La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di Gaia

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Il tempo tra quella cena e il giorno fissato per le riprese della loro storia passò tra preparativi e nervoso. E l'ora fissata arrivò. I quattro  ragazzi si dettero appuntamento alle 22 per i costumi.
I costumi erano, fatto eccezione per Gaia, ridicoli. Mirko e Timothy sembravano due bimbi con le guance rosse.
- Se è tutto pronto iniziamo- dissero le ragazze al settimo cielo.
Mirko intanto diede un'annusata all'aria che odorava di muffa e del padre di Gaia.
-Qual'era il bagno?- e Gioia indicò ai due ragazzi una vecchia porta tutta scheggia.
-Quella porta in un corridoio in cui prima c'erano molte camere e tutte munite di bagno quindi dove capiti, capiti sempre al bagno. - concluse.
-Mirko vuoi che ti accompagni?
-Si, Tim.
-Ok, ma muovetevi. - li invitò Gaia.

-Tanto ci faranno uno scherzo di pessimo gusto.-
~- È già! ~- concordavano Angela e Black G.

I due ragazzi si allontanarono seri.
Prima di lasciarle sole Mirko aveva detto alle ragazze che i fantasmi non esistevano. In realtà stava esplicitamente invitando Amos a segiurli. Cosa che fece anche di buon grado. Ma era veramente lui?
Intanto i tre raggiunsero alle vecchie camere tutte ancora in ordine come se qualcuno vivesse ancora lì.
Chi era quella terza persona e perché sembrava essere il padre di Gaia? Tante domande e ancor meno risposte giravano nella testa di Mirko.
-Ok, vuota il sacco, perché ci segui? E soprattutto chi sei? - Chiese Mirko sotto gli occhi straniti di Timothy.
-Buon naso! Un po' meno la memoria. -
-Scusi, signore!-
-È  Halloween non scusarti! Il tuo naso è il minimo che faccia i capricci- lo rassicurò Amos.
Era infatti tradizione che tutti i mostri che potevano andavano a caccia anche se i loro sensi venivano confusi e la loro cattiveria amplificata.
- È solo signore? - chiese Timothy nel timore che desse una risposta negativa.
- Mi piacerebbe dirvi di si.- disse il padre di Gaia.

Ad un tratto senza motivo si sentì un bum come d'una porta che casca.
-Si nasconda!- disse Mirko in preda al panico.
- Siete pronti ragazzi? - chiese Gioia.
-Si signora regista!- le risposero tutti e tre.