5

86 8 0
                                    

Se solo le fosse sparito quel dubbio, Gaia avrebbe saputo come poter evitare la sensazione che il padre l'avesse presa in giro. Stava ancora pensando quando cadde con la bici. L' ironia di quel fatto è che urtó la bici di Timothy che non era solo. Era con un ragazzo moro con occhi neri come la notte e un sorriso che di più bianchi non ne aveva mai visti. La cosa che la incuriusì fu la cicatrice che pareva spaccare in due quel viso così triste da sembrare quasi fatto a posta. Per farla breve uno spettacolo per gli occhi.
- Scusatemi non stavi guardando la strada... oh, ciao Timothy che sorpresa!
- Ciao Gaia. Tutto ok?
-Io no e voi ? Vi siete fatti male?
- Io no per fortuna. Ciao sono Mirko.
Il suo sorriso sembrava più bianco di prima. E per quanto non volesse ammetterlo Mirko era molto sexy, forse anche più di Timothy. Ora che lo guardava meglio si ricordava di averlo visto il giorno prima, era seduto avanti a lei. Ora era vicino a lei e a quello che le piaceva non capiva più nulla.
I tre ragazzi decisero, dato il caso di andare a scuola insieme. Ma prima di ripartire Mirko si tastó le tasche e si sentì mancare qualcosa e invitò Gaia e Timothy ad andare avanti. Quando fu solo disse a gran voce una cosa da pazzi. Ma lui non era pazzo.
- Chi sei? Dove sei? Mago!!
Da intorno si udì la voce del padre di Gaia. L'unica cosa era sapere dove fosse.
- Non capita spesso di trovare cuccioli di lupo in città, non è vero Mirko. La peluria cresce il sangue ribolle ma la voglia non passa. Solo così mi hai scoperto ed ora a scuola forza, prima che me ne penta.
- Ti pongo una condizione. Tu tieni il mio segreto e io non ti riveleró.
L'accordo fu accettato con gran rispetto dai due stipulatori. E la giornata di scuola stava solo a 3 minuti di bicicletta da lì.

La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora