"Pronto?" Risposi al telefono che squillava come se non ci fosse un domani, in quel momento volevo stare sola, abbandonarmi a me stessa, senza nessuno intorno a me, volevo solo spaccare la faccia a quei due coglioni.
"Hei A-.. Ma stai bene?" Chiese una voce dolce e premurosa dall'altro capo, Michael, a quel suono il mio cuore fece una giravolta, era da 24 ore che non la sentivo, che non sentivo quel suono angelico. Mayron.. Lui non sapeva nulla e non gli avrei assolutamente detto nulla, lo conoscevo: avrebbe abbandonato tutto prendendo il primo aereo per Los Angeles rovinando il suo tour, quando sarebbe tornato gli avrei spiegato tutto, ma non ora.
"Sto benissimo" mentii ma in una frazione di nemmeno mezzo secondo vedevo sfocato e le lacrime mi rigavano il viso, mi sentivo fragile, mi sentivo distrutta.
"Tu stai piangendo e non stai bene.. Che succede piccola?" Chiese il riccio.
"Nulla Michael.. Come sta andando il tour?" Risposi evitando la sia domanda.
"Non cambiare discorso, dimmi Alyce, che coppia saremo, anzi siamo, se non mi dici cosa senti?" Aveva ragione.. Che coppia saremmo stati senza comunicare? Senza sapere quello che l'altro provava? Felicità o tristezza? Caldo o freddo? Notte o giorno?
"..Mayron" iniziai già con le lacrime che scendevano di nuovo.
"Che è successo?"
"È-è morto Michael" dissi scoppiando, tutto ha un limite, il mio era esaurito.
"Cosa? Com'è successo?" Chiese sconvolto, era questo quello che volevo assolutamente evitare, domande su domande, l'interruzione del tour e via dicendo..
"Lui non aveva bevuto Michael, due suoi amici.. Stavano guidando ed è morto, mi chiedo come sia possibile, sento che c'è dell'altro" raccontai.. Com'era possibile che morì Mayron? Proprio lui? E quei due no? Mi passarono di fronte quei momenti, come un film.
"Amore mi dispiace tantissimo, domani prendo il primo aereo, voglio starti vicina" annunciò, ecco lo sapevo.. Non lo facevo affatto per cattiveria, in questo momento avevo bisogno di lui, ma non volevo intromettermi nel suo lavoro, non volevo distruggere i suoi piani, lo vorrei qui e tanto, ma non voglio fare la ragazza appiccicosa che impedisce i sogni o desideri al suo ragazzo, non è affatto da me.
"Hei, non voglio che salti tutto a causa mia, me la cavo tranquillo" dissi tirando su col naso, era impossibile mentire a Michael o cercare di allontanarlo, lui tornava, lui mi era vicino, era il mio Michael e lo amavo per questo.
"No, voglio starti vicino, stai male ed hai bisogno di me, non ti lascio sola" insistette, non ti lascio sola, con quelle semplici quattro parole il mio cuore iniziò ad accelerare il suo ritmo e senza che me ne accorgessi una lacrima uscì dal mio occhio rigandomi la guancia.
"Okay" fu l'ultima cosa che riuscii a dire, un semplice 'okay'.
"Adesso devo andare, ci sentiamo domani mattina, risposati d'accordo? Ti amo piccola" continuò lui riportandomi al pianeta terra.
"Va bene, ti amo anche io" conclusi la chiamata buttandomi sul letto e rimasi li, a guardare il soffitto pensando che il giorno successivo sarei stata finalmente tra le braccia di Michael.
MICHAL'S POV.
"No! Devo assolutamente partire per Los Angeles" dissi sbattendo la mano destra sul tavolo, pregando Simon di concedermi questa richiesta, che, anche se non avrebbe aderito io sarei partito comunque, non l'avrei lasciata sola proprio ora, mi mancava da impazzire, volevo vederla, volevo passare con lei questo momento, volevo farla sorridere, sentivo ogni sera la sua voce triste e mi si stringeva il cuore, sentivo la necessità di ricevere un suo bacio, un solo bacio, di sentire il suono della sua risata, vedere le sue labbra piegandosi in un sorriso, la sua voce, sentire dal vivo quel magico suono, dormire con lei, tenerla tra le mie braccia proteggendola da tutto e da tutti, farle dimenticare il suo brutto passato, e starle accanto.
