Capitolo 22-"Natale e guai.."

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Mentre gli altri finivano la cena io pensavo. Che senso aveva farsi mettere i piedi in testa da un ragazzo che nemmeno conosco? Mi devo fidare di Valerio. Mi ha dimostrato che a me ci tiene e non intendo rovinare tutto per via di un coglione di turno. Valerio è il ragazzo più dolce che ho mai incontrato. Molti hanno paura di lui,pensano sia un criminale che non ci pensa due volte a ucciderti. Certo,ha un carattere violento, ma non così tanto secondo me. Ci sono diversi modi di affrontare le difficoltà della vita. C'è che diventa dipendente di un qualcosa,come la droga o l'alcool. C'è chi trova conforto nel sesso. C'è chi finge ogni giorno di essere felice e chi si isola dal mondo. C'è chi si cintruisce un muro:si fa vedere forte,stronzo,privo di emozioni ma ha solo paura di soffrire. Un po' come Valerio e come..me.
Si io in tutti questi anni mi sono costruita un muro così grande,forte, facendomi vedere una ragazza fortissima che non prova nulla, ma alla sola parola 'amore' vado in tilt.
Però forse per Valerio potrei fare un eccezione..
I miei pensieri vengono interrotti quando tutti finiscono di mangiare. È tempo di andare a ballare! È da un po' che non ci andavo in realtà. Però non devo bere troppo. Reggo bene l'alcool, ma lo amo anche tanto. Già da piccola mi piaceva. Ho inziato ad aumentare gli "assaggini" quando avevo circa 14 anni.
Arriviamo e c'è una fila madornale. Stranamente i ragazzi si avvicinano ai buttafuori e sussurrano qualcosa. Subito dopo siamo dentro il locale. Non capisco..
Ci sediamo sugli divanetti e aspettiamo i nostri drink. Io ho preso della vodka alla pesca,è buonissima. Chiedo a Valerio se vuole ballare ma dice di no quindi convinco le ragazze. Purtroppo viene anche la tro..Jessica.
Balliamo per un po' fino a quando non ci viene sete. Ci sediamo ai banconi. Il barista si avvicina a me in modo che possa sentire quello che dice.

"È da parte di quel ragazzo li!" Mi indica un ragazzo con i capelli neri biondi,occhi marroni e abbastanza alto. È vodka alla pesca quindi bevo senza pensarci troppo.
Torno da Valerio e mi inzia a girare un po' la testa ma non ci faccio caso. Mi siedo sulla sue gambe e gli stampo un bacio. Quel fottuto Simone rimane a bocca aperta davanti alla mia azione. Pensavo che ero una santarellina ingenua e che avevo creduto alle sue parole? Si sbagliava.
La serata è stata tranquilla,per quanto possa essere tranquilla una serata in discoteca.

Tornati a casa vado subito a farmi una bella doccia rinfrescante. Mi sentivo sporca. Lavo per bene ogni parte del mio corpo con il bagnoschiuma direttamente messo sulle mani. Non uso la spugnetta,non mi piace. Resto li per un bel po', sotto il getto d'acqua tiepida. Mi avvolgo in accapatoio ed esco. Asciugo i miei capelli e indosso l'intimo e la maglietta lunga che mi arriva a metà coscia che avevo preparato prima.
Valerio è sul letto e sta gironzolando su qualche sito nel suo telefono. Mi avvicino al letto e camminando lentamente a cavalcioni mi metto sopra di lui che posa subito il telefono e mi fa un sorrisone.
Mi da un bacio sulla labbra e mi guarda con degli occhi dolcissimi.

"Sono felice che tu sia qui,con me." Mi confessa.

"Anche io lo sono." Rispondo poggiandomi al suo petto.

Dopo poco ci addormentiamo.

È la mattina di Natale. Odio questa festa ma visto che sono tra amici penso di poterlo sopportare.
Mi alzo e preparo due caffè e li porto su da Valerio che ha appena finito di fare la doccia. Io però stranamente appena lo annuso mi fa venire un conato,quindi lo butto.
Appena Valerio finisce vado anche io a farmi la doccia. Ho deciso di indossare un abito rosso attillato,non troppo corto ma nemmeno lungo. I miei capelli sono fatti da tanti boccoli grandi, oggi.
Io e le ragazze prepareremo il pranzo,mentre i ragazzi sistemeranno un tendone nel guardino della casa.
Scendo e trovo Chiara già li che mi aspetta. Ci mettiamo a lavoro anche senza Jessica.
Tra chiacchiere e cucina abbiamo quasi finito. Arriva Jessica e si siede comodamente su una sedia. Eh no,questo proprio no.

"Tu credi di poter venire qui,quando non ci hai nemmeno aiutate a preparare il pranzo,e mettere il tuo cazzo di culo comodamente su una fottuta sedia?" Sbraito.

"Insegnami." Mi farò del male pur di far del bene a teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora