Stavo li,ed erano passati da molto quei cinque minuti. Sono le 7 di sera e non ho notizie di Eleonora.
Arriva un dottore,quello sulla trentina che ha chiesto dei familiari."Posso parlarle in privato?" Mi chiede.
"Sì." Rispondo io.
Perché in privato? Mah.
Arriviamo dentro una stanza con delle sedie e un tavolo,tutto bianco, che tristezza."Siete andati in qualche locale dove si beve ultimamente?" Mi chiede l'uomo.
"Sì, perché?" Sono spaesato dalla sua domanda.
"La sua ragazza forse ha bevuto un bicchiere offerto da qualcuno. Dentro c'era una pillola: fa perdere i sensi alla ragazza quando mangia, col passare del tempo diminuiscono sempre più i valori vitali come l'ossigeno e in 48 ore muore." Mi confessa.
Mi alzo dalla sedia e do un pugno così forte al tavolo da farlo tremare. Non l'ho protetta. È tutta colpa mia se ora sta in questo stato, non la merito.
"Come sta?" Riesco a dire trattenendo la mia rabbia.
"Stiamo facendo tutto il possibile per levare la sostanza dal suo corpo e ridargli i valori giusti." Dice.
"Voglio vederla." Quasi urlo e l'uomo sobbalza dalla sedia.
"V..Va bene.." Intimorito da me mi concede di andare da lei.
Esco dalla stanza e mi dirigo in quella di Eleonora, senza dare spiegazioni a Luca e Chiara, devo vederla.
Apro la porta e mi trovo davanti lei,piccola e fragile. E coperta di flebo,aghi,quei cosi per misurati i "valori" o come cazzo si chiamano. Il battito è molto debole ed ha una mascherina per respirare. Vederla in questo stato mi distrugge, mi fa sentire debole e inutile. È tutta colpa mia se sta qui. Se non si risveglia sarà tutta colpa mia. Tornerò ad essere quel uomo di merda che ero,alcool, droga..ma senza lei non sarò mai lo stesso. In questi mesi mi ha insegnato che non posso farne a meno, lei mi fa stare meglio, mi essere un uomo migliore. Mi avvicino a lei e mi siedo vicino al letto. Prendo una sua mano e la porto alle mie labbra. Mi scende una lacrima. Valerio Apa che piange? Cosa mi sta succedendo? Nonono.
Appena esco da qui vado a vedere come stanno veramente le cose. Se è come penso io qualcuno farà una brutta, bruttissima fine. Ucciderò con le mie stesse mani chiunque la tocchi, o la guardi minimamente. Ecco questo è il vero Valerio.
Dopo ore che sto con lei,a guardarla, a pensare mi addormento.*Vrs. Eleonora*
Vedo tutto sfocato, bianco. Noto sotto i miei piedi come un sentiero e lo seguo. C'è una porta anch'essa bianca. Decido di aprirla per vedere dove sono, non ne ho idea. Davanti a me si presentano scene che non mi sarei mai aspettata: io e Valerio che litighiamo, che facciamo l'amore, che andiamo in giro,al cinema,Natale con lui,capodanno,pasqua..C'è una scena che mi ha colpito particolarmente. Ritrae me,Valerio e un bambino in una culla. Tutte le immagini inziamo a sparire e diventa tutto nero.
Ci sono immagini di mia madre, mio padre, di me da bambina,delle mie paura, dei miei demoni. Inzio a scappare ma non c'è via di fuga. Inzio a gridare il nome di Valerio, come se potesse salvarmi. Tutte le immagini svaniscono un'altra volta, ma la luce nera resta. Mi trovo in un luogo con un pavimento a scacchiera. Tutte le persone che conosco mi stanno davanti e mi ignorano. Corro verso Valerio ma è come se non potessi toccarlo, così come con Chiara, Luca e tutti gli altri. Valerio si bacia con una che non sono io. Chiara e Luca parlano male di me. Sento la voce di mia madre che mi dice che faccio solo schifo, che non sono la figlia che desidera. Inizio a piangere e urlare, non so cosa fare. Non so dove sono. Continuo comunque a urlare il nome di Valerio nella speranza che lui mi senta. Corro per tanto, senza una meta. Trovo una porta e decido di aprirla. È una stanza d'ospedale. Dentro c'è Valerio che mi sta guardando, e sta..piangendo.. Davanti a lui ci sono io,il mio copro attaccato ai macchinari. Guardo le mie mani e sono sfocate come quelle luci. Sento Valerio che parla, o meglio pensa. Le sua parole su di me sono bellissime. Non mi aspettavo che Valerio pensasse questo di me. Mi avvicino al mio copro e prendo la mia mano. Si attaccano tra loro,come se fossi l'ombra di me stessa..*Vrs. Valerio*
Mi sveglio e vedo un suo debole sorriso. Sorrido anche io. Sta dormendo, quindi sognando. Spero che nei suoi sogni ci sia anche io. Il momento di pace viene interrotto da lei che respira affannosamente, qualche lacrime gli riga il viso. Inizia ad agitarsi nel letto e a urlare il mio nome. Vado subito più vicino a lei e cerco di calmarla.
"Valerio, aiutami, Valeriooo!" Grida.
Mi si spezza il cuore,qualunque cosa stia sognando è bruttissimo. Mi cade qualche lacrime nel vederla così.
La tengo stretta a me e le accarezzo i capelli."Piccola, ci sono io tranquilla. Sono qui." Le sussurro tentando di calmarla.
Dopo poco sento la sua piccola mano stringere debolmente la mia. La guardo e sta aprendo gli occhi.
"Eleonora, finalmente! Mi sei mancata,avevo paura. Non ti merito dovevo proteggerti. Io..io.." inzio a parlare a raffica.
"Grazie." Tutto ciò che dice, e sorride.
Decido di non chiedere il perchè delle sue parole ma la bacio.
Il nostro momento viene interrotto dai dottori che devono farle delle visite."Appena finiscono torno piccola."Le lascio un ultimo bacio.
Decido di usare questo tempo e scrivo a Federico di vederci al bar vicino l'ospedale tra 10 minuti.
Mi incammino e cerco di tenere sotto controllo la mai rabbia.
Arrivo e quel coglione è già li."Allora, ne sai qualcosa del perché la mia Eleonora sta dentro l'ospedale ora?" Uso un tono di voce più calmo consentitomi.
"Cosa ne dovrei sapere?" Dice furbo.
"Assolutamente nulla. Perché se scopro che è il contrario giuro su chi vuoi tu che fai una bruttissima fine." Lo avviso.
"Ci tieni così tanto a questa ragazzina?" Mi prede in giro.
Mi avvicino a lui e lo prendo dal colletto dalla maglia.
"Senti bastardo,non devi nominarla,toccarla o pensarla capito? Non me ne frega un cazzo di chi sei, ricorda che quello potente qui sono io. Ti uccido figlio di puttana." Lo scaravento a terra lasciandogli un calcio in pancia, giusto per essere più chiaro.
Chiamo un ragazzo che lavora per me, e gli dico di avvisare Simone, nello stesso modo in cui io ho avvisato Federico.
Torno dentro l'ospedale e vedo Chiara entrare con un borsone da Ele, le ha portato dei vestiti suppongo. Entro anche io e le ragazze stanno parlando. Eleonora vuole bene a Chiara anche se non lo dimostra. Mi siedo accanto a loro e parliamo un po'. Noto che c'è anche Sac e decido di portarlo fuori per parlare di questa storia.
Decidiamo di andarcene dalle casette e passare capodanno a casa nostra.
Entro dentro la stanza e c'è solo Eleonora."Come stai piccola?" Le chiedo.
"Mai stata meglio!" Scherza, quindi sta bene.
La vedo tirare fuori qualcosa dalla sua borsa. È un regalo. Me lo passa e mi invita a scartarlo.
Noto che è una giacca in pelle, sulla tasca ci sono incise le nostre inziali."È antiproiettile." Mi confessa e rimango a bocca aperta.
"Giusto per essere più tranquilla." Continua.
"Mi soprendi ogni volta bambina." Assaporo le sue labbra.
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"Insegnami." Mi farò del male pur di far del bene a te
Fanfic"Guardami." Mi ordina ma io non riesco a sostenere uno sguardo. "Cazzo Elonora,guardami." Mi asciuga le lacrime. Lo guardo negli occhi. "Io non ti abbandono. Non lo farò mai. Non ti prometto che sarò perfetto,anzi ti farò soffrire. Ma non permetter...