"Michael, mancano ancora tre tappe, tra qualche settimana sarai libero" iniziò il suo discorso Simon, il direttore del tour.
"No, io devo esserci, domani! Continueremo in tour tra qualche settimana, devo tornare Simon!"Lo interruppi insistendo.
"Michael.. E che vuoi fare con Molly? La stampa ha pubblicato foto di voi due a quella festa, ti rendi conto?"Continuò rimanendo serio.
"In questo momento non me ne frega un cazzo di Molly o della stampa, è stato un'incidente, adesso ho un'aereo da prendere, ci vediamo Sim" lo interruppi uscendo dal suo ufficio, potevo essere licenziato, avrei potuto far saltare il tour, ma Simon è quasi un fratello per me, aveva molta pazienza con me, ci divertivamo come due bambini e lui sapeva quanto avevo bisogno di tornare da Alyce, sapeva quanto l'amavo, e di certo non mi avrebbe licenziato per il semplice fatto che ero innamorato, che volevo stare vicino alla mia ragazza, avevo perso la testa per lei che in questo momento era a migliaia se non di più, chilometri distante da me sola in una trappola di dolore. Avrei trovato la chiave per liberarla, tornando da lei.
"Ah, mercoledì prenderò direttamente il volo per la città decisa, ti chiamerò" dissi prima di lasciare l'ufficio correndo all'aeroporto per prendere il primo aereo per Los Angeles.
Salii in aereo, i miei pensieri erano rivolti a quella povera ragazza a Los Angeles, che soffriva sola, in una pozzanghera di lacrime, la mia Alyce, come ho fatto a partire sapendo di quella situazione? Sapendo che Mayron usciva ancora? Mi sentivo uno schifo. Anche per la questione di Molly.
Sei un coglione lo sai vero? Te ne rendi conto?
Si certo che me ne rendo conto! Non glielo dirò ora, sta gia soffrendo per suo fratello, la distruggerei.
Come vuoi..
Ma non riposi mai tu?
Sono la tua mente stupido!
***
Stesa sul mio letto tra i miei pensieri quando il telefono vibrò attirando la mia attenzione.
Una notifica.. Non ci credevo, un'immagine, anzi più di una, di Michael ed una ragazza, anche molto carina, più di me sicuramente, in un'immagine le dava un bacio, un bacio!
Non riuscivo a crederci, non volevo crederci, speravo fosse solo un sogno, speravo che tutto ciò era frutto della mia mente che faceva brutti scherzi, ma non era così: mentre ero a casa a soffrire per la morte di mio fratello e la tremenda mancanza di Michael lui era in giro a spassarsela, non era da lui, non era il Michael che conoscevo, quel ragazzo nelle immagini non era Michael Jackson, non era lui.
Diceva che gli mancavo, ha interrotto il tour per venire da me, per togliersi dalla testa quella ragazza? Mi ero persa qualcosa? Lo sentivo solo di notte, l'unico momento dove riuscivo ad udire il suono della sua voce, ero l'unica a star male, erano passati venti e passa di giorni, quasi un mese, mancavano dieci giorni, voleva tornare allo scadere del tempo, o rimanere con quella li?
Ma che stai dicendo? Lui ti ama, ci dev'essere per forza una spiegazione, tiene troppo a te, non lo farebbe mai di proposito.
Ma..
Niente ma! Dammi retta.
Era il mio cuore che parlava, un dubbio avevo: aveva ragione anche questa volta?
Heii ragazzii! Eccomi tornata con un nuovo capitolo, in questo capitolo succedono varie cosette..
Alloraaa Michael venuto a sapere della morte di Mayron decide di tornare, ma carico di sensi di colpa..
Alyce scopre delle foto di Michael ed un'altra ragazza..chi è? Come reagirà al suo ritorno?
Scopritelo nel prossimo capitoloo, se vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commentinoo❤
Volevo anche farvi due domandinee:
1) Cosa ne pensate della mia nuova storia? E di questa?
2) Cosa pensate che succeda?
Un bacioneee❤❤️
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You Are Not Alone\\ Michael Jackson
FanfictionQuesta è la storia di Ivy, ha tutto nella vita, tranne i suoi genitori ed il loro amore. Oltre a due fratelli maggiori non ha nessuno. Decide di dire 'basta' a quella situazione, di dire 'basta' a quella vita, cambierà completamente. Poi un'incontr...