07:00 P.M
"È bellissimo riaverti qui con noi" continuò a sussurrarmi abbracciandomi la vita.
Era dolcissimo, un ragazzo d'oro; molte volte ci ritrovavamo a parlare del nostro passato, mi raccontava spesso dei Jackson Five, dei suoi genitori, dei suoi fratelli, di come si sentiva, dei suoi amici e mi si stringeva il cuore sentendo quelle parole uscire dalle sue labbra, sentire che non aveva amici veri, sentire che voleva essere come gli altri bambini che giocavano per le strade, ma lui non poteva; ha sempre amato cantare e ballare, lo facevano stare bene, erano le uniche cose che poteva fare senza mai stancarsi, ma suo padre trasformò questo suo dono in un peso: fino a tarda notte doveva provare con i suoi fratelli, se sbagliavano prendeva la cintura e li colpiva, aveva bisogno di amici veri, passeggiava intorno a casa sua per trovare qualcuno con cui parlare sperando in un'amicizia, ma nulla.Io dov'ero? Perché non c'ero? Quasi mi sentivo in colpa per non esserci stata, sapevo perfettamente che ero una bambina e non sapevo quello che stava passando ma avrei voluto essere li con lui.
"è bellissimo avervi con me" dissi voltandomi per lasciargli un bacio sulle labbra; forse non lo sapeva, forse non se ne accorse ma quel bacio significava che non era solo, che lo amavo, che volevo stare con lui, che se aveva bisogno di un'amica vera io c'ero, se aveva bisogno di amore ero pronta a regalarglielo: se aveva bisogno di me io c'ero.
400 spettacoli ogni anno, cosa impossibile per un bambino di otto anni, ma lui li faceva, ed anche bene ciò significa che ogni mese era occupato e il tempo per lui? per farsi degli amici oltre i suoi fratelli? Non sono mai stata brava con la matematica, anzi facevo schifo, ma se si divide 400 con 12 risulta 33, 33 concerti ogni mese, ogni giorno era su un palcoscenico diverso, in posti diversi, in regioni diverse. Aveva ragione, non era un bambino come gli altri, ma avrebbe voluto esserlo.
"a che pensi?" chiese preoccupato accarezzandomi la guancia, amava prendersi cura delle persone, proteggerle, farle sorridere e ci riusciva perfettamente, almeno con me.
"a quanto tu sia meraviglioso" cinque parole, solo cinque parole per fargli capire a ciò che stavo pensando; sul suo volto si disegnò un sorriso e nei suoi occhi c'era molta luce, a fare da cornice un abbraccio, non aspettai nemmeno un secondo per rifugiarmi tra le sue braccia che mi stringevano come se fossi la cosa più importante che aveva ed io stringevo lui, perché con mio fratello, erano le persone più importanti che avevo.
Michael sparì al piano di sotto mentre continuavo a sistemare vestiti e oggetti vari in camera mia o meglio, nostra; sentii dei passi venire verso di me e dei sussurri, credevo fosse Michael o Chris ma mi sbagliavo: delle mani si appoggiarono sui miei occhi impedendo la visuale, tutto buio.
"chi sono?" riconobbi Michael, ma che aveva in mente? Quel ragazzo riusciva a sorprendermi giorno dopo giorno.
"Michael Joseph Jackson, che stai architettando?" dissi ridendo come una bambina, iniziò a cantare, dio quanto amavo quella voce, ma le parole che uscirono dalle sue labbra non erano opera sua: If I Fell, esatto dei Beatles.
"ho una sorpresa per te piccola, una grande sorpresa" continuava a cantare con una voce dolce e delicata ma si aggiunsero altre tre voci che subito riconobbi: George Harrison, Paul McCartney e Ringo Starr.
Ero completamente pietrificata, le mani del riccio dietro di me permisero ai miei occhi di vedere chi avevo davanti, era un sogno? Paul,George e Ringo erano li, nella mia stessa stanza, respiravano l'aria che respiravo io, potevo vederli! La prima cosa che feci fu fiondarmi tra le braccia di Michael, tutto ciò era opera sua, del mio ragazzo, avrebbe fatto di tutto per vedermi felice e quest' anno passato con me ne era la prova. Mi tornò alla mente il giorno in cui decisi di andarmene, vedevo le sue lacrime, ed ora il suo sorriso, non riuscivo a staccarmi da quelle braccia, lo sentivo vicino, lo sentivo davvero mio.
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You Are Not Alone\\ Michael Jackson
FanfictionQuesta è la storia di Ivy, ha tutto nella vita, tranne i suoi genitori ed il loro amore. Oltre a due fratelli maggiori non ha nessuno. Decide di dire 'basta' a quella situazione, di dire 'basta' a quella vita, cambierà completamente. Poi un'incontr...