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Il viaggio fu piacevole e nel frattempo Gaia dormiva sulla spalla di Timothy che ormai non riusciva a tenere gli occhi aperti. Il sole splendente era una gioia per gli occhi del ragazzo. Inftti anche se era un vampiro aveva allenato il suo corpo a resistere al sole, per condurre una vita il più normale possibile.

-Gaia sveglia, sei arrivata.-le disse Timothy.
-Entra con me, rimani, per favore!-chiese Gaia.
-Ok.- rispose Timothy accompagnandola sino in casa.
- Vuoi dirglielo. Che io e te, insomma ci siamo messi insieme?- domandò Timothy sulla soglia.
-No, ma sono sicura che vedendomi felice con te capiranno. Ed ora forza e coraggio e affrontiamo il quarto d'ora più brutto della mia vita.

I due ragazzi entrarono, prima Gaia che aveva le chiavi e poi Timothy in quanto ospite di Gaia.
-Bentornata Gaia. Sai tuo padre è forte ma contro le ipnosi non è così forte.- era Vermio che aveva preso suo padre, o meglio Vermio fuso con un serpente, ma rimaneva sempre lui.
-Gaia, scappa!- le ordinò il padre ma ne lei ne tanto meno il suo ospite si mossero.
-Ora capisco perche pane per i miei cuccioli. Non solo un vampiro ma addirittura la progenie di uno dei maghi più potenti a livello mondiale. Prendeteli tesorini!- dal bastone di Vermio uscirono, come durante la notte di combattimenti appena passata, numerosi serpenti. -Di nuovo ma non impari mai trucchi nuovi?- chiese Timothy.
-Bhe io si!- rispose un voce alle loro spalle. Erano Mirko e Gioia.
-Più gente uguale più ciccia. All'attacco!- ordinò nuovamente Vermio ai serpenti. Ma Gioia con un colpo lesto di bacchetta ne fece tanti lecca-lecca verdi.
-Ops, la fame brutti scherzi.-commentò divertita la ragazza.
-Ed io ho molta fame dopo ore di ricerche. Vediamo questo di che sa!-esclamò Mirko lanciandosi all'attacco. Il conte scappò a gambe levate perché contro tre di cui uno immobilizzato si sarebbe potuto fare ma contro quattro più uno immobilizzato che ne sarebbe stato di lui.
-Ricordate le mie parole: un giorno quando sarà esaltato ciò che non è dittatura ma neanche re tutti gli abitanti di questa città saranno una splendida colazione per me e in miei compari.- e ridendo scappò a gambe levate lasciando la presa sul povero Amos.

Ripreso il fiato e le forze il padre di Gaia strinse a se la figlia la baciò sulla fronte e ringraziò Timothy per averla riportata a casa, e Gioia e Mirko per averli salvati. Poi fece avvicinare nuovamente la figlia e gli disse con un sussurro all'orecchio -Chiedi a tua madre di fare sei the, è nascosta dietro la credenza.

La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora