Una strana ragazza dai capelli corti e verdi e una maglietta sbrandellata mi reputa una pazza, perfetto.
Sgrano gli occhi non appena una presenza alle mie spalle batte le mani lentamente: mi giro per vedere di chi si tratta.
Vedo un ragazzo sulla soglia della stanza.
"Ottimo, una recluta piena di sé che dà spettacolo il primo giorno di reclusione. Fantastico." ironizza.
"Lascialo perdere." Mi sussurra un altro ragazzo distante qualche metro da me.
"No! Non lascio fottutamente perdere, ho sempre lasciato perdere e guarda dove sono finita!" alcuni pazienti sussultano per il mio urlare, altri, i casi più gravi, vengono portati via dalla stanza.
"La principessa ha bisogno di alcune dosi di calmanti..." Continua il suo macabro spettacolino.
"Per favore ragazzi, non urlate" dice la donna, la signora Collins.
" 'Principessa'?Ma chi ti ha dato tutta questa confidenza,fottuto misantropo?" Dico con tono ancora meno calmo.
Si avvicina tanto che i nostri nasi si possono sfiorare, affannosamente.
"Sei capitata nell'ospedale sbagliato."
"Ammazzati." dico piano affinché solo lui possa sentirmi.
"Lo farò." E vedo che il suo sguardo di fa più aspro.Entriamo in sala da pranzo.
"Comunque io sono Adam."
"Cassie." Taglio corto.
Si siede al mio stesso tavolo.
"Comunque mi è piaciuto il tuo discorso di prima..."
"Ma se l'hai praticamente definito un' egocentrica pagliacciata..." sono confusa.
"Sei carina quando controbatti e ti arrabbi." si morde il labbro.
"Sei una specie di fottuto bipolare?!" chiedo aspettandomi una risposta positiva.
"Non esattamente. Se vuoi saperlo... Ho la Distimia."
"È una specie di strana deformazione al..." mi interrompe
"No," ride "cerca su Google se non sai di cosa si tratta, piccola pazzoide." sorride.
In realtà so esattamente di cosa si tratta, e non mi fido delle sue parole: non mi sembra un ragazzo affetto da depressione. Mi limito a sorridere.
"Non sei costretta a fingere qui... Non con me almeno" non apro bocca.
"Allora, cosa ti porta qui?" Continua
"Beh a dire il vero non ne ho idea... Ho fatto qualche visita, saltato qualche giorno di scuola... Fatto qualche incubo e urlato nella notte, roba simile...Mia madre è arrivata al colmo quando ha visto i tagli sulle braccia e... Eccomi qui. Ma non sono malata."
"Già, so come ci si sente." Già?
"Ok ora credo di dover andare, sai non ho ancora sistemato la mia camera..."
"Ci si vede, Cassie"
Accenno un sorriso a bocca chiusa prima di dirigermi verso il corridoio."Tu devi essere Cassie!"