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*Luke*
Mi sveglio senza ricordare nulla. Sono in camera mia, nel letto. Alzo le lenzuola e mi trovo inaspettatamente solo con i boxer addosso. Perché non ricordo come ci sono arrivato?
Mi giro e al mio fianco trovo Amelia.
Ah si, ricordo ora, eccome se mi ricordo.
Ricordo le sue urla di piacere, ansimava, ed io adoravo come si mordeva il labbro ogni volta che io mi muovevo come lei voleva. È stato meraviglioso, lo rifarei già ora, ma mi sono stancato troppo e non so se ci riuscirei. Anche se sono un vampiro questi tipi di "attività" richiedono una certa resistenza che non sperimentavo da... tempo.
Guardo Amy dormire, è cosí dannatamente bella. I biondi ricci le cadono sulla spalla e le coprono tutta la clavicola, dove poco lontano inzia il bianco reggiseno che indossa.
Le prendo la mano e gliela bacio. Sembra un angelo addormentato, una creatura puramente divina. Ha le labbra ancora rosse dallo sforzo a cui sono state sottoposte, un limpido sudore le imperla le tempie.
Ascolto il bettito del suo cuore, cosí regolare ma anche accelerato, è una melodia per le mie orecchie.
Ma non per il mio istinto, che sto cercando di controllare. Le vene del suo collo pulsano dolcemente e cerco di pensare a quanto io ami quella creatura, piú di quanto vorrei bere il suo sangue.
Mentre mi lascio trasportare dai pensieri Amy apre i suoi bellissimi occhi cielo e mi guarda.
"Sei sveglio" dice sorridendo e poi stiracchiandosi.
"Quanto abbiamo dormito?" chiede sbadigliando lievemente.
"Non abbiamo dormito, amore" dico con un ghigno.
"Intendevo dopo, stupido" pronuncia lei ridendo.
"Qualche ora, sono le 5, tua madre dove pensa che tu sia?" chiedo leggermente preoccupato.
"Sai una cosa?" chiede silenziosamente e avvicinandosi "In questo momento non m'importa cosa pensi mia madre, voglio solo stare qui, col mio ragazzo a godermi le sue coccole, okay?" domanda lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Sembra perfetto" pronuncio io lasciandole un bacio piú profondo. Ridiamo all'unisono e ci rimettiamo sotto le coperte facendo un po' di rumore a causa del materasso cigolante. Prima avevamo evitato il rumore stando solo dalla parte destra, ma okay che ero sopra Amy, e dalla parte sinistra, il rumore si sentí per tutta casa.
"Lucas, Lu sei tu?" chiede una voce dal corridoio, avvicinandosi alla porta.
"Merda, mia madre" urlo ad Amy.
La prendendo per i fianchi, la faccio alzare e le indico l'armadio. Lei si nasconde lí e rimane in silenzio. Quando è al sicuro, mi rivesto velocemente, e quando mia madre entra in camera mi trova sul letto, vestito, e con un libro in mano.
"Lucas Mc Mullen che legge, che ne hai fatto di mio figlio?" mi chiede mia madre beffarda.
"Non so, mi andava di leggere..." guardo la copertina del libro che ho fra le mani, che tra l'altro è al contrario, ma senza farne accorgere alla mamma lo giro e concludo dicendo un "... Piccole donne" privo di convizione. Solo molto disgusto. Non era una scusa plausibile. Ma mamma sembra averla bevuta.
"E questa?" chiede mamma alzando la maglietta di Amelia e sventolandola.
"È mia" dico arrossendo, scendendo dal letto e strappandogliela dalle mani.
"Mh, una maglietta rosa con uno scollo femminile sarebbe di mio figlio, interessante..." coclude lei sarcastica.
"Te lo giuro, è mia!" dico, cercando di comvincere lei e me stesso. Ma fallendo.
"Lucas, non mi costringere ad aprire quell'armadio" dice lei, indicando il posto dove era nascosta la mia ragazza.
"No" dico correndo davanti ad esso, quasi per proteggero.
"Okay, vado ragazzi, continuate pure a fare... qualsiasi cosa voi stiate facendo, ma senza fare rumore" dice lei chiudendosi la porta alle spalle.
