*Amy*
"Promettimelo Amy"
"V-va bene Mikey"
Michael tira un sospiro di sollievo, sembrava veramente preoccupato.
"Grazie a Dio, Amy, sul serio, lascialo stare quel ragazzo"
"Sì, Mikey, mi fido di te, e se dici così lo farò, grazie del consiglio"
"Ti voglio bene Amy, non voglio che qualcuno ti faccia del male, soprattutto un soggetto del genere"Michael mi lascia un bacio sulla fronte ed io arrossisco.
"Tu meriti di meglio, bel faccino"
gli sorrido e lui mi lascia un bacio sulla guancia.
"Piantala di essere così carino con me!" gli dico dandogli un pizzicotto.
"Ecco perché mi piaci, sei sempre così te stessa, così maschiaccia"
"Ora però non essere stronzo" ci mettiamo entrambi a ridere e ci abbracciamo.
Dopo qualche ora, senza percepire quasi il trascorrere del tempo Michael dice che se ne deve andare.
Lo saluto con un abbraccio e chiudo la porta. Già mi manca.
Guardo l'orario. Le 23:30. Cavolo devo andare a letto! Se no domani chi mi alza?
Mi preparo per la notte, indosso il pigiama, chiudo la finestra e mi metto a letto.
All'improvviso sento un rumore, mi giro e vedo una figura, è buio, ma riesco a scorgere i suoi occhi, azzurri.. come quelli di.. Luke. Accendo la luce, non c'è nessuno, la stanchezza mi gioca brutti scherzi.
Mi addormento e comincio a sognare.
Sono in un cimitero, sì, credo che sia proprio quello di Huntersville, il paesino in Alabama dove vivo.
Non sono mai più stata lì dopo il funerale di mio padre, quel posto mi fa venire i brividi, odio andarci.
Percorro tutto il viale che porta alla tomba di mio padre e comincio a tremare, ho freddo, ma c'è anche qualcos'altro. Ho paura, mi sento osservata, credo che qualcuno mi segua.
Rivolgo lo sguardo sulla mia sinistra e davanti a me appare il custode del cimitero.
"Signorina, l'orario delle visite è terminato molto tempo fa, deve lasciare questo posto, non è sicuro stare qui la notte, succedono strane cose"
Inquetante. Tutti dicono che il vecchio Henderson, il custode, è pazzo, narra di vicende, di vecchie guerre fra due clan, due stirpi, ma tutti dicono che sono storie che lui inventa per intrattenere i rari visitatori del cimitero.
Lascio cadere il papavero rosso sulla tomba di mio padre, rivolgo un sorriso di scuse al signore e faccio per andarmene, ma lui mi trattiene.
"Ci siamo già visti?"
"N-non credo, forse mi ha scambiato per un'altra persona.."
"Mi ricordi una mia vecchia conoscenza.."
L'uomo si volta ed io esco dal cimitero a passo lesto.
I due grandi cancelli neri si chiudono alle mie spalle. Faccio un sospiro di sollievo, ne sono uscita finalmente.
Mi guardo intorno, si sta facendo buoio, mi avvio verso casa ma ad un tratto tutto ciò che mi circonda scompare e rimango bloccata come in un tunnel senza fine. Cosa diavolo sta succedendo?
Comincio a correre verso quella che sembra l'uscita del tunnel, ma all'improvviso inciampo e cado.
Piano piano mi rialzo e davanti a me appare una cripta, bianca, con due grandi angeli di marmo ai lati dell'entrata. Sembra molta vecchia, è tutta piena di polvere all'esterno, ma all'interno sembra in perfette condizioni.
Il cancello che circonda la cripta è di un nero smaltato molto lucido, amo quel colore. Cerco di sporgermi per vedere il nome inciso sulla lapide all'interno della cripta. Sporgendomi fra le sbarre del cancello non faccio altro che aprirlo, dandomi libero accesso alla cripta.
Faccio passi lenti, osservo bene la cripta.
E' di un bianco marmoreo bellissimo, anche se sembra molto antico sembra conservarsi benissimo, sembra una costruzione quasi recente.
Faccio tutto il giro della cripta da fuori e cerco di annotarmi mentalmente ogni suo piccolo dettaglio.
Sulle sue pareti ci sono moltissimi basso rilievi mitologici. Sembrano narrare di antiche legende o di miti, c'è sangue ovunque, sembra piuttoso macabro.
Il mio sguardo viene catturato da un'incisione. Il nome Jack. Il nome di mio padre.
Tocco la scritta e mi scotto. Guardo le mani e sono tutte rosse, e pulsano dal dolore.
Vado avanti ad osservare l'esterno della cripta e vedo vari nomi incisi, sono in una lingua che non conosco, sembra latino, ma non proprio, ha qualche differenza.
Per quello che riesco a ricavare dalla traduzione latina sono tre nomi: caldi, freddi, ibridi, misogini.
Cosa significa? Chi sono?
Finisco il giro e mi ritrovo davanti all'imponente portone d'entrata. Lo sfioro e quello si apre, come se il mio tocco fosse stato una chiave per entrare.
L'interno della cripta è spoglia, quattro pareti inbiancate e tristi mi circondano, mi chiedo chi ci sia sepolto qui dentro. Di solito in questo cimitero le cripte sono riservare alle famiglie importanti della città, sono curiosa di chi si tratta.
Faccio alcuni passi in avanti e il suono dei miei tacchetti delle mie scarpe risuonano per tutta la cripta.
Mi avvicino all'unica lapide presente e cerco di togliere la polvere per scorgere il nome del misterioso defunto.
Michael Crawford.
Strizzo gli occhi e guardo di nuovo. La scritta non cambia.
Michael Crawford. Loving child, born in 1919
Michael Crawford, come il mio Michael.
Faccio alcuni passi indietro e faccio per uscire dalla cripta ma Henderson mi blocca.
"Ti avevo detto di andartene" dice con voce prepotente.
Rimango in silenzio, sono seriamente spaventata.
"Non dovresti essere qui Amy" sento una voce dire alle mie spalle. Mi giro. Luke.
"Vattene Amy! Non è sicuro qui per te, corri a casa e non fermarti finché non ci arrivi, svegliati Amy! Svegliati!"
Apro gli occhi.
Cerco di alzarmi, appoggio una mano alla nuca perché appena mi alzo sento un dolore lancinante alla testa. Credo che qualcuno mi abbia colpita e poi abbandonata qui.
E' buio intorno a me. Ci vuole qualche secondo per focalizzare che non mi trovo a casa, ma nel cimitero di Huntersville.
Chiudo gli occhi sperando che queto sia solamente un incubo, ma quando li riapro sono ancora lì, e la cripta bianca ergeva davanti ai miei occhi.
Possibile che quello che a me sembrava un sogno possa essere una realtà?
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Bad Blood
FanfictionLuke è il tipico stronzo della scuola. Acido, scontroso, il tipico ragazzo attaccabrighe, un tipo dalla quale bisogna stare alla larga. L'unico che riesce a sopportarlo è il suo migliore amico, Ashton, che Luke definisce come "la sua parte migliore"...