Pistola carica, sono pronta. Scendo le scale senza fare il minimo rumore. Arrivo sulla fine e sporgo leggermente la faccia per guardare il salotto.Nessuno.
Scendo lentamente guardandomi sempre attorno e vado verso la cucina.
Noto una figura maschile, vestita di nero, assomiglia a..a..Valerio!
"Mani in alto!" Quasi rido ma se non fosse Valerio devo essere pronta.
Si gira e noto con mio grande sollievo che è lui.
Questo sollievo però sparisce subito."Vuoi spararmi baby?" Sorride.
"Quasi quasi ci farei un pensierino." Sorrido anche io.
"Come hai fatto ad entrare?" Torno seria.
"Ho provato a suonare svariate volte ma nessuna risposta. Mi sono preoccupato e ho scassato la porta."
Dice con naturalezza come se scassare la porta di casa mia sembrasse una cosa normale.
"Ma che ti salta in mente? Mi sono spaventata." Lo guardo male.
È vero un pochino mi sono spaventata ma so difendermi.
"Sembra che tanto spaventata non sei visto che sei scesa con una pistola e hai detto 'mani in alto', eh poliziotta" Sorride ancora.
Quasi quasi mi sciolgo anche io davanti a questo Valerio.
"Non avevi comunque alcun diritto ad entrare senza permesso." Ammetto dura.
"Sì invece, dovevo assicurarmi che stessi bene." Si avvicina a me.
"Perché, ti importa?" Metto le mani sui fianchi e sposto il peso su una gamba.
Si avvicina sempre più a me. Mi guarda dritto negli occhi e poggia la sua mano sulla mia guancia.
"Certo. A me importa di te." Quasi sussurra.
Scanso la sua mano e mi allontano un po' da lui.
"Mi hai mentito." Non lo guardo negli occhi, guardo il muro.
"Devo proteggerti e l'avrei fatto meglio se tu non sapevi nulla. O almeno non per ora."
"Non sono una bambina! Sono matura so reggere la verità!" Urlo.
La rabbia attraversa i suoi occhi, spero non mi faccia dinnuovo male. Anche se fosse non farà tanto male il fisico quanto il suo gesto in sé.
"Non sei così matura visto che mi sei venuta a spiare!" Alza la voce.
"Beh, se a te avessero detto che stavo con un mio ex avresti fatto la stessa cosa o peggio." Prendo un respiro. "Oltre a venire a cercarmi e caricarmi sulle spalle avresti anche menato a quello!" Urlo ancora più forte.
"Sei solo una ragazzina! Non capisci un cazzo!" Urla.
Mi avvicino a lui per tirargli uno schifo ma mi blocca la mano.
"Calmati." Mi insulta.
Prendo un vaso dal tavolo e glielo lancio.
"Ti devi calmare ho detto!" Urla ancora.
Il mio respiro è irregolare, così come il mio battito.
Mi sto rendendo conto che sono così arrabbiata perché posso perdere Valerio. Il lavoro che fa è pericoloso, ogni giorno rischia così come ho rischiato io. Io..io non voglio perderlo.
Passano vari minuti, in silenzio totale.
"È pericoloso." Sussurro.
"Cosa?" Valerio mi ha sentito.
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"Insegnami." Mi farò del male pur di far del bene a te
Fanfic"Guardami." Mi ordina ma io non riesco a sostenere uno sguardo. "Cazzo Elonora,guardami." Mi asciuga le lacrime. Lo guardo negli occhi. "Io non ti abbandono. Non lo farò mai. Non ti prometto che sarò perfetto,anzi ti farò soffrire. Ma non permetter...