"È stato un piacere signora Mc Mullen!" esclama Amy dall'interno del mobile alle mie spalle.
"Anche per me!" esclama lei da fuori la porta, per poi allontanarsi verso la sua stanza.
"Sei pazza?" urlo ad Amelia aprendo l'anta dell'armadio.
"Ora mia madre sà che sei qui!" la rimprovero.
"Luke è evidente che lo sapesse anche prima di sentire la mia voce..." pronuncia lei, quasi sbuffando.
"Comunque devo andare" borbotta.
"Si stà facendo buio, e non so nemmeno come tornare a casa" dice delusa.
"Hey aspetta" dico prendendole la mano.
"Resta un altro po', non voglio che tutto questo finisca, non ora che siamo tornati insieme. Non voglio sentire la tua mancanza, o meglio, la sentirò comunque, ma ti prego rimani per un altro po', ti riaccompagno io a casa" dico con lo sguardo da cucciolo, quello a cui Amy non riusciva a dire di no.
"Quel maledetto sguardo! Okay, va bene, ma solo un'altra ora Lucas Mc Mullen" dice, lasciandomi un bacio sul naso e uscendo dall'armadio.
Prima per la fretta non ero riuscito a guardarla bene, ma quel completino intimo di pizzo bianco era davvero allettante.
"E smettila di mangiarmi con lo sguardo!" mi rimprovera sarcastica.
"Oh bhé, qualche ora fà ti ho mangiata davvero, ma non era lo sguardo..." ghigno.
"Okay, mi arrendo, ora smettila" dice ridendo e alzando le mani in segno di sconfitta.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio da dietro "La mia ragazza si vergogna? Eppure prima ho visto ben oltre questo sottile completino" dico baciandole il collo.
Non risponde, sà che vincerei io ugualmente.
Mi allontano da lei, ma la osservo mentre è intenta a rivestirsi.
"Che peccato vestire un cosí bel corpo" le sussurro. Amy sussulta.
"Già..." dice poi, indossando i pantaloni di jeans.
"Magari un'altra volta potremmo rifarlo" dice sarcastica.
"Mhhh non lo so, questa frase sembra quasi che possa risuccedere fra un'eternità" dice lui ridendo.
"Non per forza" pronuncia lei mordendosi il labbro inferiore.
"Che ne diresti di... adesso?" dico, prendendola per il fianco con una mano, spostandole i capelli da un lato con l'altra, e baciandole il collo ripetutamente.
"L-lucas" pronuncia quasi gemendo.
"Andiamo Amy, ci siamo divertiri prima, perché non rifarlo" dico fra un bacio e l'altro.
"Vorrei ma d-devo andare a casa" dice, per poi lasciarsi sfuggire un gemito strozzato.
"Non credo che questo sia ciò che il tuo corpo vuole" dico, questa volta mettendomi davanti ad Amy, guardandola negli occhi. Osservo il suo sguardo per capire le sue intenzioni, ma senza dire una parola comincia a baciarmi, una, due e mille volte. Mi mette le mani fra i capelli e mi avvicina a lei, facendo sempre di più aderire il mio corpo al suo.
"Spogliami Luke" dice fra i baci. Non me lo faccio ripetere due volte; le prendo la maglietta e la sfilo selicatamente, faccio lo stesso con i pantaloni e poi le tolgo anche il completino: prima il sopra, poi il sotto.
È completamente nuda, davanti a me, ed io sono completamente vestito. Perché suona ironica la cosa?
Amy mi spoglia dolcemente ed io la lascio fare. Osservo ogni suo piccolo nervo muoversi mentre lo fà, ed è veramente perfetta.
Arrivata al pantalone non lo sbottona, mi lascia un lungo bacio e con una smorfia dice "Davvero Luke, devo tornare a casa".
"Allora perché mi hai detto si spogliarti?" chiedo perplesso.
"Per farmi desiderare ancora di più da te, ti amo scemotto" dice ridendo.
Sospiro. Quella ragazza mi faceva davvero impazzire, ma ne ero innamorato follemente.
"Anche io ti amo".

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