Il giorno dopo Bridget non venne a scuola.
E neanche tre giorni dopo.
Neppure 6 mesi dopo.
L'incendio era stato terribile e devastante, quasi tutti erano rimasti feriti, alcuni gravemente.
Ci fu una sola vittima.
Lei.
Tutti mi accusarono della sua morte, tranne chi di competenza: mia madre mi creò un alibi pulito e perfetto, ma il senso di vuoto non cadde con le accuse.
Il rimorso si fece strada nella mia patetica vita a partire da quel giorno, insieme alla depressione e al disprezzo per me stessa.
Quasi persi l'anno per colpa di qualche stupido episodio: una canna in più e qualche compito per casa in meno.<Perché non ha svolto la ricerca signorina Ainsworth?>
<Scusi, ero troppo occupata a scrivere una lettera per il mio suicidio.> pensai ad alta voce.
Da quel giorno la mia reputazione si incrinò ancora di più, se possibile. L'orfana.
L'assassina.
La ragazza suicida.
Tutti mi abbandonarono, per un motivo o per l'altro.
Mangiare non era più così importante.
Non lo era da molto tempo.
Tanto a chi importava se ero viva o morta?*fine flashback*
Scusate se non scrivo spesso, ma ogni capitolo ha bisogno di cura, tempo e attenzione (e non sono in un buon periodo).
Grazie a tutti per il supporto.