Ho preso dalla borsa l'intimo e dei vestiti. Ho scelto dei jeans a vita alta una canottiera nera corta e una giacca di pelle bianca. Come scarpe ho preso le timberland dello stesso colore della giacca. Mi sono messa giusto un po' di trucco e sono uscita dal bagno.
Valerio era vestito simile a me solo che aveva una maglietta larga sotto la giacca di pelle nera e skinny neri."Non copiare il mio stile baby." Scherza.
"Sei tu che copi me,baby." Ironizzo l'ultima parola.
"Ma io sono troppo stilosa per copiare qualcuno. Cioè tesò." Imita una voce femminile.
"Hai ragione tesoro sei troppo bella." Scoppio a ridere.
Mi prende a sacco di patate dandomi una pacca sul sedere,mentre io continuo a ridere come una matta.
Scende le scale ed esce di casa con me sulla sua spalla. Mi poggia a terra vicino alla sua macchina.
Entro dentro e mi inzio ad agitare mentre lui giuda. Voglio sapere dove stiamo andando."Valeee." Uso una voce da bambina.
"Bambina" Mi poggia una mano sulla coscia. Quel tocco mi fa venire brividi. Come ci riesce..solo lui.
"Dove andiamo?" Chiedo guardandolo con gli occhi dolci e metto il labbruccio.
Sposta lo sguardo dalla strada a me per un attimo e scoppia a ridere vendendo i miei occhi.
"Guarda tu stessa." Risposiziona lo sguardo sulla strada seguito dal mio.
"Partiamo?!" Quasi urlo. Davanti a me c'è l'aeroporto.
"Sì,piccola." Mi sorride dolcemente.
"Dove?" Chiedo sorridente.
"Questo lo scoprirai tu stessa." Mi fa l'occhiolino e io sbuffo.
Scendiamo dalla macchina e Valerio prende due valige dal portabagagli.
"E queste?" Chiedo sorpresa.
"Ho fatto spese per entrambi. Su andiamo o perdiamo il volo." Mi dice tutto sorridente.
Questo ragazzo mi stupisce ogni giorno.
Entriamo dentro l'aeroporto e dopo che facciamo tutte controlli e tutte saliamo sul volo. Io non so ancora dove sto andando,non è una cosa logica ma va bene finché si tratta di Valerio.
Il volo dura molte ore e Valerio non fa altro che farmi ridere,rubarmi qualche bacio e provocarmi un po'. Devo dire che sto sempre bene con lui,non è uno con cui ci si annoia. Gli altri pensano che sia tanto cattivo,hanno paura in molti,ma è così tanto dolce in realtà. Le persone che hanno paura di lui devono vederlo mette si mette la pasta nel naso per poi soffiare e vedere quanto la fa andare lontano. Oppure quando lo becco a vedere come gli stanno le mie magliette. Quando è tutto sporco di Nutella e dice che la sua bocca ha il ciclo e gli deve mettere l'assorbente. È un ragazzo fuori di testa,quanto me. Anche quando ha i suoi momenti di rabbia,di ira,io non ho paura di lui. Non mi farà mai del male e io lo so. Gli altri non leggeranno mai i suoi occhi,non capiranno che Valerio ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto. Siamo un continuo di litigi,provocazioni. Un continuo di ti voglio e vattene. Ma a me va bene così. Una storia senza litigi e noiosa e dopo un po' stanca no?
Piano piano mi addormento sulla spalla di Valerio nel mentre che penso a lui."Piccola sveglia tra 10 minuti si scende." Senti la voce di Valerio ma tutto ciò che faccio è emettere un verso di lamento.
"Ti scopo qui davanti a tutti se non ti svegli." Mi provoca.
A quelle parole apro gli occhi di scatto e inzio a guardarmi intorno per guardare male lui che scoppia in una delle sue bellissime risate.
"Stronzo." Metto il broncio ma poco dopo la sua risata coinvolge anche me.
Dopo poco scendiamo dall'aereo e io non so dove mi trovo. Valerio si avvicina a me e mi prende dalle natiche in braccio a lui. Sorrido.
"Benvenuta in America piccola." Mi bacia con dolcezza.
"Siamo in America!?" Batto le mani come una bambina che ha ricevuto un regalo.
"Sì bambina." Mi bacia la fronte.
"Grazie." Lo abbraccio.
Mi prende per mano e ci avviamo verso un taxi che già contiene le nostre valige.
"Dove andiamo ora?" Chiedo impaziente dopo poco più di 10 minuti che siamo sul taxi.
"Non sai proprio aspettare tu eh." Mi rimprovera scherzosamente Valerio.
"C'è una sorpresa per te." Continua.
Rimasi in silenzio e dopo poco tempo il taxi si ferma.
Valerio prende le nostre valige mentre io mi guardo in torno per capire dove siamo. C'è un cancello e si vedono delle villette dentro.Suoniamo e ci viene ad aprire una biondina con i tacchi alti e un vestito che non copre neanche un pezzo de suo corpo. Già mi è antipatica.
"Oh Valerio!" Lo abbraccia.
Non mi è antipatica,la odio direttamente. Io la faccio fuori se tocca il mio Valerio.
"Tu devi essere la sua ragazza,piacere Jessica." Mi tende la mano.
"Eleonora.." la stringo un po esistante sia perché è lei sia per le sue parole: la ragazza di Valerio. Non abbiamo mai definito il nostro rapporto in realtà.
Entriamo dentro il giardino e mi trovo davanti Sac e Chiara che mi corrono in contro.
"Sopresaaa." Dicono in coro abbracciandomi.
"Ma ma.." sorrido io.
"Valerio ha organizzato tutto questo non ucciderci!" Alza le mani per giustificarsi Chiara mente ride.
Valerio sta dietro e sorride guardandomi. Senza pensarci due volte gli salto in braccio e gli do' un bacio ringraziandolo tipo mille volte.
Dopo un po' arriva un ragazzo che non ho mai visto. È alto,capelli neri e occhi dello stesso colore. È carino ma da come cammina sembra che se la tira un po' troppo.
Mentre io lo fisso e lo insulto mentalmente lui si avvicina a me."E tu chi sei bellezza?" Mi prende la mano e la bacia.
"El..Eleonora." abbasso il capo.
"Sei davvero molto bella,Eleonora. Sono Federico." Io arrossisco.
"È bellissima ed è anche mia." Valerio mi prende da un fianco e mi tira a se'.
"Per quanto,Valerio? Due settimane massimo immagino." Ride Federico.
"Immagini male." Sbotta Valerio.
"Sisi,Apa che si sa addirittura tenere le persone accanto!" Ride ancora Federico. Finirà nei guai..
"Federì dopo parliamo." Dice Valerio rilassato e mi porta con sé in quella che suppongo sarà la nostra casa per questi giorni.
Non capisco il suo comportamento nei confronti di Federico. Pensavo che gli partiva l'attacco d'ira e lo menava,ma è stato tanto calmo..Beh,meglio così.
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"Insegnami." Mi farò del male pur di far del bene a te
Fanfiction"Guardami." Mi ordina ma io non riesco a sostenere uno sguardo. "Cazzo Elonora,guardami." Mi asciuga le lacrime. Lo guardo negli occhi. "Io non ti abbandono. Non lo farò mai. Non ti prometto che sarò perfetto,anzi ti farò soffrire. Ma non permetter...