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Domani ci sarebbe stato il tema e Gaia non sapeva cosa scrivere. Decise che una doccia l'avrebbe calmata. Mentre si fece la doccia ebbe un lampo di genio così si asciugó e poi prese carta e penna e scrisse un messaggio per Gioia. Poi disse l'indirizzo a Fiore che consegnò il messaggio. Non passarono più di dieci minuti che Fiore e Gioia apparvero dal nulla. Un dolce odore di fiori aleggiò per la stanza.
-Mi puoi aspettare cinque minuti- disse Gaia con solo l'accappatoio.
E mezzo colpo di bacchetta dopo fu subito pronta per la sua ospite.
- Nel biglietto c'era scritto chiamami dopo cena, no invitati in camera mia.
-Scusami Gaia e che non avevo biscotti per la tua gufetta.

-Solo?
~Chiediglielo, chiedigli se c'è altro?

-Se era solo per i biscotti io le do biscotti normali.
-Ok.
-Visto che sei qui rimani a cena?
-Non posso però mi piacerebbe che tu rimanessi a cena da me domani.
-Ok.
-D'accordo, ma porta anche i tuoi, mamma li vuole conoscere.
-Ok.
E Gioia sparì in una nube all' odore di cioccolato e cannella.

L'ora di cena era passata da un po' e così avvisò i genitori dell' invito. Il padre fu d'accordo,  ma a patto che si sarebbe andati col tappeto buono.
Ora però doveva andare a letto o il domani sarebbe stato un delirio.

Il sonno la cullava dolcemente e si ritrovò nel tempio di Angela e Black G, che tremava come una foglia. Il luogo non sembrava freddo.
-Cosa ha Black G ?
~Siamo felici. Non molte streghe trovano amiche a cui rivelare il proprio segreto.
-E poi ho indagato un po'  sui  lupi mannari, sono orribili tutti pelosi e mi toglierebbero il gusto di spaventare Angela.
~Ha visto Twilight non la sentire.
-Ok
~Troppi film dell' orrore fanno male.
La risata fu collettiva. Le tre ragazze iniziarono a parlare e spettegolare su tutti i mostri che gli venivano in mente, passando dal Conte Dracula fino al Dr.Jekil.
-Non  è la tua sveglia quella.
E in tutto il tempio si udì un driin
-Ragazze ora devo andare, ma ci sentiamo poi.
~Ok~ disse Angela ridente
-Ma con il vestito per stasera ti aiutiamo noi.
- Ok Black G, va bene, però niente nero!

E Gaia si svegliò nel suo letto, con la divisa indossata e un biglietto nella tasca della camicia. Sopra c'era scritto: 
NON POTRAI FAR TARDI COSÌ Black G. Ps DEVO FARMI PERDONARE DA ANGELA.

La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora