Capitolo 9-"La casa in montagna pt.1"

1.4K 81 4
                                    

Mentre io sono immersa nei miei soliti pensieri sento Valerio urlare al telefono così mi avvicino.
"Ho detto no." Lo sento.
"Non me ne frega un cazzo se ti stanno cercando,te lo sei meritato. Pensaci bene la prossima volta a scappare come una femminuccia. Ora nessuno di noi ti aiuterà,o almeno non io." Urlò prima di riattaccare.
Mi avvicino a lui ma mi fermo quando guardandolo negli occhi noto la rabbia,in questi casi Valerio potrebbe uccidere qualcuno. Non so ciò che devo dire o fare. Le parole non mi vengono. Lo guardo con un aria spaventata e lui se ne accorge.
"Che cazzo hai da guardare tu?"Mi urla contro.
"Io..no..non.." Balbetto.
"Tu?" Dice avvicinandosi bruscamente a me con un aria arrabbiata.
"Chi sta cercando chi?"Chiedo. Forse non avrei dovuto dirlo.
Infatti è così. Mi spinge contro il muro però sbatto forte la testa e cado per terra. Lo guardo presa dalla paura. Lui mi fissava,era incazzato. I suoi occhi ardevano. La sua faccia era tesa,come il resto dei suoi muscoli. Delle piccole gocce di sudore uscivano vicino alle sue tempie. Si vedevano chiaramente le vene delle braccia e della mani che erano chiuse in due pugni forti.
"Non sai farti i cazzi tuoi? Eh?" Disse lui prima di tirare un pugno al muro e dirigersi da qualche parte nella casa.
Io ero rimasta li. Immobile per terra. Un ragazzo tanto bello che mi fa sentire emozioni mai provate,un ragazzo che non mi fa schifo e dio lui è l'unico,può essere così? Mi ha davvero urlato e mi ha sbattuta in quel modo per farmi del male. E se continuavo mi avrebbe ulteriormente fatto male? Forse ho esagerato. O forse ha esagerato lui. Oppure abbiamo sbagliato entrambi. Non capisco perché lui si comporta in modo,beh,carino avvolte. Forse gli piaccio? Ma che dico. Il non piaccio mai a nessuno. Ma a pensarci io come mi stavo comportando? Se fosse stato un altro ragazzo sicuramente ora si troverebbe senza parti intime con lividi dappertutto. Gli avrei urlato contro le cose peggiori facendo scendere tutti santi. Ma non l'ho fatto. Ero..debole.
Decido di farmi una doccia per rilassarmi un pò. Prendo dei vestiti dalle borse e vado. Mentre salgo sulle scale noto Valerio seduto davanti alla porta di camera mia,appoggiato al muro. Quando mi vede abbassa lo sguardo e io mi sbrigo nel entrare in bagno e chiudermi a chiave. Non solo perché non voglio un Valerio che entra mentre sono nuda,ma è una mia abitudine.
L'acqua riempie la vasca in poco tempo e io entro in quell'acqua calda avvolta nel profumo dei bagnoschiuma.

*Vrs. Valerio*
Avevo fatto una cazzata,come al solito. Il fatto è che quel coglione di Simone mi ha fatto perdere la pazienza. Prima fa il codardo e ci abbandona e poi chiede aiuto. Questo non giustifica il fatto che ho fatto del male a lei. È così fragile tra le mie mani e io l'ho spaventata. Non riesco a capire il perché gli sto ancora dietro,non me la sono neanche scopata. Ma con lei è un po diverso. Quando ho visto che stava con quello al porto ho sentito qualcosa che non sapevo potessi provare per una ragazza. Una rabbia così forte,per quel bacio. Volevo spaccare la faccia a quello perché stava toccando ciò che è..non lo so. Forse sto solo provando rabbia perché lei mi tiene testa. Come la prima volta che l'ho vista. Di solito a quelle parole un altra mi avrebbe subito portato di sopra e me la sarei scopata. Ma lei è diversa. Voglio farmi perdonare e ho già un idea in mente ma mi devo sbrigare.

*Vrs. Eleonora"
Ho finito quel bagno che mi ha rilassato totalmente. Decido di indossare dei pantaloncini e una maglietta grande,larga fin troppo. I capelli li lego in una coda alta e sistemo il bagno. Scendo e ciò che trovo mi lascia senza parole. Valerio..ha..
"Ho preparato la cena per..te. Credo."
Balbetta lui.
"Beh.." Non so cosa rispondere.
Lui si avvicina a me e io mi irrgidisco,e un brivido mi passa per la schiena. Lui se ne accorge. I suoi occhi si addolciscono ma allo stesso tempo è quasi triste. Abbassa la testa e mi prende una mano baciandola.
"Io sono fatto così,non so controllarmi. Non ne sono mai stato capace. Ma non ho neanche provato rimorso,non mi sono mai scusato o cose simili. Con te è diverso. Mi sono sentito uno schifo." Dice per poi fermarsi e sospirare.
"Ti ho preparato la cena. Proverò a non perdere più la pazienza con te,insomma a provare a ragionare. Scusa." Continua. La sua voce è dolce,fragile. Non posso fare a meno di chiedermi se sta dicendo il vero. Ma guardo i suoi occhi. Si è vero. Si è pentito,davvero.
"Mi perdoni?"Chiede dopo aver aspettato una mia risposta mente pensavo. Devo essere dura con lui,ma vedendo in suo sorriso così piccolo che aspetta una risposta positiva.
"Sì." Rispondo senza poter evitare un sorriso.
"Piccola." Disse lui sfiorandomi la guancia. Il suo tocco,cristo il suo tocco. Non può farmi quest'effetto solamente sfiorandomi. Devo fare piccoli passi. Per capire. Io non mi sono mai trovata in situazioni del genere. Vado verso il tavolo per evitare un suo bacio,o qualsiasi cosa. Lui sembra abbastanza sorpreso.
Ha preparato due bistecche,delle patatine e un insalata. Che carino. Inziamo a mangiare devo dire che è davvero buono.
"Ti piace?" Chiede con un sorriso.
"Sì." Rispondo io.
"Sono contento bambina." Dice lui.
Non so perché ma quando mi chiama così mi fa sorridere,e non poco. Per il resto della cena siamo tranquilli,parliamo un po e apparte qualche sua battutina va tutto okay.
Sono le 22. Sono davvero stanca,ieri ho bevuto e ho fumato come una matta e oggi ho affrontato un viaggio lungo,poi Valerio,voglio stare sul letto a guardare la tv.
"Valerio?" Richiamo la sua attenzione.
"Piccola." Quel nome. Oddio.
"Ti va di..beh..guardare la tele con me?"
"Certo." Annuisce e sorride. Mi incammino verso la mia stanza. Sento le sue mani grandi avvolgere la mia piccola mano e con quel gesto così semplice il mio cuore non è per poco esploso. Che ti sta succedendo Ele. Stai diventando ciò che hai sempre odiato. Una stupida ragazzina innamorata. Quella vocina che tanto odiavo,un po aveva ragione. Ma non è il caso che pensi ora.
Ci stendiamo sul letto matrimoniale sopra la coperta bordó che avevo sul letto.
"Accendi la tv,bambina." Disse Valerio mentre accarezzava la mia coscia. Ed ecco il solito brivido.
Prendo il telecomando e accendo. Ci sono cose interessanti,non come di solito.
Ad un certo punto mi appoggio sul petto di Valerio. Mi ci sento,come dire..bene. Lui per un attimo rimane sorpreso dalla mia azione ma poi mi avvolge una mano sul fianco stringendomi ancora a lui. Ritiri quello che avevo detto,non mi ci sentivo solo bene. Ero quasi protetta. Quasi felice. Quasi rovinata. Intervenne la vocina. Uh,tanto per cambiare. È ormai mezza notte e ho decisamente tanto sonno.
"Valerio,voglio dormire." Dico.
"Va bene,spengo la tv." Afferma per poi compiere il gesto.
"Di sotto c'è una stanza già pronta,è la prima che trovi scendendo le scale. Puoi dormire li." Dico. Alle mie parole rimane molto,ma molto sorpreso.
"Non mi fai dormire qui,con te?" Chiede. Quasi gli voglio dire di si. Quasi.
"Non è il caso,Valerio." Dico,e prima che si arrabbi gli stampo un bacio sulla guancia dandogli la buonanotte.
"Buonanotte bambina." Dice prima di uscire dalla stanza.
Appena esce mi rendo conto di avere sete quindi scendo per prendere dell'acqua.
Scendo lentamente magari si sarà messo già comodo e non voglio disturbarlo. Mi fermo alla fine delle scale perché noto la figura di Valerio in salotto. Ha un bicchiere in mano e delle..gocce? Ne mette tantissime. Il problema è che so che non sono gocce per l'insonnia. Le prendeva mia sorella,ha preso tutti i tipo disponibili e mi ricordo come sono fatti. Non so cosa siano. Ho trovato una pistola nella sua camera e ora lo trovo a prendere delle strane gocce. Prima che possa urlare mi tappo la bocca e incollo la mia schiena al muro. Resto li finché non sento la porta della camera di Valerio chiudersi. Poi finalmente rilascio il respiro che avevo trattenuto e vado a bere quella dannata acqua.

"Insegnami." Mi farò del male pur di far del bene a teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora