15*\ goodbye

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Lo vedevo sorridere alle  fun, ridere e scherzare, firmando autografi facendo foto, cercava di renderli felici in qualunque modo, le abbracciava e sussurrava loro alle orecchie per tranquillizzarle, ma lo stringevano sempre più forte tra le loro braccia mentre cadevano in un fiume di lacrime di felicità, il quel momento era appartenente a quel gruppo, una scena bellissima: l'idolo di migliaia di ragazza che era li tra le loro braccia, non volevano lasciarlo andare via, volevano sentirlo vicino, e lo era. Io ero li difronte a quella scena, a pensare a quanto fosse meraviglioso il suo rapporto con quelle ragazze, che nemmeno conosceva ma anche a migliaia di chilometri di distanza lui riusciva ad essere presente nelle loro vite, erano una famiglia, erano inseparabili, la sua musica e le loro emozioni lì accomunavano.

Il pomeriggio finì in un batter d'occhio, quella giornata era quasi giunta al termine, e la mattina successiva un'aereo diretto chissà dove l'avrebbe portato via da me per un mese, ma la giornata  non era ancora finita del tutto, mancavano ancora delle ore che come mi ero promessa avrei vissuto col sorriso sulle labbra, vivendo ogni minuto insieme a Michael, alla tristezza ci avrei pensato la mattina successiva.

"Tutto apposto?" Chiese Michael riportandomi alla realtà.

"Si perchè?" Risposi facendo finta di nulla, l'ultima cosa che volevo in quel momento era trasmettere anche a lui la mia assenza ed i miei pensieri.

"Sei.. Strana" continuò con una voce tenera, delicata.

"No tranquillo, sono solo un po stanca" risposi facendo finta di sbadigliare, ma quello spettacolo non funzionava, almeno con Michael, se c'era qualcosa che non andava riusciva a capirlo subito, cercare di negare era una perdita di tempo, lui già sapeva i miei sentimenti in quel momento.

"Non sono scemo" iniziò sedendosi sul mio letto. " so quando c'è qualcosa che non va, e c'è qualcosa che non va adesso. E penso di sapere cosa sia" continuò alzandomi il mento, costringendo i miei occhi ad incontrare i suoi.

"Lo so Michael, e so che tu lo sai. Ma non voglio pensare, voglio stare con te fino all'ultimo secondo di questa giornata, senza essere triste" dissi accennando un sorriso, che subito ricambiò.

"Anche io" rispose sorridendo.

"Grazie Michael" dissi dopo circa 30 minuti.

Dovevo ringraziarlo, anche se era poco paragonando tutte le cose che ha fatto per me quel ragazzo, mi era stato sempre vicino, anche i primi giorni che ci rivedemmo dopo anni ed anni,

mi fece scoprire la vera Alyce Brooks, fece emergere la parte più bella di me, mi salvò dalla tempesta, mi faceva sorridere, le giornate con lui erano più belle, mi insegnò ad amare, a credere in me stessa, a non mollare, provammo ad affrontare i miei genitori, fallendo, ma poco importa, lo facemmo insieme, era praticamente il mio ossigeno, senza di lui ero vuota, nulla, può sembrare strano e banale che dopo nemmeno tre mesi che stiamo insieme io dica queste parole, ma è la purissima verità, era il mio cuore che parlava, e non esageravo.

"Di?" Rispose senza capire.

"Di tutto, di tutto Michael" ripetei guardandolo intensamente, volevo che quel momento fosse indimenticabile per noi, fisso nelle nostre menti, come la prima volta, la sua voce mescolata con la mia, i nostri occhi che si incontrarono per la prima volta, il suo caldo sorriso ed il mio rossore, tutto ciò doveva stare fisso nelle nostre menti.

Non sapendo che dire mi baciò, un bacio diverso dagli altri, un bacio passionale, dolce; il tempo sembrava essersi fermato in quel momento e speravo non riprendesse la sua corsa verso il giorno successivo, speravo che l'orologio si fermasse, ma dopo qualche minuto le batterie ripresero a funzionare ed il contatto delle nostre labbra s'interruppe.

You Are Not Alone\\ Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora