17. I lost her

132 13 15
                                    

*Michael*

Non riesco ad andare molto lontano da casa di Amy, le mie gambe tremano, e ho bisogno di calmarmi prima di poter proseguire.
Come ha potuto scegliere lui? Dopo tutto quello che le ho dato. Le ho dedicato la mia vita. Nonostante questo lei ha preferito un ragazzo che conosce da qualche mese, a me, a... Noi.
Mi siedo sull'erba sotto i miei piedi, rannicchiandomi e mettendo la testa fra le mie gambe. Lascio andare tutta la rabbia che ho in corpo piangendo, ogni lacrima pesa come un macigno. Pensavo che lei fosse l'unica persona in grado di curare il mio cuore a pezzi, non romperlo lei stessa. It hurts.
Perché i vampiri hanno le emozioni amplificate? Perché devo soffrire cosí tanto? Niente mi impedisce di spegnere l'interruttore, nessuno.
Cosa mi rimane se non ho lei?
Era la ragione per cui mi svegliavo sereno, da cui prendevo forza per affrontare la giornata, per sorridere, per ridere. Senza lei cosa sono?

*Amelia*

M-michael è innamorato da tempo di me e non me l'ha mai detto? Come ho fatto a non accorgermene? Pensavo fosse gay, cosí mi aveva detto, ma allora perché mentire? Perché mentire a me?
Pensavo di essere la persona più importante della sua vita, forse lo ero, allora perché non me l'ha mai detto? Non ha trovato il coraggio? Povero piccolo Michael.

"Stai bene?" sento una voce provenire dal mio lato. Luke.
"No che non sto bene" dico singhiozzando.
"Dove sei stato Luke? Perché mi hai abbandonata cosí?" gli chiedo con gli occhi pieni di lacrime.
Lui mi guarda allarmato, vedo i suoi occhi azzurri cambiare colore, assumere una sfumatura di grigio molto chiaro e riempirsi di lacrime.
"Cosa ti ho fatto?" gli urlo lasciando scendere le lacrime. Luke mi guarda, si avvicina a me e mi circonda con le sue forti braccia in un dolce abbraccio.
"Io n-non volevo farlo, mi dispiace, non posso spiegarti, non voglio perderti, non è colpa tua, è solo mia..." dice piangendo.
L'abbraccio mi lascia spiazzata, avevo bisogno di un momento del genere prima che tutto questo succedesse, ed ora ne ho ancora più necessità.
"Non capisco Luke, non riesco a capirti, e non so se voglio stare con un ragazzo cosí. Non fraintendermi, sei un ragazzo meraviglioso e ci tengo moltissimo a te, ma dopo stasera ho bisogno di schiarirmi le idee" dico lentamente senza staccarmi dall'abbraccio.
Lo sento ancora piangere, e questo mi fa soffrire più di quanto non faccia già.
"Non piangere Luke, ti prego" dico con voce spezzata.
"N-non farmi questo, ti prego, non ora. Ho bisogno che tu sia forte per me, promettilo" gli sussurro.
Lui come risposta mi stringe più forte.
Il suo pianto si è trasformato in qualcosa di isterico, non smette di singhiozzare.
"Ti prego Luke" dico ancora, strofinandogli una mano sulla schiena cercando di calmarlo, o almeno era ciò che volevo fare, ma la differenza d'altezza mi faceva arrivare solo all'altezza dei fianchi.
"T-ti amo" dice con un filo di voce.
"I-io..." non rispondo.
"Non voglio che tu risponda, voglio che tu lo sappia, che tu lo senta" dice a bassa voce e scandendo le parole.
"Vorrei non doverlo fare, ma devo, addio amore mio"

*Michael*

Sono seduto da non so quanto tempo e non riesco ad alzarmi, vorrei poter annegare in queste gocce di pioggia, lasciare che una cosa cosí bella mi porti via la vita. Drammatico, lo so, ma è quello che provo in questo momento. Vorrei solo tornare indietro nel tempo, rivelare i miei veri sentimenti ad Amelia, e chissà, avremmo potuto avere una vita felice insieme, se solo non ci fosse Lucas. Lucas. Perché questo nome non mi porta mai fortuna? Intendo dire, perché tutte le persone che ho conosciuto con quel nome hanno rubato qualcosa di me? Il primo mi ha rubato il puro sentimento dell'amore, il secondo l'unica persona che mi aveva fatto riacquistare il valore di quel sentimento.
In ognuno dei due casi l'amore fa schifo.

*Luke*
Mi chiudo la porta alle mie spalle e faccio un sospiro. È finita.
Mi incammino verso casa e sul mio percorso incontro Michael.
"Che vuoi ancora Lucas" dice lui prima che io possa stargli davanti.
"Ti ho riconosciuto dall'odore del tuo sangue" dice con un sorriso sotto i baffi.
Faccio un giro intorno a lui e lo guardo, ha un aspetto terribile, è evidente che ha pianto molto.
"Come stai?" gli chiedo sinceramente dispiaciuto.
"Lei ha scelto te, e tu sei qui a chiedermi come sto, sei proprio un cazzone Luke, non so cosa ci trovi Amy in te. Per me sei solo un viscido" dice sorridendo amaramente.
"Te lo chiedevo da amico" continuo cercando di confortarlo.
"Amico? Questa è bella, per me non sei nulla, se non un incubo del mio passato e a quanto pare anche del mio presente; figuriamoci se voglio essere tuo amico" dice a labbra serrate.
"Non sono qui per infastidirti, siamo nella stessa barca, era per confortarti, scusa, me ne vado" dico un po' deluso. Non mi aspettavo che Michael fosse aperto alla mia proposta di essere amici, ma non mi aspettavo di trovarlo cosí scontroso anche in un momento cosí delicato e... Difficile.
Faccio per andarmene ma mi rivolgo verso il moro e dico "Giusto perché tu lo sappia ho soggiogato Amelia per farle dimenticare ció che le avevi detto, e ció che le ho detto su di te, ricorda solo di aver litigato con me, e di esserci... lasciati" pronuncio le ultime parole con fatica.
Michael mi guarda sbalordito ma non dice nulla.
"È tua, ma promettimi che la tratterai come una principessa, perché è quello che si merita. Promettimi che lei sarà il tuo primo pensiero di ogni mattina, spero che abbiate una bella vita insieme, voglio solo il meglio per lei, e anche per te, anche se tu mi odi io ho imparato a volerti bene, nonostante il tuo atteggiamento. Ci si vede in giro Michael" dico girando i tacchi.
"Luke, aspetta" sento la sua voce fermarmi. Mi giro ma prima che potessi fare qualcosa Michael mi stringe in un abbraccio.
"Non so perché tu l'abbia fatto, ma, grazie di cuore" dice lasciandomi dopo qualche secondo.
"So quanto tieni a lei, e quanto lei tiene a te; senza contare che io non potrei garantirle la vita che sogna, ma tu si" dico sorridendo con un angolo della mia bocca.
"Questo ti fa onore Lucas, sei un bravo ragazzo, scusa... per tutto questo" dice lentamente.
"Non preoccuparti, va bene cosí. Arrivederci Michael" mi giro salutandolo.
Voglio solo svanire nella nebbia, e l'unico rumore che voglio sentire è il suono delle mie scarpe che graffiano il marciapiede.

Bad BloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora