"Si, sono io" rispondo con tono un po' sorpreso.
"Ben arrivata alla clinica. Io sono Karen."
"Sei una paziente o una strizzacervelli?"
"Nessuno dei due." Ride forzatamente "Sono qui come volontaria,frequento l'università di Portslade, devo fare qualche lavoretto socialmente utile."
Scuoto la testa.
"E hai scelto una clinica psichiatrica per fare del volontariato? Non è il posto più allegro del mondo, diciamo."
"Nessun posto dove si fa volontariato lo è, se è per questo, altrimenti non servirebbe a nulla." risponde prontamente. "È che mi affascinano le vostre storie. Avete un universo intero dentro voi stessi. Provate le emozioni a 360 gradi, più di chiunque altro. Siete più profondi di quanto pensiate."continua.
"E se invece di universo avessimo il vuoto cosmico dentro noi stessi?" Ultimamente suono alquanto depressa anche nelle mie frasi, non è da me.
"Ottima teoria." Taglia corto "Ora seguimi, ti porto nella tua stanza."
Arriviamo alla fine del corridoio, Karen bussa alla porta della stanza 76. Ottimo, avrò compagnia.
"Entra pure" la voce suona stranamente familiare.
Amanda.
"Ehy Karen! Cassie..." Amanda è seduta a gambe incrociate su un materasso dalle lenzuola rosa, ed è intenta a scribacchiare qualcosa su un quadernetto dello stesso colore.
"Vedo che vi conoscete già. Perfetto!"
"Io e Cass saremo compagne di stanza? È fantastico!" sorride a 32 denti.
"Già, bene ragazze, vi lascio a chiacchierare un po'. Amanda aiuta Cassie con le valigie, per favore." conclude Karen.
"Certo, a stasera." la porta della stanza si chiude e mi butto sul letto vuoto.
"Non è fantastico che staremo assieme 24 ore su 24?" Mi chiede evidentemente entusiasta.
"Si, ottimo direi..."
"Che hai?" Sembra genuinamente preoccupata.
"Sono solo un po' stanca..." Al solito.
"No, intendo... Perché sei qui? Mi sembri una ragazza a posto."
"Oh... Anche tu... Potremmo diventare ottime amiche." Ma che mi prende?!
"Si, lo penso anche io!" Si scosta una ciocca di capelli corvini dal viso, non sembra fare caso al fatto che non ho risposto alla sua domanda.
"Il tuo intervento stamattina è stato epico! E noto che tra te e Adam c'è del feeling." sembra a dir poco la ragazza ideale:alta, magra ma con le curve al punto giusto, occhi da cerbiatto,voce squillante; infinitamente dolce, sinceramente interessata e... Talentuosa?
"Wow, quel disegno... L'hai fatto davvero tu?"
"Si... Ci sto ancora lavorando. È tanto male?"
Era un suo ritratto.
"No! È a davvero meraviglioso! Io so a malapena disegnare un omino stilizzato. Hai davvero talento." Cos'è tutta questa gentilezza gratuita? E questi complimenti?
"Ti ringrazio... Sono contenta che ti piaccia."
"Ne hai altri?"
"Certo, tieni." Mi porge il quaderno che aveva in mano e lo sfoglio lentamente, i disegni sono tutti meravigliosi. Li fisso ad uno ad uno per lungo tempo:non posso credere che li abbia fatti questa ragazza al mio fianco, all'apparenza superficiale e...pazza.
Le ridò indietro il suo blocchetto e finalmente mi decido a disfare le valigie e sistemare vestiti ed effetti personali. Si fanno le 17, e qualcuno bussa alla porta. La apro cercando di non inciampare nella mia scatola.
"Ehy ragazze..." Adam.
Amanda si avvicina alla porta.
"Mi stavo chiedendo... Insomma,Karen mi ha detto di invitarvi stasera ad un 'esclusivo falò per svitati'."
"Ci sarà il fuoco quindi?"
"Ehm... No... Non possono rischiare,sapete.."
"Sembra perfetto!" Irrompe Amanda.
"Ci divertiremo un sacco,Cass!" Chiude la porta in faccia ad Adam e si dirige verso l'armadio.
"Non penserai mica di venire conciata così?!" Urla.
"Cos'ho che non va? Insomma... Siamo in un fottuto manicomio, non dobbiamo andare al ballo della scuola o roba simile.. In più non ho proprio intenzione di andarci..."
"Senti Cass: questa è l'unica occasione, uno dei pochi e rarissimi momenti di svago che possiamo permetterci. Sono rinchiusa qui dentro da più di un anno e mezzo, ed è da 6 mesi che la mia ex compagna di stanza si è suicidata. Voglio solo divertirmi come farei se fossi fuori da questo inferno. So che la storia del falò-senza-fuoco sembra pallosa e tutto il resto... Ma ci tengo davvero. Ti prego, fidati di me."
Forse ha ragione.
"Ok ok, mi hai convinta."
"SIIII!!! TI ADORO!"
"Si ma non esultare troppo!"
Saliamo sul suo letto e ci mettiamo a saltare finché non ci manca il respiro.