è il tipico stronzo della scuola. Acido, scontroso, il tipico ragazzo attaccabrighe, un tipo dalla quale bisogna stare alla larga. L'unico che riesce a sopportarlo è il suo migliore amico, Ashton, che Luke definisce come "la sua parte migliore"...