"hey, tu chi sei? Stai bene?" una voce dolce e tranquilla mi svegliò. Trovai accanto al mio letto un ragazzo con la mano sulle mie caviglie coperte dalle lenzuola del mio letto. Era un ragazzo non molto alto, forse un più di me ma non molto, aveva dei capelli neri e ricci che gli cadevano delicatamente sulle spalle, degli occhi color cioccolato molto profondi con una luce al loro interno che rendevano il volto più allegro di quello che lo era già, quel ragazzo era proprio Jackson.
"che, che ci fai nella mia stanza? Nessuno ti ha dato il permesso di entrare" dissi quasi urlando, facendolo spaventare, non si aspettava che reagissi in quel modo, ma non può entrare in camera mia e fare quello che vuole. È pur sempre casa mia, e sua da oggi.
"beh scusami, avevi lasciato la porta aperta ed eri così-..."
"comunque non ti da il permesso di entrare nella mia stanza!" lo interruppi muovendo bruscamente i piedi per interrompere quel contatto che lui stava creando.
"io sono-..." cercò di dire togliendo velocemente le sue mani da me, capendo che ero al quanto scocciata della sua presenza in quel momento.
"sisi, lo so chi sei, adesso te ne vai o devi accompagnarmi anche al cesso?" dissi accompagnandolo fuori dalla mia stanza poggiando le mie mani sulla sua schiena, creando una forza che mi permise di cacciarlo.
"okay, okay, giornata sbagliata per lei signorina" disse accennando una risata.
"esatto e tu hai contribuito a renderla tale, fuori adesso!" conclusi chiudendo la porta alle mie spalle.
Non so perché mi comportavo così con le persone che non fossero Christoper o Mayron, ma veniva spontaneo, in questi due anni ero cambiata: ero più acida, più stronza, trovavo sempre un motivo per rovinarmi le giornate e mi arrabbiavo anche per una sciocchezza, come adesso, ma sapevo che se continuavo a comportarmi in questo modo avrei perso tutte le persone che mi volevano bene, e per tutte intendevo Chris e Mayron, rimanendo sola, più sola di quello che sono già. In quei momenti la musica era l'unica cosa che mi permetteva di stare bene, anche per pochi minuti ma per me era già tanto.
People Always Told Me Be Careful Of What You Do
And Don't Go Around Breaking Young Girls' Hearts
And Mother Always Told Me Be Careful Of Who You Love
And Be Careful Of What You Do 'Cause The Lie Becomes The Truth
Cantai le meravigliose note di Billie Jean, si ascoltavo la sua musica, mi piaceva, ma non sapevo perché ero contro quel ragazzo, tutto era collegato ai miei genitori, c'entravano sempre loro, sempre. Loro davano il meglio per altre persone, ma non erano coscienti del fatto che c'erano tre figli a casa ad aspettare di ricevere il loro amore, di passare del tempo insieme. Erano due anni, due anni che non ci vedevamo, ci sentivamo pochissime volte al telefono ed anche quando erano in città non trovavano mai un po' di tempo da dedicare ai loro figli. A me piaceva cantare, in un certo senso mi sentivo libera tra le quattro mura di camera mia.
For Forty Days And Forty Nights
The Law Was On Her Side
But Who Can Stand When She's In Demand
Her Schemes And Plans
'Cause We Danced On The Floor In The Round
So Take My Strong Advice, Just Remember To Always Think Twice
Improvvisamente sentii bussare alla porta, speravo soltanto che non fosse Michael.
"Aly, la cena è pronta, scendi?" la porta si spalancò facendo vedere il volto di Chris.
"si, c'è anche Jackson?" dissi facendo una smorfia, non di disgusto, ma.. non sapevo nemmeno io quello che dicevo, non sapevo più nulla.
"certo, mi ha detto quello che è successo qualche ora fa e-..." non fece tempo a finire la frase che già lo avevo interrotto.
"benissimo, adesso oltre a stare in casa nostra, entrare in camera mia quando gli pare si mette anche a fare la spia?" dissi con un tono di voce più alto del suo e molto duro.
"ti prego, prova a comportarti meglio, fallo per noi , ti ripeto che non è quello che pensi, non c'è motivo di odiarlo così, non ti ha fatto nulla" rispose con il suo solito tono dolce, con un piccolo sorriso sulle sue labbra.
"adesso sono io a dovermi comportare meglio? Io ero qui che stavo facendo i cazzi miei senza dare fastidio a nessuno, e lui ha invaso la mia privacy, non rimproverarmi che non funzionerà, piuttosto scambia quattro parole con il tuo amichetto li sotto." Conclusi senza aspettare una sua risposta e me ne andai in cucina, sperando che nessun altro mi faccia altre prediche, questa è anche casa mia e mi comporto come mi pare e piace.
"eh beh, si è un po' acida in questo periodo ma è una ragazza dolcissima credimi-.." sentii la voce di Mayron parlare sicuramente con Michael, adesso deve sapere tutto di tutti? Non mi sembra il caso, il primo giorno che è qui e già tutti gli dicono cose anche molto delicate (almeno per me).
"chi sarebbe un po' acida?" dissi con il mio solito tono freddo, appoggiandomi alla soglia della porta della cucina, trovai Mayron seduto su una sedia, mentre Michael in piedi di fronte a lui, che appena sentirono la mia voce si voltarono entrambi verso di me con due facce tipo 'occazzochefacciamoadesso?'.
"oh beh.. una mia amica, Michael ha avuto modo di conoscerla e mi stava chiedendo informazioni su cosa le sta succedendo" disse Mayron con voce tremolante, incapace di inventare scuse credibili. Per caso quell'amica si chiama Alyce Brooks? Fammi capire.
"oh ciao Alyce" disse Michael, ma io feci finta di nulla e mi sedei dalla parte opposta del tavolo mentre Chris fece il suo arrivo.
"che succede qui?" disse quest'ultimo guardando Mayron, Michael e poi me.
Nessuno rispose.. eccetto Michael.
"..sembrate gli zombie di thriller.. sono sempre così i vostri pasti?" disse dopo una manciata di minuti senza dire una parola. Intanto Chris si mise vicino a me ed iniziammo a mangiare.
"non sono ancora tre ore che sei qui e già inizi a lamentarti Jackson?" dissi io quasi scocciata dalla sua domanda.
"non mi stavo lamentando Brooks, era solo una battuta" rispose lui.
"Alyce grazie" conclusi io facendo un sorriso, il più falso che potessi fare.
"Michael grazie" rispose lui imitandomi, ricambiando il sorriso.
"ommiodio, state comunicando" disse Mayron con voce al quanto fastidiosa.
"non stiamo comunicando.. stiamo scambiando parole, anche inutili" risposi io di colpo continuando a mangiare la specialità di Chris.
"si chiama comunicare sorellina" disse infine Mayron guarando Michael che intanto stava trattenendo una risata.
Heiilaa,
ahah ciao sono alice (eh si la protagonista mi ha copiato il nome xD) non sono nuova qui su wattpad, avevo altri account con altre storie, ma ho voluto riscrivermi per la 3 volta xD ah no. Ahaha. Okei faccio la seria. Spero davvero che vi piaccia la mia storia, lo so adesso è leggermente (ma solo leggermente) acida la nostra protagonista.. poi vedrete che si addolcirà (spero xD).
Ho un sacco di idee in testa e spero di riuscire a realizzarle tutte, lasciate un commento o votate la storia se vi va, a me farebbe molto piacere. Un bacio
-alicee
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You Are Not Alone\\ Michael Jackson
FanfictionQuesta è la storia di Ivy, ha tutto nella vita, tranne i suoi genitori ed il loro amore. Oltre a due fratelli maggiori non ha nessuno. Decide di dire 'basta' a quella situazione, di dire 'basta' a quella vita, cambierà completamente. Poi un'incontr...