65

12 3 0
                                    

La torre dell'orologio si stagliava su Gaia. Molti i pensieri che la affliggevano. Passò più di un'ora prima che iniziò a tornare indietro. Se il mondo finiva quel giorno lei voleva stare con i suoi cari. Quando però fece per andarsene sentì una mano sulla spalla. Angela e Black G la avevano già salutata e lasciata andare per prendersi cura di Fiore come Gaia stessa aveva detto loro. Allora di chi era quella mano? Un amico o un nemico? Era Timothy, e con lui, c'era Mirko. Al loro seguito c'era anche una sirena con una donna. Non le aveva mai viste. La donna sembrava un angelo e l'altra una spia in incognito ad un ricevimento. Poi dietro li raggiunsero Amos e tutti gli adulti al seguito. C'era anche Lilith con loro. Pare da quanto ne sapeva che Lilith fosse corsa da loro perchè Gioia dopo che era stata in Egitto e le aveva chiesto aiuto. E Gioia? Lei arrivò in groppa a Willy. Mirko dava piccoli segni di gelosia. Per farla in breve c'erano tutti.

-Sakura?-chiese Gaia.
-In gelateria, ha detto che arriverà appena avrà pagato il conto ad un genio.- rispose Willy.
-E tu sei?- chiese Mirko con sempre più gelosia.
-L'ex non ex di Leona, Willy. E non ci posso credere, Melanie sei tu?- disse alla donna vestita di bianco.
-Si, sono io e questa è Sarah, una conoscente.- rispose la donna.
Ora che Gaia e tutti gli altri la guardavano meglio era tutta bagnata. Ma Gaia e Gioia non erano gelose dei propri fidanzati. Poteva essere colpa dell'altra ragazza che sembrava molto scocciata.
-Se abbiamo fatto io me ne vado. Ho una manicure tra venti minuti.- e la sirena fu congedata.

Entrarono tutti nella torre, tranne Melanie che invece chiese di poter andar via. Voleva andare a casa, o meglio a cercarsi una casa. Così Lilith le staccò un assegno generoso in valuta locale e nel frattempo arrivò anche Sakura. Ora la squadra era al completo o meglio al gran completo visto che c'erano anche degli ospiti.
-Chiama chiunque deve arrivare con quella squama. Più saremo meglio sarà.- suggerì Lilith e Gaia obbedì. Dalla squama una cortina di fumo nero e rosso fece uscire Barbatauro. -Sorpresa.- esclamò. Non era lo stesso Barbatauro del congresso. Era vestito con un gonnellino e il petto umano coperto da una maglietta con la scritta "IL RE DELLA STALLA".
-Modesto- commentò Patricia.

Ora erano tutti. Il piano era semplice. Attaccare Cedric, poi quando Leona si sarebbe presentata per la lotta Gaia, Barbatauro e Lilith l'avrebbero affrontata. Ed ora la battaglia di Gaia poteva avere inizio.

La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora