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Il bello di tornare a casa dopo una brutta esperienza è trovare i genitori armati di dolciumi e prelibatezze d'ogni tipo.
Purtroppo non accadde questo. Quando rientrò in casa, Gaia trovò un biglietto del padre che la informava che era uscito per uno dei suoi lavoretti. Era infatti raro che non fosse chiamato per fare le pulizie in parrocchia o riparare un distributore in municipio. Faceva di tutto, su offerta libera.
-Ok vi faccio un the?- propose Gaia alle sue ospiti.
-Molto volentieri- risposero e si recarono in cucina.
Il the non era l'unica cosa che non mancava  mai, erano  le sorprese. Oltre a una busta indirizzata a Gaia c'era Timothy, tutto tirato a lucido con un completo nero.
-Che cosa cavolo ci fai qui?- urlò Gaia.
-A casa i miei sono andati al cimitero e visto che casa tua era di strada sono passato a vedere come stavi. Spero di non disturbare.- rispose il ragazzo.

~Che aspetti digli che é carino. E mi raccomando scusati~

-Io vado a cambiarmi, Gioia mi accompagni un secondo con me.- disse Gaia e le due ragazze andarono in camera di Gaia.

-Dimmi come hai conosciuto le ragazze?- chiese la madre di Gioia a Timothy
-Lei è la madre di Gioia giusto?-chiese Timothy
-Si, perché?- rispose la donna
-Perché io sono stato incaricato da Amos di sorvegliare sia Gaia che sua figlia.- disse il ragazzo.
-Ma non sei troppo giovane?- chiese Milena.
-Giovane per cosa?- chiese Gaia
- No, signora. Nella mia famiglia siamo molto precoci. Già a 10 anni siamo considerati uomini. - disse Timothy. Poi aggiunse. - Dovete sapere che posso bere tonnellate di alcol e non subirne gli effetti.-
-Ok si è fatto tardi Gioia andiamo tuo padre sarà in pensiero. Piacere di averti conosciuto Timothy. -disse la donna.
-Piacere mio, signora.-rispose il ragazzo con un piccolo cenno di riverenza verso la donna.
-Ci vediamo a scuola ragazzi- salutò Gioia uscendo con la madre.

Ora che Gaia era sola con Timothy il suo cuore batteva a mille come quando lo aveva visto in quella palestra di scuola. Si era messa un top rosa per stare più comoda e i jeans ma le sembrano più stretti e attillati di quanto li sentisse solitamente. Non riuscì a dire una sola parola. Lei era lì imbambolata come una statua e lui la guardava senza dir nulla.

La Magica Storia Di Gaia 1:Il magico anno di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora