6*\accidents and dreams that leave a mark

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Sentii improvvisamente un tonfo, il cuore si fermò sperando che non fosse successo niente e che era caduto un oggetto, ma era qualcos'altro ad essere caduto, anzi qualcuno.

Appena mi avvicinai alle scale trovai Michael steso a terra con il sangue che colava dal naso, aveva gli occhi chiusi, quei meravigliosi occhi erano coperti dal buio delle palpebre, il cuore si strinse è quasi non riuscivo a respirare, istintivamente mi misi ad urlare e prima che me ne accorgessi le lacrime scendevano calde rigando i le guance. Era svenuto, probabilmente stava cercando di venire da noi a cercare aiuto, ma non c'è l'ha fatta.

"Michael, Michael ti prego svegliati, Christoper Mayron" urlai con voce coperta dai singhiozzi per via delle lacrime, vidi i miei fratelli scendere le scale correndo, con due facce sia sorprese sicuramente dalla mia reazione ed ovviamente preoccupate per il ragazzo steso a terra.

"Io- io l'ho trovato qui, in queste condizioni, io- io non so che sia successo, penso sia svenuto non lo so, è caduto dalle scale" dissi di nuovo con gli occhi pieni di lacrime, appoggiandomi al petto di Mayron. Non sapevo nemmeno io il motivo di una reazione così eccessiva, forse tenevo più di quello che credevo a quel ragazzo, in meno di due settimane è successo di ogni, il tempo sembrava volare e le notti con lui erano più belle, più tranquille, ogni notte che ero con lui mi sentivo protetta, protetta dal male, dai miei sogni pieni di dolore e rabbia.

"Stai calma, ora ci pensiamo noi, tranquilla" cercò di tranquillizzarmi mio fratello.

"Ookay" conclusi asciugandomi le guance bagnate da un temporale.

Io non so che mi sta succedendo, in così poco tempo sono cambiata grazie ad una persona, una persona che credevo fosse l'odio, lui non è l'odio, è.. Mio amico, credo.

Mayron e Christoper lo stesero sul divano, tenendogli le gambe alzate, vedevo come si muovevano esperti, in quel momento mi sentivo inutile per aiutare Michael, forse non gli ero utile in generale, forse quella notte era stato solo un gesto per riaggiustare quell'odio che si era formato tra di noi, per vivere meglio, senza litigi, o forse voleva provare ad essere mio amico, ad essere quell'amico che non ho mai avuto.

Dopo una manciata di minuti, che per me erano anni e luce finalmente i suoi occhi si aprirono, ed incontrarono i miei, finalmente quel buio era stato illuminato da una luce accecante.

"Che cosa è successo?" Disse grattandosi la testa, la sua voce era affaticata con un velo di tristezza al suo interno.

"Sei svenuto Michael" rispose Cheistoper alla sua domanda.

"Oh" disse lui con la mano sulla fronte, non era successo nulla di tanto grave, ma sarebbe potuto capitare, mille lame mi trafiggono il cuore solo ad immaginarlo sdraiato in un letto d'ospedale con una decina di fili attaccati in varie parti del corpo, senza che me ne resi conto mi scese una lacrima che asciugai subito,comunque Michael l'aveva già notata.

"Ehi non è successo nulla, tranquilla" continuò facendo un leggero sorriso, ma si vedeva che stava male, per suo fratello, per l'incidente, ma riuscivo a vedere nei suoi occhi felicità, felicità nello stare qui con noi, felicità per la nostra amicizia, felicità per i progressi fatti e ne ero felice anche io, molto.

"Oh beh, vi lasciamo soli ragazzi" disse Mayron dopo una lunga pausa di silenzio.

"Michael, io-io mi sono spaventata, ti ho visto cadere da quelle scale privo di sensi ed il sangue e-.." Dissi rivolta al ragazzo steso ancora sul divano, parlai così velocemente e non mi resi conto che era il cuore a parlare, se gli fosse capitato di peggio non saprei cos'avrei fatto o come avrei reagito.

"Calma, non è successo nulla, guarda sto benissimo, forse un po' rincoglionito, ma sto bene" rispose interrompendomi alzandosi per mettersi a sedere per dimostrarmi che stava bene, lui era così: non voleva che le persone si preoccupavano per lui, era lui a doversi preoccupare delle persone.

You Are Not Alone\\ Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora